Indagine in Francia: X si rifiuta di collaborare

Indagine in Francia: X si rifiuta di collaborare

X ha replicato alle accuse rivolte dalle autorità francesi, affermando che si tratta di un'indagine politica e che non offrirà nessuna collaborazione.
Indagine in Francia: X si rifiuta di collaborare
X ha replicato alle accuse rivolte dalle autorità francesi, affermando che si tratta di un'indagine politica e che non offrirà nessuna collaborazione.

A distanza di circa una settimana dall’avvio dell’indagine criminale, X ha risposto tramite l’account Global Government Affairs. L’azienda di Elon Musk ha confermato la fonte che ha “istigato” la Procura della Repubblica francese, comunicando che non intende collaborare per un’indagine con motivazioni politiche. Si prevede quindi un duro scontro legale.

X dichiara “guerra” alla Francia

L’indagine è stata avviata dalla Procura della Repubblica guidata da Laure Beccuau (la stessa procuratrice che ha fatto arrestare Pavel Durov, CEO di Telegram). In seguito alla segnalazione di Eric Bothorel, parlamentare centrista di Ensemble pour la République, la Procura francese ha accusato X di aver manipolato l’algoritmo del social network e utilizzato i dati degli utenti per favorire l’interferenza straniera.

Il riferimento è all’incremento della visibilità dei post con contenuti di destra e estrema destra in occasione delle elezioni in Germania, quando Elon Musk ha appoggiato il partito Alternative for Germany. Su questo argomento è in corso anche un’indagine della Commissione europea per la possibile violazione del Digital Services Act (DSA).

Tramite l’account Global Government Affairs, X sottolinea che l’indagine ha una motivazione politica, in quanto istigata da Eric Bothorel. L’azienda afferma che le accuse di manipolazione dell’algoritmo e l’estrazione dei dati per interferenze straniere sono false. Le autorità francesi hanno chiesto l’accesso all’algoritmo dei suggerimenti e ai dati in tempo reale.

L’analisi delle informazioni dovrebbe essere effettuata da alcuni esperti, tra cui David Chavalarias (capo della campagna con la quale ha chiesto agli utenti di abbandonare X) e Maziyar Panahi che ha partecipato a progetti di ricerca con Chavalarias. Secondo X, il coinvolgimento di questi soggetti indica un esito predeterminato dell’indagine.

Le autorità francesi hanno classificato X come banda organizzata. Ciò permette alla polizia di “esercitare ampi poteri investigativi ai sensi della legge francese, tra cui l’intercettazione dei dispositivi personali dei dipendenti di X“, come avviene per i cartelli della droga e i gruppi mafiosi.

L’azienda aggiunge inoltre di non conoscere le accuse specifiche, ma ritiene che l’indagine sia stata avviata solo per “assecondare un’agenda politica e, in definitiva, limitare la libertà di parola“. Per questi motivi non fornirà accesso all’algoritmo e ai dati.

Maziyar Panahi ha dichiarato che il suo nome è stato menzionato per errore, in quanto non ha mai avuto un atteggiamento ostile nei confronti di X. Bothorel ha invece dichiarato che è stato motivato ad agire a livello nazionale perché riteneva che la Commissione europea stesse temporeggiando nel ritenere Musk e X responsabili.

In base alla legge francese, questo tipo di indagine permette alla polizia di condurre perquisizioni e intercettazioni nei confronti di Musk e i dirigenti di X o di convocarli per testimoniare. In caso di mancato rispetto degli ordini, un giudice potrebbe emettere un mandato di arresto.

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Pubblicato il
21 lug 2025
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