La nuova Radio Londra: BBC, dal Web alle onde corte

La nuova Radio Londra: BBC, dal Web alle onde corte

La BBC torna a trasmettere in onde corte per aggirare la censura via Web del regime russo: il broadcaster britannico continuerà a parlare ai russi.
La nuova Radio Londra: BBC, dal Web alle onde corte
La BBC torna a trasmettere in onde corte per aggirare la censura via Web del regime russo: il broadcaster britannico continuerà a parlare ai russi.

La Russia ha fermato l’accesso al sito BBC, evidentemente preoccupata che la narrazione anglofona dell’invasione dell’Ucraina potesse scalfire l’opinione pubblica locale. La decisione del Roskomnadzor era sicuramente prevedibile: le autorità russe stanno stringendo fortemente le maglie della tolleranza attorno a tutto quel che non è concorde con la visione di Putin e tutto ciò si traduce nella necessità di tenere quanto più soggiogata possibile la macchina propagandistica interna a duna narrazione positiva dell’attacco in corso. La risposta della BBC è stata però al tempo stesso elegante, forte e significativa: si torna a trasmettere in radio, in onde corte, così da poter inviare il segnale da Londra fino a gran parte del territorio russo.

Si torna a vecchi strumenti che hanno già scritto la storia degli eventi bellici del ‘900, insomma: radio e carri armati suoneranno all’unisono in Europa come non succedeva ormai da molti decenni.

BBC in onde corte

La BBC ha spiegato nel proprio annuncio che il traffico sul sito Web in lingua russa era triplicato nelle ultime settimane, con picchi fortissimi negli ultimi giorni in occasione dell’aumentata pressione russa su Kiev. Milioni di visualizzazioni non potevano passare inosservate agli occhi delle istituzioni russe, le quali hanno così deciso di fermare questa insidia e riprendere in mano la narrazione. Negli stessi giorni si è moltiplicato il numero di VPN vendute in Russia (giovani, soprattutto, alfabetizzati e in grado di aggirare la censura per poter attingere ai media che considerano più credibili), il che ben fotografa quanto parte del popolo russo voglia poter costruire da sé la verità su quanto sta accadendo, senza abboccare a media controllati dal regime di Putin e con la pulsione a decidere autonomamente cosa leggere e perché.

La scelta della BBC è stata dunque estremamente significativa: se la Russia spegne i DNS che portano i bit sui PC e sugli smartphone dei russi, di certo non potrà spegnere un canale radio disponibile da decenni e che era ormai stato abbandonato semplicemente poiché superato. L’anacronismo diventa però forza proprio in epoca di censura e di de-globalizzazione. “Continueremo a dare alla gente russa la possibilità di accedere alla verità, in qualunque modo“, spiega la BBC. Le frequenze 15735 kHz (14:00-16:00) e 5875 kHz (20:00-22:00) si aggiungono ai canali Telegram e ad un canale YouTube che in queste ore sta dando voce a celebrità russe che con coraggio si sono schierate contro Putin e stanno implorando la fine dello scontro armato:

Trasmettere in onde corte significa passare ad una tecnologia che nel recente passato era stata da molti network abbandonata proprio in favore della più semplice e pervasiva trasmissione in digitale. Ora che la strada del Web è stata interrotta da decisioni statali, il ritorno alle onde corte è un gesto di resilienza estrema, un modo per continuare a propagare un messaggio e portarlo laddove più è importante farlo arrivare.

I più giovani non sanno cosa siano le onde corte, qualcuno ricorda forse le onde medie e molti avranno ancora in casa una qualche radio che possa riceverle. Chiunque voglia esplorare questo mondo ha oggi a disposizione strumenti da pochi euro che mettono assieme AM/FM/SW ed MP3. Mentre si cerca la giusta sintonizzazione, occorre interpretare il gracidare delle frequenze come un suono di libertà che poche generazioni fa proveniva da Radio Londra. Cos’era Radio Londra? Né più, né meno, di quanto succede oggi con queste nuove trasmissioni in Russia, ma con equilibri geopolitici mutati e un carico semantico forse ancor più accentuato.

Fonte: BBC
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Pubblicato il 4 mar 2022
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