Molti si interrogano sul futuro del piano Italia Cashless. Il nuovo Ministro Vittorio Colao aveva già indicato in passato le soluzioni da adottare per ridurre al minimo l’uso del contante, quindi difficilmente il Cashback verrà interrotto. Dello stesso parere è Maurizio Pimpinella, Presidente APSP (Associazione Prestatori Servizi di Pagamento), secondo il quale servono solo correzioni.
Italia Cashless deve continuare con qualche modifica
Lo scopo del piano Italia Cashless è incentivare l’uso di carte e app di pagamento, ovvero strumenti tracciabili che dovrebbero ridurre l’evasione fiscale. Al momento ciò avviene tramite due iniziative: Cashback e Lotteria degli Scontrini. Nonostante i problemi iniziali, il Cashback ha avuto un discreto successo (al momento le adesioni sono quasi 7,5 milioni, mentre le transazioni sono oltre 200 milioni). Sulla Lotteria degli Scontrini non ci sono dati ufficiali, ma esistono ancora criticità (molti esercenti non hanno aggiornato il registratore di cassa).
Secondo il Presidente APSP, il piano Cashless non deve essere interrotto:
Altrimenti avremmo due effetti negativi: il primo un vuoto normativo per cittadini e imprese che si sono adeguate e quindi incertezza sui diritti acquisiti frutto anche di investimenti fatti. Il secondo riguarda il processo di educazione digitale che milioni di cittadini e imprese hanno intrapreso e che sarebbe controproducente interrompere di colpo.
Occorre tuttavia apportare alcuni correttivi tecnici. Non sono note le modifiche proposte, ma un gruppo di 250 esperti è già al lavoro con il nuovo governo per fornire suggerimenti utili:
È molto importante individuare nuove soluzioni che coniughino l’incentivo alla digitalizzazione con la riduzione del contante e il contrasto all’economia sommersa. Le competenze del gruppo sono il valore aggiunto, dato che i professionisti rappresentano un presidio ramificato sul territorio che raccorda ogni giorno le imprese e i cittadini con le Istituzioni.
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