Roma – La garanzia per l’acquirente esiste ed è ormai consolidata e lo è anche quella per i rivenditori, cioè di rimetterci soldi . Le proteste aumentano ogni giorno di più ma le cose non cambiano e nulla fa pensare che cambieranno a breve, non ci sono segni di volontà politica in questo senso. Perché i rivenditori si lamentano? Perché la legge italiana sulle garanzie difetta ? Basti vedere le novità introdotte dal Decreto Legislativo del 2 febbraio 2002, n. 24 : oggi è ormai acclarato che un bene che non sia “conforme” alle caratteristiche pubblicizzate debba essere sottoposto a riparazione, sostituzione, riduzione del prezzo o che il consumatore possa chiedere la risoluzione del contratto.
La popolarità della legge spinge spesso gli acquirenti a pretendere (a ragione) il reintegro del bene in tempi brevi, anche beni informatici, naturalmente, ma con una particolarità: i rivenditori al dettaglio, in questo caso, hanno a che fare con veri e propri colossi, magari stranieri , individuati come “produttori del bene” che tuttavia per legge (e purtroppo solo in via teorica) devono rispondere in solido di eventuali malfunzionamenti insieme ai rivenditori .
Di fatto, questi soggetti riescono a defilarsi il più delle volte, facendo ricadere le spese di riparazioni e sostituzioni del “bene in garanzia” soltanto sul rivenditore. Questo perché la legge italiana chiaramente inchioda il rivenditore nei confronti del cliente finale ma non il produttore .
Dalla teoria alla pratica
“Vendo un notebook di una certa marca che concede solo un anno di garanzia – spiega a Punto Informatico Roberta di Web Image – il cliente che sa dei due anni, dopo un anno e mezzo torna da me con il notebook rotto. A questo punto cosa dovrei fare secondo la legge? Aggiustargli il notebook senza spese per lui. Ed, infatti, così facciamo. Le spese oscillano: da 50 euro anche a 500 e più. Su un notebook il nostro guadagno non arriva a 100 euro, chi è nel settore sa che non mento. In questo caso noi rivenditori rimettiamo le spese di riparazione di tasca nostra , ma questo non è “rischio di impresa”. “La legge – aggiunge la rivenditrice – dice che posso rivalermi a ritroso nella mia catena distributiva… e che faccio? mi metto a far causa a tutti? Lascio immaginare le conseguenze di un’azione del genere, che all’atto pratico è impossibile”.
Secondo alcuni commercianti diverse case produttrici prima dell’entrata in vigore della legge davano già due anni di garanzia, ma con le nuove norme hanno deciso di ridurla ad un anno . Come mai? La risposta dei rivenditori è chiara: “Hanno sfruttato la grossolanità della norma e la utilizzano a loro vantaggio”. “Una legge fatta bene avrebbe dovuto obbligare tutti i produttori che volessero vendere i loro prodotti in Italia – propone ancora Roberta – a dare due anni di garanzia. Ma invece no: è più comodo scaricare tutte le responsabilità sull’anello più debole della catena… forse anche per favorire i grandi centri commerciali”.
“Un altro aspetto della questione – segnala a Punto Informatico un rivenditore siciliano – è che per il consumatore non ci devono essere costi da sostenere per la riparazione o sostituzione di un prodotto. Ma la maggior parte della merce dev’essere spedita indietro al centro di assistenza per la sostituzione, e questi costi di spedizione – a parte i rari casi in cui se li sobbarca tutti il produttore – di solito, almeno per l’andata, vanno a gravare su di noi. Quindi immaginate un prodotto che costa 24 euro al pubblico, te lo riportano perché difettoso, devi mandarlo indietro e spendere almeno 10 euro… Chi ci rimette? Noi, garantito”.
E poi bisogna fare i conti con i tempi. Perché le cose peggiorano.
“Da un po’ il problema si è amplificato – spiega a Punto Informatico Giuseppe Terenzio, di Gruppo A informatica di Roma – nella maggior parte dei casi noi dobbiamo sostituire la merce al volo o comunque in tempi decenti, altrimenti si va a finire sempre a litigare con la gente, ma i tempi d’attesa per le assistenze spesso sono lunghissimi, così dobbiamo anche anticipare un prodotto nuovo per uno che tornerà indietro spesso riparato e con la confezione rovinata , che dovrà essere venduto per usato… altri soldi persi. Immaginate tutto questo – dice rassegnato – moltiplicato per tutti i prodotti guasti che rientrano… Si fa prima ad imputarli nei costi di gestione e buonanotte”.
“Se con il tuo negozio ci deve campare una famiglia e sei onesto – questa volta a parlare è un commerciante delle Marche che conferma quanto detto dai suoi colleghi, rincara la dose ma preferisce rimanere anonimo – la merce guasta la devi cambiare . Con tutto quello che comporta: rischiare di non guadagnare abbastanza”
E sono in molti quelli che dichiarano che se potessero tornare indietro non aprirebbero mai un negozio di informatica per varie ragioni e questa della garanzia è solo una. Ma la regola non è trovare imprenditori decisi e pronti a combattere per migliorare la legge; no, in molti cercano di barcamenarsi sperando nella buona sorte e subendo lo stato di fatto.
Della problematica è stato investito l’ufficio legislativo della Confesercenti nazionale, che ha raccolto numerose lamentele che sembrano scritte con la carta carbone.
