Keylogger, la spia in biblioteca

Keylogger, la spia in biblioteca

Scoperti due keylogger hardware sui computer appartenenti a due biblioteche della città di Manchester. L'ipotesi più accreditata è quella dell'installazione volta al reperimento di dati bancari
Scoperti due keylogger hardware sui computer appartenenti a due biblioteche della città di Manchester. L'ipotesi più accreditata è quella dell'installazione volta al reperimento di dati bancari

Brutte notizie per la Wilmslow Library e la Hanforth Library di Manchester: nelle due biblioteche sono stati scoperti dei keylogger hardware per registrare le battute.

Non si conosce l’identità di chi abbia voluto piazzare gli strumenti per intercettare quanto passa attraverso la tastiera, ma appare verosimile l’ipotesi che punta sul tracciamento delle credenziali bancarie a scopo di frode . Un terzo keylogger scoperto sarebbe sparito prima dell’arrivo della polizia locale, secondo quanto riportato dal Manchester Evening News .

Al momento, non si sa ancora quanto tempo i dispositivi siano stati connessi con i computer. Il sistema di sicurezza informatica delle biblioteche è stato potenziato , i PC controllati più di frequente.

I keylogger montati nelle biblioteche di Manchester non supportano lo scambio dei dati in remoto cosicché i responsabili dell’installazione dovrebbero occasionalmente tornare sulle macchine “sotto osservazione” per recuperare le informazioni raccolte.

Secondo Nathan Evans, responsabile di un’azienda IT a Wilmslow, i keylogger sono dei dispositivi orrendi in grado di registrare qualsiasi cosa sia protetta, come password e riferimenti bancari. “Sono essenzialmente strumenti utilizzati per le frodi e sono stati utilizzati in molte grandi frodi in passato”, conclude Evans.

Cristina Sciannamblo

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Pubblicato il
21 feb 2011
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