La telefonia mobile rallenterà nel 2006?

La telefonia mobile rallenterà nel 2006?

Le stime di crescita del mercato mondiale prevedono una flessione, che costringerà gli operatori a cambiare le strategie di marketing, per salvaguardare il proprio volume d'affari
Le stime di crescita del mercato mondiale prevedono una flessione, che costringerà gli operatori a cambiare le strategie di marketing, per salvaguardare il proprio volume d'affari


New York – La corsa del mercato mondiale della telefonia mobile sta per rallentare: da una crescita del 23% registrata nel 2005, si passerà a circa il 20%. Il che non significa certo una crisi, ma indica una leggera flessione. A riferirlo è un rapporto di Strategy Analytics .

La crescita del mercato sarà inferiore nei paesi ad alto tasso di sviluppo, mentre si prevede un sensibile incremento di utenze nei cosiddetti mercati emergenti: le aree maggiormente interessate sono i Paesi di Africa (Algeria e Nigeria in testa), Asia (con un’alta concentrazione in Russia, India e Indonesia) e America Latina. Le ragioni sono facilmente intuibili: nei mercati già “consolidati” esiste sicuramente una domanda inferiore di telefoni cellulari, spesso presenti in proporzione quasi paritetica alla popolazione, mentre nei paesi in via di sviluppo il numero di apparecchi è nettamente inferiore.

Alla fine dello scorso anno il numero complessivo di utenze di telefonia mobile aveva raggiunto quota 2,1 miliardi. La fine del 2006 dovrebbe registrare 2,5 miliardi di abbonati, di cui 400 milioni provvisti di due utenze (entrambe telefoniche, oppure una per il telefono e l’altra per il notebook).

Tutto ciò si traduce già in un enorme volume d’affari che interessa il settore wireless, stimato per il 2006 in 520 miliardi di euro e per il 2010 in oltre 650 miliardi, con una quota relativa ai paesi emergenti del 42%.
A guidare la crescita, nel 2006, saranno paesi come la Nigeria e l’Algeria, afferma il rapporto, secondo cui nel 2006 gli abbonati ai servizi ad alta velocità raddoppieranno.

E’ prevedibile che gli operatori, di fronte alle stime di una flessione globale della crescita dell’utenza, indirizzino le proprie strategie di marketing sulla fornitura di servizi ad alto valore aggiunto come contenuti multimediali, audio e video, diffusi tramite reti 3G e 4G.

D.B.

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Pubblicato il
24 gen 2006
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