“Siamo in presenza di un esempio palese di pressappochismo della norma – sottolinea Giuseppe Dell’Aquila a Punto Informatico – il primo punto è che i produttori non sono vincolati perché la legge vale solo per i rivenditori. Tuttavia bisogna distinguere. Alcune case produttrici di prodotti informatici concedono comunque una garanzia di due anni ma è una loro iniziativa. Questa garanzia – spiega il legale della Confesercenti – viene definita convenzionale , cioè stabilita unilateralmente dal soggetto costruttore e non ha nulla a che fare con la garanzia legale . Entro certi termini, allora, nella migliore delle ipotesi, se la copertura dei vizi è di 2 anni non ci sono problemi. Quando la garanzia convenzionale non combacia con quella legale (per l’informatica in media è di un anno) il rivenditore – che ha spesso fretta di risolvere il problema del cliente – dovrà provvedere a proprie spese. A questo punto la casa costruttrice troverà mille cavilli e obiezioni per svincolarsi. Ed il commerciante non potrà fare causa ogni volta e per importi che non giustificano le spese di giudizio e di tempo”.
Il consiglio della Confesercenti è allora quello di tentare di creare un fronte comune compatto da contrapporre, per creare tavoli di contrattazione che mirino ad estendere il più possibile la garanzia convenzionale. “In alternativa i commercianti potrebbero lavorare soltanto con produttori che offrono assistenza o garanzia estesa”.
Di pressioni in campo legislativo nemmeno a parlarne. “Non sono previste modifiche all’attuale normativa -conclude Dell’Aquila – abbiamo tentato ma non abbiamo avuto riscontro. Forse perché la lobby dei produttori è più potente dei rivenditori. Oppure perché il nostro Stato non vuole adottare leggi diverse da quelle esistenti in altri paesi che potrebbero “turbare” i grandi gruppi internazionali”.
Alessandro Biancardi
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PRIMO!!!!
c.s.ma come la mettiamo coi terroristi?AnonimoRe: PRIMO!!!!
- Scritto da: Anonimo> c.s.> > ma come la mettiamo coi terroristi?I Terroristi, se vogliono, comunicano anche con i piccioni viaggiatori, quindi, ben venga il wifi, e che porti presto la banda almeno un pò più larga nel mio paesello in piena pianura nel "ricco" nord-est, porcocane!!! :@AnonimoRe: PRIMO!!!!
- Scritto da: Anonimo> I Terroristi, se vogliono, comunicano anche con i> piccioni viaggiatori, quindi, ben venga il wifi,> e che porti presto la banda almeno un pò più> larga nel mio paesello in piena pianura nel> "ricco" nord-est, porcocane!!! :@LOL ricco :D ma di cosa:-(AnonimoRe: PRIMO!!!!
- Scritto da: Anonimo> > ben venga il wifi,> > e che porti presto la banda almeno un pò più> > larga nel mio paesello in piena pianura nel> > "ricco" nord-est, porcocane!!! :@> > > LOL ricco :D > ma di cosa:-(Di contadiniAnonimoRe: PRIMO!!!!
Di lavoro :)Di servizi :)Di buona sanita':)Di cultura :)Di bellezze, nn solo architettoniche ehhehe;)> > > LOL ricco :D > ma di cosa:-(AnonimoRe: PRIMO!!!!
> LOL ricco :D > ma di cosa:-(ma di cappannoni affitati ai cinesi naturalmente, o di strade asfaltate con catrame derivato da rifiuti tossico/nocivi :ppartygianoRe: PRIMO!!!!
clap clap per il "primo".la solita idiozia dilagante.sh4dFURBO te....
ah aha ahaAnonimoULTIMO!!!!
W il WI-FIWe fee in WI-FI..Why Fie?AnonimoRe: ULTIMO!!!!
Why Fear ? ;-)Cla!claACCI!
Mi hai tolto l'ultimo, però ha i ragione:)AnonimoWi-FI per tutti, meno privacy per tutti
Gli standard e i sistemi di cifratura adottati sulle reti wireless sono fallati al 100%, altro che Wi-FI libero, questo è solo una bella mossa per dare l'opportunità al grande fratello di spiarci.E come al solito c'è gente che ci abbocca al volo!Io continuo a preferire le reti wired, almeno è più difficile intercettare per loro la nostra privacy.AnonimoRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
E allora ?Usa la cifratura di livello applicativo ...pacionetRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
- Scritto da: pacionet> E allora ?> Usa la cifratura di livello applicativo ...mmmhhh.... certamente non con chiavi a 256...facciamo 512?Un bel popo' di lavoro per l' applicativo e quindi per la CPU. Daccordo che oggi di potenza ve ne e' a scialare ma gia' certi S.O. fanno di tutto per saturarla....AlessandroxRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
- Scritto da: Alessandrox> > - Scritto da: pacionet> > E allora ?> > Usa la cifratura di livello applicativo ...> > mmmhhh.... certamente non con chiavi a > 256...cerrrrto perche' aes256 e' facile da crackare a forza bruta vero? ma torna a dormire vaAnonimoRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
- Scritto da: Alessandrox> Un bel popo' di lavoro per l' applicativo e> quindi per la CPU. Daccordo che oggi di potenza> ve ne e' a scialare ma gia' certi S.O. fanno di> tutto per saturarla....Io con freeswan e un P133 con 16MB cripto 8Mbit/s.AnonimoChiavi a 256 bit ?
