L'Italia nella European Blockchain Partnership

L'Italia nella European Blockchain Partnership

Anche l'Italia tra i paesi che aderiscono alla European Blockchain Partnership: obiettivo comune è favorire lo sviluppo e l'adozione della tecnologia.
L'Italia nella European Blockchain Partnership
Anche l'Italia tra i paesi che aderiscono alla European Blockchain Partnership: obiettivo comune è favorire lo sviluppo e l'adozione della tecnologia.

Il nostro paese entra a far parte della European Blockchain Partnership e mette così nero su bianco l’intenzione di supportare lo sviluppo della tecnologia oggi alla base delle criptovalute e non solo. La conferma arriva dai profili social di Mirella Liuzzi, deputato esponente del Movimento 5 Stelle, che cita direttamente la sottoscrizione dell’accordo da parte del vicepremier Luigi Di Maio.

European Blockchain Partnership

La European Blockchain Partnership è nata nell’aprile scorso dalla stretta di mano tra gran parte dei membri dell’Unione ai quali si è fin da subito unita la Norvegia. Tra gli obiettivi fissati la realizzazione della European Blockchain Services Infrastructure cui spetterà il compito di garantire l’erogazione di servizi pubblici digitali cross-border ovvero non confinati entro le frontiere territoriali dei singoli stati. La tutela della privacy e il focus sulla sicurezza nella gestione delle informazioni sono le priorità.

Questi i paesi che ne fanno parte: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia.

Nel mese di febbraio è inoltre stato costituito l’EU Blockchain Observatory and Forum ed è stata ufficializzata la scelta di destinare 80 milioni di euro a supporto delle iniziative del settore. Uno sforzo economico che arriverà 380 milioni di euro entro il 2020. Così Mariya Gabriel, Commissario Europeo per l’Economia e la Società Digitali, ha commentato la nascita del gruppo nei mesi scorsi.

In futuro tutti i servizi pubblici utilizzeranno la tecnologia della blockchain. È una grande opportunità offerta all’Europa e agli stati membri per ripensare i sistemi informativi, promuovendo la fiducia degli utenti e proteggendo i dati personali, aiutando a creare nuove forme di business e stabilendo nuove aree di leadership, a beneficio dei cittadini, dei servizi pubblici e delle imprese.

L’Italia e la blockchain

Luigi Di Maio aveva fatto riferimento alla volontà di puntare in direzione della blockchain nel suo recente intervento sul palco di DigithON, manifestazione incentrata sulle startup in scena nelle scorse settimane. Tra le finalità anche quella di spingere la nascita di quel Mercato Unico Digitale invocato da più parti.

L’Italia aderisce dunque a un gruppo dall’estensione continentale che guarda al futuro attraverso la lente dell’innovazione, con il proposito di sperimentare le potenzialità della stessa tecnologia collaborativa e decentralizzata già alla base di criptovalute come Bitcoin ed Ethereum in territori che vanno dall’accesso ai servizi rivolti alla cittadinanza fino alla logistica, passando dalla gestione dell’energia e ovviamente dai servizi finanziari.

Fonte: Cointelegraph
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Pubblicato il 28 set 2018
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