Italianshare, pirati della privacy

Italianshare, pirati della privacy

Le Fiamme Gialle di Agropoli arrestano Tex Willer, il cowboy del network dedicato all'indexing di materiale protetto da copyright. Ma le accuse non finiscono qui: avrebbe venduto i suoi utenti alla pubblicità, falsificando documenti e non dichiarando i suoi proventi
Le Fiamme Gialle di Agropoli arrestano Tex Willer, il cowboy del network dedicato all'indexing di materiale protetto da copyright. Ma le accuse non finiscono qui: avrebbe venduto i suoi utenti alla pubblicità, falsificando documenti e non dichiarando i suoi proventi

Novembre 2011 . Descritto come un “vero e proprio supermercato della pirateria”, il network di siti web legato a Italianshare.net finisce nel mirino della Guardia di Finanza di Agropoli, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania (Salerno). Offrendo agli utenti forum per l’indicizzazione di materiale tutelato dal copyright , la community tricolore viene sequestrata dalle autorità campane, che in seguito riconsegnano alla Rete siti ritenuti non responsabili di alcuna violazione.

Più di sei mesi dopo, le stesse Fiamme Gialle di Agropoli eseguono un’ordinanza emessa dal gip locale, per disporre la custodia cautelare in carcere del misterioso Tex Willer. Il cowboy di Italianshare.net , già intervenuto in un’intervista rilasciata a Punto Informatico . 49 anni di Napoli, P.G. sembra nei guai più neri, accusato di non essersi limitato alla sola gestione del gruppo di siti tra cui musicshare, filmshare e italiansexy .

Le indagini condotte dai finanzieri campani fanno infatti emergere quello che viene definito come “l’ingegnoso sistema messo in piedi da Tex Willer”, che nel corso del 2011 avrebbe venduto a diverse imprese operanti nel settore pubblicitario il database di utenti iscritti ai siti pirata . Mettendo così a disposizione i dati forniti in sede di registrazione, ma anche email e indirizzi IP dei 300mila utenti del network Italianshare.net , “senza aver preventivamente acquisito il loro consenso ed in violazione delle disposizioni previste a tutela della privacy”.

Tex Willer avrebbe così incassato quasi 40mila euro, con l’invio massivo agli utenti di comunicazioni e banner pubblicitari distribuiti dal gruppo di imprese . P.G. è accusato di essersi servito nel corso degli ultimi anni dei “dati anagrafici e dei documenti di numerose persone ignare, per creare documenti falsi ed identità fittizie utilizzate per l’attivazione di carte di credito e prepagate, utilizzate per incassare i proventi dell’attività illecita, nonché per l’occultamento della titolarità del network pirata Italianshare”.

Dalla vendita illecita dei dati personali alle donazioni effettuate dagli utenti, spiegano le autorità, Italianshare.net avrebbe garantito al suo boss “proventi illeciti quantificati in 580mila euro, nonché 83mila euro di IVA evasa” . Tex Willer è ora accusato di condivisione di opere coperte da copyright con fine di lucro, frode fiscale, sostituzione di persona, falso materiale commesso da privato in certificati, falsificazione di mezzi di pagamento e detenzione ed uso di carte elettroniche intestate a terzi.

“L’indagine sui flussi finanziari legati alla pirateria da parte della Guardia di Finanza, i risvolti sul commercio dei dati personali dei net-citizen che utilizzavano il sito, devono far riflettere sulla reale portata di questo fenomeno. Ci auguriamo ora una seria indagine anche contro le società che hanno comprato spazi pubblicitari sul sito, finanziando un’attività illegale di questo livello” ha commento a caldo Enzo Mazza, presidente di Fimi-Confindustria, federazione dell’industria musicale italiana.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
11 lug 2012
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