Ma state scherzando ? Se si usa un algoritmo a chiave simmetrica bastano chiavi molto più piccole (es. 128 bit). Provate a vedere il progetto RC5-72 di distributed.net (stanno tentando di recuperare la chiave si una cifratura a 72 bit ; in 2-3 anni hanno fatto il 0. qualcosa % dello spazio delle chiavi)AnonimoRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
- Scritto da: Anonimo> Gli standard e i sistemi di cifratura adottati> sulle reti wireless sono fallati al 100%, altro> che Wi-FI libero, questo è solo una bella mossa> per dare l'opportunità al grande fratello di> spiarci.> > E come al solito c'è gente che ci abbocca al volo!> > Io continuo a preferire le reti wired, almeno è> più difficile intercettare per loro la nostra> privacy.Dipende che sistema di sicurezza usi, prova a spiare una wep + vpn...AnonimoRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
Anche con le reti wired alla fine passi sempre per qualche router della società di comunicazione. Ed è là che ti intercettano.AnonimoRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
- Scritto da: Anonimo> Anche con le reti wired alla fine passi sempre> per qualche router della società di> comunicazione. Ed è là che ti intercettano.Solo che con il wireless può farlo anche l'hacker vicino di casa.AnonimoRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
- Scritto da: Anonimo> > > - Scritto da: Anonimo> > Anche con le reti wired alla fine passi sempre> > per qualche router della società di> > comunicazione. Ed è là che ti intercettano.> > Solo che con il wireless può farlo anche> l'hacker vicino di casa.Mai sentito parlare di WPA e WEP a 128 bit ? Se ci aggiungi un mac address control sei ragionevolmente al sicuro.AnonimoRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
- Scritto da: Anonimo> > > - Scritto da: Anonimo> > Anche con le reti wired alla fine passi sempre> > per qualche router della società di> > comunicazione. Ed è là che ti intercettano.> > Solo che con il wireless può farlo anche> l'hacker vicino di casa.L'hacker e' comunque molto meno pericoloso dello stato.AnonimoRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
- Scritto da: Anonimo> > > - Scritto da: Anonimo> > Anche con le reti wired alla fine passi sempre> > per qualche router della società di> > comunicazione. Ed è là che ti intercettano.> > Solo che con il wireless può farlo anche> l'hacker vicino di casa.sai chi e' un hacker? temo di noAnonimoLa privacy te la fai da te ...
E dai ... se il traffico è cifrato a livello applicativo ti possono intercettare quello che ti pare ma trovano una sequenza di byte senza senso .Hai mai sentito parlare di cifratura a chiave simmetrica, a chiave pubblica , ecc. ecc. ?pacionetRe: La privacy te la fai da te ...
- Scritto da: pacionet> E dai ... se il traffico è cifrato a livello> applicativo ti possono intercettare quello che ti> pare ma trovano una sequenza di byte senza senso> .> Hai mai sentito parlare di cifratura a chiave> simmetrica, a chiave pubblica , ecc. ecc. ?Questo spiegalo ai milioni di utilizzatori.Ad ogni modo, per la cifratura a livello applicativo, hai bisogno che i due peer della rete la adottino.Nella fattispecie, adesso che sta scrivendo sul forum, il tuo post sarebbe inviato "on air" in "chiaro" (lo metto tra virgolette, visto che il wep è facilmente craccabile).Non mi pare che tutti i protocolli esistenti facciano uso di cifratura. E sta là il problema principale.AnonimoRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
- Scritto da: Anonimo> Anche con le reti wired alla fine passi sempre> per qualche router della società di> comunicazione. Ed è là che ti intercettano.La differenza non e' nell' intercettazione di un flusso di bit ma nel potersi agganciare al mezzo e far parte abusivamente di una lan. Prova a farlo con una lan wired in nat dietro ad un router , anche con firewall disabilitato... semplicemente NON puoi a meno di non trovare qualche falla nel S.O. del router .Con il WiFi hai bisogno almeno di una cifratura a 256 (e sottolineo almeno) e le connessioni cifrate se non erro sprecano un po' di banda se va bene , cio' se la cifratura avviene direttamente in HW, se poi la deve fare un livello superiore allora si ha anche uno spreco di potenza di calcolo della CPUAlessandroxRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
- Scritto da: Anonimo> Gli standard e i sistemi di cifratura adottati> sulle reti wireless sono fallati al 100%, altro> che Wi-FI libero, questo è solo una bella mossa> per dare l'opportunità al grande fratello di> spiarci.> > E come al solito c'è gente che ci abbocca al volo!> > Io continuo a preferire le reti wired, almeno è> più difficile intercettare per loro la nostra> privacy.ma che ce devi fare col pc, un'attentato?AnonimoRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
- Scritto da: No Genuine> > - Scritto da: Anonimo> > Gli standard e i sistemi di cifratura adottati> > sulle reti wireless sono fallati al 100%, altro> > che Wi-FI libero, questo è solo una bella mossa> > per dare l'opportunità al grande fratello di> > spiarci.> > > > E come al solito c'è gente che ci abbocca al> volo!> > > > Io continuo a preferire le reti wired, almeno è> > più difficile intercettare per loro la nostra> > privacy.> > ma che ce devi fare col pc, un'attentato?Per me è uno di quei rompipalle che vanno in giro a cercar di crackare le reti wireless altrui. Va bene che wep + controllo a livello macaddres è craccabile in un tempo ragionevole, ma bisogna essere proprio un rompip@@e per farlo.Per me wep + controllo mac su una rete wifi equivale alla porta chiusa a chiave di una casa. Se ci entri scassinando la porta sei un delinquente.AnonimoRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
guarda che nessuno ti vieta di usare protocolli crittografici sopra la tua connessione wifiAnonimoRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
sono neolaureato, sto cercando un lavoro, sarei interessato ad intraprendere la professione di penetration tester 8) :DezhikRe: Wi-FI per tutti, meno privacy per tu
Per quello che ride dei penetration test (pen-test)...sai almeno cosa siano (senza cercare su Google)?VideMa per radioLAN si comprende anche WiMAX
Domanda come da titolo???????unixvsntRe: Ma per radioLAN si comprende anche W
- Scritto da: unixvsnt> Domanda come da titolo???????Si ma lì deve essere regolamentata l'assegnazione delle frequenze (per quelle dove serve regolamentazione), e gli standard wimax non sono ancora completati comunque.AnonimoWI-FI non è sicura?
ci penseranno i soliti produttori di sw e virus a farci dormire sonni tranquilli.chiaro no? io uso l'anti- stocazzo per preservare i miei dati e il prog stesso che uso non so che dati trasferisce in rete.ci prendono per il cuxo!!AnonimoRe: WI-FI non è sicura?
eh?AnonimoRe: WI-FI non è sicura?
