Intel ha annunciato ufficialmente i suoi processori di prossima generazione Nova Lake per desktop e portatili, che arriveranno dopo il lancio delle serie Panther Lake e Bartlett Lake-S. La notizia arriva direttamente da un recente documento presentato dalla stessa azienda, dove sono state illustrate le prossime uscite previste nella tabella di marcia.
Intel lancerà Nova Lake dopo Panther Lake e Bartlett Lake
La famiglia Bartlett Lake-S farà parte della linea Intel Core Serie 2 e sarà composta esclusivamente da P-Core, con una conta che raggiungerà un massimo di 12 unità di elaborazione. Essendo basata sulla precedente architettura Raptor Lake, la gamma include la tecnologia HT, potendo così gestire fino a 24 thread. Questi processori, derivati dalle architetture di 13ª e 14ª generazione, saranno compatibili con i socket LGA 1700, ma non con l’ultimo LGA 1854, riservato ad Arrow Lake-S. Sei nuovi modelli di questa nuova serie sono già stati introdotti per il segmento professionale.
Ma naturalmente la vera novità è in Nova Lake-S, la nuova architettura che introdurrà anche il nuovo socket LGA 1954. Come anticipato già precedentemente, la nuova generazione aumenterà sensibilmente la conta dei core, raggiungendo un massimo di 52 unità di elaborazione, composte da 16 Coyote Cove P-Core, 32 Arctic Wolf E-Core e 4 LPE-Cor). La presenza di questi modelli lascia intuire che la fascia alta sia destinata specificatamente al segmento workstation, poiché un tale numero di core risulta ancora piuttosto superfluo per il gioco e, in generale, l’utilizzo casalingo.
Per quanto riguarda i portatili, sono in arrivo i già anticipati processori Intel Panther Lake, che debutteranno all’inizio del 2026, seguiti da Nova Lake-U per il segmento principale ed economico. Le varianti di fascia alta, vale a dire Nova Lake-H e Nova Lake-HX, arriveranno invece successivamente, consequenzialmente all’aumento di produzione.
Con Nova Lake, Intel punta naturalmente a riscattarsi nei confronti di AMD, anche con dei modelli che sono pronti a competere con la gamma X3D, che verranno dotati di cache aggiuntiva. Non resta che attendere per scoprire se l’azienda riuscirà in tal senso.