Rivolgendosi agli investitori, durante un incontro dedicato ai risultati finanziari ottenuti nel corso dell’ultimo trimestre, Tim Cook ha annunciato che Apple ha distribuito tre miliardi di iPhone nel mondo. Il volume è ovviamente da riferire a tutti i modelli commercializzati dal 2007 (quando a presentarlo fu Steve Jobs) a oggi.
I dazi di Trump hanno fatto volare iPhone
Una cavalcata, quella del melafonino, che ha permesso di arrivare al primo miliardo a nove anni di distanza dal debutto, nel 2016, poi accelerata fortemente toccando i due miliardi nel 2021. I ritmi sono ulteriormente aumentati di recente, fino a raggiungere la quota attuale.
Secondo l’analista Mark Gurman di Bloomberg, il forte aumento delle vendite registrato nell’ultimo trimestre è da motivare, almeno in parte, con la corsa all’acquisto per timore che possa registrarsi un rincaro dovuto all’introduzione dei nuovi dazi da parte di Trump.
Cook ha fatto riferimento proprio ai dazi, nel suo intervento, affermando che potrebbero pesare sulle casse della società per 800 milioni di dollari in relazione al Q3 e fino a 1,1 miliardi di dollari nel successivo che terminerà a settembre.
Ricordiamo che all’orizzonte c’è il lancio di iPhone 17, nuova generazione in arrivo con tutta probabilità già entro le prossime settimane, nel mese di settembre. Ne farà parte anche la variante Air. Come suggerisce il nome, si tratterà di un modello dal design sottile, caratterizzato dalla presenza di una sola fotocamera sul retro. L’intera linea avrà in dotazione il chip A19 progettato internamente.
Focus sull’AI, Apple valuta acquisizioni
Il CEO di Cupertino ha poi confermato la volontà di puntare sull’intelligenza artificiale, valutando l’ipotesi di mettere a segno acquisizioni mirate. Indubbiamente, su questo fronte il gruppo ha accumulato un ritardo rispetto alla concorrenza e anche il lancio della suite Apple Intelligence non è stato privo di difficoltà. Considerando l’attuale trend dell’industria, l’intenzione è quella di colmare il gap con ogni mezzo possibile.