Appunto, è la stesa cosa che volevo dire io... solo che non trovavo le parole!!!!AnonimoRe: WI-FI non è sicura?
usa software opensource e se sei all'altezza guardati i sorgenti. Cmq non c'entra una cippa, o wired o wireless la situazione non cambia.AnonimoRe: WI-FI non è sicura?
- Scritto da: Anonimo> wired o wireless la situazione non cambia.con una differenza in wire devi pure tu essese collegato...in w-less basta orinoco...AnonimoRe: WI-FI non è sicura?
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > wired o wireless la situazione non cambia.> > con una differenza in wire devi pure tu essese> collegato...> > in w-less basta orinoco...Mica vero in ambito domestico basta limitare il numero d'accessi al tuo solo pc con controllo mac-address attivo e wpa attivi e disattivare il wi-fi sul router quando non lo usi. Se proprio si vuol esser straprudenti non è che ci voglia molto.AnonimoSi, ma...
Come sempre l'attenzione pare essere focalizzata ai soli usi commerciali della connettività wireless.Hanno forse paura che se il wirlesess fosse liberalizzato i cittadini si organizzerebbero in reti private alternative, dando filo da torcere agli operatori?Probabilmente si, perche' costa talmente poco, ma talmente poco fare una rete wireless semi-professionale (ovvero che regga centinaia di utenti contemporaneamete), che non riesco ad immaginare quali siano i margini di guadagno degli operatori di telefonia mobile (95%? Forse sono pessimista, loro dichiararono 97% per gli SMS ed ebbero a dire che non era neppure uno dei serivzzipiu' redditizzi)ciau ciau midorimidoriRe: Si, ma...
Dai tempo al tempo liberalizzata la tecnologia quanto ci vorrà a veder nascere reti wireless pubbliche basate su meccanismi simili al p2p ? Accetto scommesse, nell'underground IMO meno di tre mesi, per la massa massimo tre anni. Di fatto questa è la fine del mercato tradizionale delle telecomunicazioni.AnonimoRe: Si, ma...
centinaia di utenti ?ma......AnonimoRe: Si, ma...
- Scritto da: Anonimo> centinaia di utenti ?> > ma......Bhè si, con opportuni sistemi di gestione della banda il centinaio di utenti lo superi senza problemi.AnonimoTutti questi esperti di sicurezza...
mi devono spiegare perché vi fanno tanto schifo, in ambito domestico, le reti wifi protette da wep + lista di macaddress.Va bene, uno se si mette di impegno cracka queste protezioni in tempi ragionevoli. E io vi chiedo, e con questo?L'abitazione di casa vostra la proteggete come fort knox? Le normali porte delle abitazioni non sono forse scassinabili in breve tempo? E che dire della macchina?Ci vogliamo rendere conto che uno non può vivere con la paranoia del "oh mio dio, se non uso anche la crittografia a livello applicativo da 1024 bit poi mi entrano nel mio computer e guardano le foto delle mie vacanze!"Una rete protetta con wep è già come una casa con la porta chiusa a chiave. Chi cracka una rete del genere io lo paragonerei già ad uno scassinatore che scassina la porta di una casa. E secondo me dovrebbe prendersi una pena analoga.AnonimoRe: Tutti questi esperti di sicurezza...
- Scritto da: Anonimo> Una rete protetta con wep è già come una casa con> la porta chiusa a chiave. Chi cracka una rete del> genere io lo paragonerei già ad uno scassinatore> che scassina la porta di una casa. E secondo me> dovrebbe prendersi una pena analoga.Bene, beccalo chi lo fa.AnonimoRe: Tutti questi esperti di sicurezza...
- Scritto da: Anonimo> - Scritto da: Anonimo> > Una rete protetta con wep è già come una casa> con> > la porta chiusa a chiave. Chi cracka una rete> del> > genere io lo paragonerei già ad uno scassinatore> > che scassina la porta di una casa. E secondo me> > dovrebbe prendersi una pena analoga.> > Bene, beccalo chi lo fa.Considerando i tempi necessari è su postazione fissa e a quel punto non è che sia un grosso problema con gli strumenti idonei.AnonimoRe: Tutti questi esperti di sicurezza...
- Scritto da: Anonimo> mi devono spiegare perché vi fanno tanto schifo,> in ambito domestico, le reti wifi protette da wep> + lista di macaddress.Protezione inutile. Con uno sniffer e un po' di forza bruta questa protezione va giù in qualche giorno al massimo.Se poi a te non te ne frega niente, fatti tuoi. Poi però non denunciare telecom (o il tuo provider) perchè ti arriva il conto della carta di credito da 5000 euro.E cmq il confronto con lo scassinatore che ti entra in casa non c'entra nulla, soprattutto perchè lo scassinatore è fisico, lo puoi vedere o sentire (tu o i tuoi vicini), è più facile che lasci tracce ecc eccSe uno ti cracka la LAN wifi col cacchio che te ne accorgi se non lo cerchi volutamente e, soprattutto, una volta commesso il fatto è impossibile rintracciarlo.AnonimoRe: Tutti questi esperti di sicurezza...
