Lampi di Cassandra/ Paperino e il Grande Fratello

Lampi di Cassandra/ Paperino e il Grande Fratello

di M. Calamari - Il celebre romanzo di George Orwell del 1949 diventa oggi un bestseller su Amazon. Merito di Donald Trump e della strategia comunicativa del suo staff, in una Neoligua perfetta
di M. Calamari - Il celebre romanzo di George Orwell del 1949 diventa oggi un bestseller su Amazon. Merito di Donald Trump e della strategia comunicativa del suo staff, in una Neoligua perfetta

Donald Duck è il nome inglese originale del Paperino di Walt Disney, e l’assonanza con il nome del quarantacinquesimo POTUS – President Of The United States – Donald J. Trump permette questo gioco di parole, che certo perdonerete a Cassandra.

Accade che per merito dello staff di Trump, e per l’esattezza della signora Kellyanne Conway, il mondo del Grande Fratello sia stato portato improvvisamente in grande evidenza nei media.

Il libro di Orwell ” 1984 “, come riferito da Slashdot e dal Guardian , il 25 gennaio 2017 risultava essere il bestseller di Amazon Book , cioè il libro più venduto al mondo. E scusate se è poco.

“Bene!”, diranno i 24 increduli lettori apprendendo questa notizia. E per loro ulteriore godimento, ecco cosa è successo.

Le cronache hanno ampiamente riportato la prima polemica tra Trump e il mondo dei giornalisti dopo il discorso di insediamento del 20 gennaio 2017. Il giorno dopo infatti sono state pubblicate due foto della spianata del National Mall di Washington, dove si è svolta la cerimonia, evidenziando che durante il giuramento di Obama la piazza era gremita, mentre con Trump era semivuota.

Apriti cielo! Accuse di manipolazione e di menzogna sono state fatte da Trump e dal suo staff, sostenendo che le due foto erano state scattate in orari diversi. Ulteriori foto sono subito state pubblicate che “sbugiardavano” la smentita.
Allora, mettendo la ciliegina sulla torta, la signora Conway ha preso in mano la situazione e ha fatto una dichiarazione alla NBC per cercare di uscire dal pantano in cui lo staff di Trump si era cacciato.

Ha però infelicemente (per lei) riferito che lo staff, sostenendo che le foto erano menzognere, non aveva parlato di “balle”, ma le aveva descritte come “alternative facts”, ossia “fatti alternativi”.
Questo sforzo di descrivere come contemporaneamente vere dichiarazioni completamente contraddittorie ha richiamato subito alla mente di dozzine di giornalisti il Bispensiero e la Neolingua del capolavoro di Orwell.

Il Bispensiero era infatti la capacità di credere veri fatti contraddittori di cui erano “dotati” il cittadini del mondo di “1984” (quello del Grande Fratello); questa corruzione della mente veniva resa possibile dalla Neolingua, un linguaggio in cui le categorie di vero e falso non erano contraddittorie, e che era quindi un eccezionale strumento per l’indottrinamento e la manipolazione delle menti.

Ed è stato così che milioni di persone che non avevano mai sentito parlare di “1984” sono state sufficientemente incuriosite da cercarlo e comprarselo.

Insomma, un bellissimo e divertente autogol da riporre però nel cassetto dei ricordi, perché appare improbabile che il resto della presidenza Trump sarà altrettanto divertente.

Marco Calamari @calamarim

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Pubblicato il
26 gen 2017
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