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > mi devono spiegare perché vi fanno tanto schifo,> > in ambito domestico, le reti wifi protette da> wep> > + lista di macaddress.> > Protezione inutile. Con uno sniffer e un po' di> forza bruta questa protezione va giù in qualche> giorno al massimo.> Se poi a te non te ne frega niente, fatti tuoi.> Poi però non denunciare telecom (o il tuo> provider) perchè ti arriva il conto della carta> di credito da 5000 euro.> Qualche giorno ? nella vita bisogna essere ottimisti :-). Si spera che la carta si credito tu la utilizzi su connessione criptata.> E cmq il confronto con lo scassinatore che ti> entra in casa non c'entra nulla, soprattutto> perchè lo scassinatore è fisico, lo puoi vedere o> sentire (tu o i tuoi vicini), è più facile che> lasci tracce ecc eccInvece un attacco di "qualche giorno" non è identificabile ? Secondo te quanto ci vuole con le reti attuali a capire da dove viene il segnale ?> Se uno ti cracka la LAN wifi col cacchio che te> ne accorgi se non lo cerchi volutamente e,> soprattutto, una volta commesso il fatto è> impossibile rintracciarlo.Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare..... irrintracciabile non è nessuno.Su postazione fissa poi per alcuni versi è anche più semplice che su connessione wired basta seguire il segnale fisico.AnonimoRe: Tutti questi esperti di sicurezza...
> Qualche giorno ? nella vita bisogna essere> ottimisti :-). Si spera che la carta si credito> tu la utilizzi su connessione criptata.e che minchia c'entra? se ti ha installato un keylogger sai a che serve...sai, normalmente in una LAN casalinga lasci accesso abbastanza "aperto" ai PC che sono in LAN (anche perchè la tua morosa o tuo fratello che ti rompe ogni due secondi perchè non può fare questo o quello dopo un po' scassa)> Invece un attacco di "qualche giorno" non è> identificabile ? Secondo te quanto ci vuole con> le reti attuali a capire da dove viene il segnale> ?Vedi, non sai di cosa parli. Io passo in macchina, mi fermo sotto casa tua mezz'oretta mentre stai navigando, ti sniffo un buon numero di pacchetti, salvo il trace e me ne vado a casa mia. bruteforce e torno con la configurazione per "clonartene" uno della tua LAN (magari su una distro live, così per lasciare ancora meno tracce)...et voilá.> Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.....> irrintracciabile non è nessuno.Su postazione> fissa poi per alcuni versi è anche più semplice> che su connessione wired basta seguire il segnale> fisico.No, l'unica cosa rintracciabile a questo punto è a valle, dove ti sta fregando i soldi. Ma se non sono i soldi che gli interessano ma alcune tue informazioni che hai giusto sul tuo PC oppure il voler fare qualcosa online lasciando come ultimo punto il tuo IP...una volta che lo ha fatto è rintracciabile come l'aria che hai respirato ora fra 5 giorni..AnonimoRe: Tutti questi esperti di sicurezza...
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > mi devono spiegare perché vi fanno tanto schifo,> > in ambito domestico, le reti wifi protette da> wep> > + lista di macaddress.> > Protezione inutile. Con uno sniffer e un po' di> forza bruta questa protezione va giù in qualche> giorno al massimo.E chi lo ha negato? Perché, una porta di casa deve essere fatta per resistere a qualche giorno di tentativi di scassinamento? Stiamo parlando di reti casalinghe, non di fort knox o della rete di una banca.> Se poi a te non te ne frega niente, fatti tuoi.Io la protezione ce la metto. Se poi tu giustifichi gli scassinatori, perché di questo si tratta, forse sei tu ad avere qualche problema nella percezione di come vanno le cose.> Poi però non denunciare telecom (o il tuo> provider) perchè ti arriva il conto della carta> di credito da 5000 euro.Invece vanno comunque denunciate queste cose, perché di furto si tratta. Non ho mai sentito nessuno dire: "Non ti lamentare se poi ti vengono a rubare in casa se non hai messo i vetri anti-sfondamento, la porta blindata, l'impianto antifurto collegato alla polizia, le videocamere di sorveglianza collegate al cell, etc etc"Perché la logica che vedo in questi forum mi sembra questa. Stiamo parlando di reti casalinghe, non so se ve ne rendete conto.A parte tutto, la carta di credito viaggia su connessione criptata. Devi mettere un keylogger o qualcosa del genere anche dopo aver crackato la rete wifi. Quindi si tratta proprio di ladri belli e buoni, e andrebbero puniti come tali.> E cmq il confronto con lo scassinatore che ti> entra in casa non c'entra nulla, soprattutto> perchè lo scassinatore è fisico, lo puoi vedere o> sentire (tu o i tuoi vicini), è più facile che> lasci tracce ecc eccE con questo? A parte che se vuoi entrare in una rete wireless non devi stare dall'altra parte del mondo, e quindi fisicamente vicino alla casa ci devi andare. Ma il fatto che sia fisico o virtuale poco cambia: sempre di scasso si tratta. > Se uno ti cracka la LAN wifi col cacchio che te> ne accorgi se non lo cerchi volutamente e,> soprattutto, una volta commesso il fatto è> impossibile rintracciarlo.Facciamo un parallelismo con la vita reale: la stragrande maggiorana dei furti non viene punita (circa il 90% dei furti in italia rimane impunito), quindi il "col cacchio che rintracci un ladro dopo che ha commesso il fatto" vale anche nella vita "reale". Non per questo i furti non sono da punire.Anonimoa questo punto...
...qualcuno sa spiegarmi il senso pratico del decreto-legge sui netcafé?non che prima ne avesse molto, eh! ;)godzillaRe: a questo punto...
- Scritto da: godzilla> ...qualcuno sa spiegarmi il senso pratico del> decreto-legge sui netcafé?> > non che prima ne avesse molto, eh! ;)Il fatto che ci sia una rete wireless non vuol mica dire che non ti devi autenticare per accedere.AnonimoRe: a questo punto...
E io rilancio con:che effetto ha questo decreto sugli esercizi commerciali che vogliono dare l'accesso ai propri clienti in attesa ? (es: barbiere, parrucchiera, dentista, medico, bar, hotel)... io non ci ho capito niente, perché come al solito le leggi italiane sono talmente chiare che bisogna fare riferimento ad almeno altre 20 leggi che non si cononscono prima di sperare di capirne qualcosa :( In breve: il mio barbiere e il mio dentista hanno l'ADSL, posso semplicemente farci attaccare un access point e navigare quando sono in attesa da loro ??? :)Che obblighi vengono a dovere assolvere ?entromezzanotteRe: a questo punto...
- Scritto da: entromezzanotte> E io rilancio con:> che effetto ha questo decreto sugli esercizi> commerciali che vogliono dare l'accesso ai propri> clienti in attesa ? (es: barbiere, parrucchiera,> dentista, medico, bar, hotel)> ... io non ci ho capito niente, perché come al> solito le leggi italiane sono talmente chiare che> bisogna fare riferimento ad almeno altre 20 leggi> che non si cononscono prima di sperare di capirne> qualcosa :( > In breve: il mio barbiere e il mio dentista hanno> l'ADSL, posso semplicemente farci attaccare un> access point e navigare quando sono in attesa da> loro ??? :)> Che obblighi vengono a dovere assolvere ?Se è un access point pubblico, gestito da un operatore "telefonico", nessuno ci pensa l'operatore stesso. Se è una condivisione di una linea loro tocca fare tutta la trafila degli internet point non si scappa :(AnonimoRe: a questo punto...
> Se è un access point pubblico, gestito da un> operatore "telefonico", nessuno ci pensa> l'operatore stesso. Se è una condivisione di una> linea loro tocca fare tutta la trafila degli> internet point non si scappa > :(Troppo scomode entrambe le soluzioni.... la prima troppo costosa e scomoda per l'utente occasionale (quelle che ho visto finora in hotel, fiere e aeroporti prevedevano procedura di attivazione, con carta di credito, a tariffe talmente indecenti che tutto sommato ho sempre preferito usare il GPRS per comodità)La seconda troppo onerosa per l'esercizio commerciale.... né il mio barbiere né il mio dentista si metteranno mai a fotocopiare carte di identità tenendo il registro degli accessi.Andiamo avanti così e sicuramente vedremo il wifi ovunque :( !entromezzanottePer la redazione
A pagina 1:"......il passaggio essenziale del decreto presentato da Landolfi sia proprio nella rimozione delle limitazioni che impedivano di attivare servizi wi-fi in locali aperti al pubblico o in aree confinate a frequentazione pubblica."Impedivano??? Limitavano! E lo sapete bene anche voi visto che a pagina 2:"decreto del Ministero delle Comunicazioni del 28 maggio 2003, che autorizzava l'offerta al pubblico dei servizi di connettività Wi-Fi, limitandone però [........] l'ambito di utilizzo nei "locali aperti al pubblico o in aree confinate a frequentazione pubblica""Strano che all'alba delle 11 e mezza nessuno se ne sia accorto! :DEz==================================Modificato dall'autore il 05/10/2005 11.42.09EzRiderlibero?
per chi? per gli operatori? maah... alla faccia della libertà..AnonimoRe: libero?
se nn hai le potenzialità economiche per costruire una rete wi-fi nn è mica colpa mia :DAnonimoRe: libero?
Non e' una questione di soldi, qui si parla di ingegno e un minimo di testa....- Scritto da: Anonimo> se nn hai le potenzialità economiche per> costruire una rete wi-fi nn è mica colpa mia :DAnonimoSAREMO COME GLI USA !!
Grande !!L'italia tra 6 mesi sara' come gli Stati Uniti..stessa connettivita', stesse reti Wi Fi... stessa potenzialita' e servizi.ADESSO NON CI FERMA PIU' NESSUNO !!!!AnonimoRe: SAREMO COME GLI USA !!
wep !!! :D :D :DAnonimoRe: SAREMO COME GLI USA !!
- Scritto da: Anonimo> wep !!! :D :D :DNel senso di wep wep o di wireless encryption protocol? :DAnonimo9 --
AnonimoRe: SAREMO COME GLI USA !!
Solo la stupidità può fermare le buone idee e le persone. E il mondo ne è pieno.(p.s. non è rivolto a te e senza intenzioni offensive nei tuoi riguardi).Stefano SteganiEvidentemente
Telecom è gia pronta con una sua offerta per coprire col wifi le zone colpevolmente non servite da adsl.Ecco il perchè del decreto.AnonimoSicuramente vieteranno
ai privati l'uso. Sarà permesso solo l'abbonamento a telecom et similiaAnonimo9 --
Anonimo9 --
Anonimo9 --
AnonimoE' TUTTA POLITICA
GUARDA CASO DOPO 2 ANNI DAL DECRETO, POI 2 ANNI DI SPERIMENTAZIONI, ALLE PORTE DELLE IMMINENTI ELEZIONI SI CAMBIA LEGGE.CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFOAnonimoRe: E' TUTTA POLITICA
- Scritto da: Anonimo> GUARDA CASO DOPO 2 ANNI DAL DECRETO, POI 2 ANNI> DI SPERIMENTAZIONI, ALLE PORTE DELLE IMMINENTI> ELEZIONI SI CAMBIA LEGGE.> > CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFOSarà mica che è cambiato anche il ministro?AnonimoRe: E' TUTTA POLITICA
- Scritto da: Anonimo> - Scritto da: Anonimo> > GUARDA CASO DOPO 2 ANNI DAL DECRETO, POI 2 ANNI> > DI SPERIMENTAZIONI, ALLE PORTE DELLE IMMINENTI> > ELEZIONI SI CAMBIA LEGGE.> > > > CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO> > Sarà mica che è cambiato anche il ministro?E quindi? A maggior ragione, ancora più schifo, perché significa che quel ministro allora aveva particolari interessi (leggasi favorire il tronchetto della felicità) a boicottare il Wi-Fi. Adesso cambiato ministro, cambiano gli interessi. Ma questo governo è andato al potere con i voti degli elettori e fino ad oggi di interessi degli elettori non è stato fatto neanche UNO!!!AnonimoRe: E' TUTTA POLITICA
- Scritto da: Anonimo> GUARDA CASO DOPO 2 ANNI DAL DECRETO, POI 2 ANNI> DI SPERIMENTAZIONI, ALLE PORTE DELLE IMMINENTI> ELEZIONI SI CAMBIA LEGGE.> > CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE> SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE> SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE> SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE> SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE> SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFO CHE> SCHIFO, CHE SCHIFO CHE SCHIFO, CHE SCHIFOQuesto decreto legge, come moltissimi decreti legge, non è andato e non andrà a finire nei normali canali di comunicazione (giornali, tv...) o se ci andrà ci andrà in 19esima pagina, con mezza colonna. Tutto si può dire su questo decreto, tranne che sia stato fatto per la vicinanza delle elezioni: alla gente "non del settore" non gliene frega un cazzo del wi-fi, non sanno nemmeno cos'è.CioDuRe: E' TUTTA POLITICA
Scusa ma noi del settore votiamo anche.e ti assicuro che siamo un bel po.Cmq adesso lo posso direIo è da 2 anni che ho creato un WISP e devo dire che ho sempre l'impressione che è tutto controllato.Faccio un esempio2 anni fa (quando sono partito) ADSL era a 40 euro 640K1 anno fa liberalizzano solo la linea dati senza fonia.Adesso il prezzo è sceso a 20 EuroIo ho fatto pagare sempre 20 Euro con una banda di 4 Mbit prima e 24 ora per uscire su internet e 54 Mbit su quella interna.Adesso sono sceso a 15 e ufficializzerò l'attività (bel guadagno), Alla fine il mio target è arrivare ad uno stipendio di 1000 almeno mi creo il lavoro che qui da noi non c'e'.Non è che hanno aspettato che Tel poteva rientrare dagli investimenti e po hanno liberalizzato?Cmq in Italia ci meritiamo questo perchè noi italiani vogliamo questo in fin dei conti, se no non andavamo a votare per ex condannati per falso in bilancio e poi una volta al potere invece di creare leggi ad hoc per liberalizzare l'imprenditorialità, si pensa a farsi la legge per modificare il falso in bilancio in "FINANZA CREATIVA". Ma fatemi il piacere.Anonimo2.4 e 5Ghz ..e le reti domestiche?
Mi viene un dubbio: se gli operatori potranno fornire servizio di connettività su entrambe queste fascie di frequenze, non creeranno disturbo alle nostre reti domestiche (che normalmente viaggiano sulle 2.4Ghz) ?MicheleAnonimoRe: 2.4 e 5Ghz ..e le reti domestiche?
- Scritto da: Anonimo> Mi viene un dubbio: se gli operatori potranno> fornire servizio di connettività su entrambe> queste fascie di frequenze, non creeranno> disturbo alle nostre reti domestiche (che> normalmente viaggiano sulle 2.4Ghz) ?> > MicheleOttima domanda..la risposta è SI, però sul 2.4 hai 14 canali (o 13..vabè cambia poco); quindi se magari hai un WISP in zona che va sul canale 1, a cui di solito è settato l'ap domestico, puoi andare o sul 6 o sull'11 che funzionano comunque bene e hai risolto il problema ;)AnonimoRe: 2.4 e 5Ghz ..e le reti domestiche?
> > disturbo alle nostre reti domestiche (che> > normalmente viaggiano sulle 2.4Ghz) ?> > > Ottima domanda..la risposta è SI, però sul 2.4> hai 14 canali (o 13..vabè cambia poco); quindi se> magari hai un WISP in zona che va sul canale 1, a> cui di solito è settato l'ap domestico, puoi> andare o sul 6 o sull'11 che funzionano comunque> bene e hai risolto il problema ;)Uhm... ok, ma se devono esserci 5 canali di "scarto" per evitare interferenze per chi abita in centro o in una zona commerciale (dove ovviamente opereranno più ISP), la vedo grigia per la rete domestica. A meno che non esistano altre soluzioni...AnonimoRe: 2.4 e 5Ghz ..e le reti domestiche?
- Scritto da: Anonimo> > > > > disturbo alle nostre reti domestiche (che> > > normalmente viaggiano sulle 2.4Ghz) ?> > > > > > Ottima domanda..la risposta è SI, però sul 2.4> > hai 14 canali (o 13..vabè cambia poco); quindi> se> > magari hai un WISP in zona che va sul canale 1,> a> > cui di solito è settato l'ap domestico, puoi> > andare o sul 6 o sull'11 che funzionano comunque> > bene e hai risolto il problema ;)> > Uhm... ok, ma se devono esserci 5 canali di> "scarto" per evitare interferenze per chi abita> in centro o in una zona commerciale (dove> ovviamente opereranno più ISP), la vedo grigia> per la rete domestica. A meno che non esistano> altre soluzioni...Prima cosa ti invito a leggerti il post delle 23.07, è davvero ottimo e completo riguardo alle possibili interferenze, l'unica nota è che se non ricordo male ora per i radioamatori la potenza si è abbassata per tutti a 10 W dopo l'unificazione delle due patenti.Riguardo al tuo dubbio, non è che DEVONO esserci 5 canali di scarto..è solo che l'1 il 6 e l'11 sono i canali che funzionano meglio ;)AnonimoRe: 2.4 e 5Ghz ..e le reti domestiche?
- Scritto da: Anonimo> Mi viene un dubbio: se gli operatori potranno> fornire servizio di connettività su entrambe> queste fascie di frequenze, non creeranno> disturbo alle nostre reti domestiche (che> normalmente viaggiano sulle 2.4Ghz) ?Sui 2,4 GHz non ci sono solo le comunicazioni wi-fi. Il Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze, nota 43: "Le bande di frequenze 2.400-2.500 MHz (frequenza centrale 2.450 MHz) sono anche utilizzate dagli apparecchi per applicazioni industriali, scientifiche e medicali (ISM). I servizi di radiocomunicazione operanti in queste bande devono accettare i disturbi pregiudizievoli che possono verificarsi a causa delle citate applicazioni." Si prosegue con la nota 156: "Le bande di frequenze 2.368-2.372 MHz, 2.440-2.450 MHz e 2.468-2.483,5 MHz sono utilizzate per ponti radio di collegamento a sussidio della radiodiffusione sonora privata con canalizzazione a passi di 200 kHz".Ed infine la nota 160: "Nella banda 2.450-2.690 MHz il Ministero della difesa può utilizzare frequenze per i sistemi audio/video per collegamenti con aeromobili."Senza dimenticare il servizio di radioamatore e radioamatore via satellite che può arrivare (in teoria) a potenze di 500 watt, nella porzione da 2,3 a 2,45 GHz.Quindi si tratta di un bel calderone di segnali che inevitabilmente possono andare in collisione...Anonimoreti civiche
manca la liberalizzazione delle reti civiche, la possibilità per i comuni di crearsi una rete wi-fi se nessun operatore autorizzato ritiene remunerativa la copertura del teritorio.non occorrono grandi competenze e costi per creare una rete wi-fi.entro i raggi e le potenze trasmissive previste, si dovrebbe consentire anche ai cittadini di creare u a rete wi-fi dal basso e pubblicaAnonimoRe: reti civiche
-senza reti civiche il wi-fi si appoggerà all'adsl di telecom o ai cavi in fibra ottica di fastweb.l'utente vedrà solo la bolletta dell'operatore wi-fi,flat intorno ai 20 euro al mese.l'operatore dovrrà pagare un canone a telecom ofastweb per l'uso della loro rete.se fosse davvero libero, i cittadini potrebbero dotarsi di antenne-ripetitori che creano reti da collegare tra loro per accedere a nternet gratuitamente.l'antenna wi-fi non sarebbe allacciata all'adslfibra ottica, ma a un altro ripetitore wi-fiAnonimoRe: a quando un passo concreto?
premetto che io di wireless e sicurezza wireless praticamente zero assoluto... m'informerò... cmq è così veloce la cosa? sei sicuro? magari... certo... nel mio paese saremo in 10 se va bene... nel comune forse in 50... chissà... sperin ben! a kel si!AnonimoRe: a quando un passo concreto?
quali sono questi Wisp da contattare ??Qualcuno ne conosce?? GraziezumoRe: a quando un passo concreto?
- Scritto da: zumo> quali sono questi Wisp da contattare ??Qualcuno> ne conosce?? GrazieDipende dalla zona in cui abiti.A livello nazionale c'è Truecom, poi c'è megabeam, wify company (che però va di satellitare..indi..schifo), poi ydea a roma, 2 bite in abruzzo, ica-net in piemonte...altre non me ne ricordo...di sicuro evita come la peste silkwinet..se qualcuno di proponesse..come dire...tecnicamente parlando..defanculali.Comunque maggiori info le hai anche su www.antidigitaldivide.org; come utenti sono quelli che più hanno spinto per il wifi, di sicuro avranno maggiori info di me.AnonimoRe: a quando un passo concreto?
- Scritto da: Anonimo> Comunque maggiori info le hai anche su> www.antidigitaldivide.org; come utenti sono> quelli che più hanno spinto per il wifi, di> sicuro avranno maggiori info di me.Anche per voi ecco le prime statistiche del nostro censimento sulle zone coperte e non dalla banda larga.http://www.antidigitaldivide.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=432&mode=thread&order=0&thold=0Ora più che mai abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti,tranne di quelli che hanno già partecipato,grazie :DFaus74velocità e costi?
come da topic.... speria non costi troppo... per la velocità mi sembra che non ci siano problemi... a quanto viaggia una connessione wi fi standard?grassieAnonimoRe: velocità e costi?
- Scritto da: Anonimo> come da topic.... speria non costi troppo... per> la velocità mi sembra che non ci siano> problemi... a quanto viaggia una connessione wi> fi standard?> > grassieun provider locale (BG) mi ha detto che hanno soluzioni da 1,5 - 6 e 34MBpsl'offerta dovrebbe partire da novembreAnonimoRe: velocità e costi?
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > come da topic.... speria non costi troppo... per> > la velocità mi sembra che non ci siano> > problemi... a quanto viaggia una connessione wi> > fi standard?> > > > grassie> > un provider locale (BG) mi ha detto che hanno> soluzioni da 1,5 - 6 e 34MBps> > l'offerta dovrebbe partire da novembre34 Mbps mi pare un po' troppo; non per altrogli standard del wifi sono l'802.11b che va ad 11 Mbit/s che poi effettivi saranno 6 circa, e l'802.11g che va a 54 Mbit/s di cui effettivi poi sono circa 22...apposta dico che 34 mi pare una sparata..a meno che non ti portino più apparati...AnonimoVoglio proprio vedere i costi
In Svizzera c'è la connessione dovunque nelle città ma per connettersi occorre accendere un mutuo. Roba riservata a managers, impreditori e ricchi. Conoscendo le nostre amate compagnie telefoniche voglio proprio vedere come saranno popolari i prezzi.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 04 10 2005
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