Cupertino (USA) – Con una mossa che va a contrastare con quanto dichiarato al tempo del lancio, Apple spinge il suo giovane eMac sul mercato di massa e ne fa un prodotto rivolto a tutti. Inizialmente pensato per soddisfare le esigenze del solo mondo education, l’eMac diviene dunque una macchina a metà strada, sia come prezzo che come dotazione hardware, fra la vecchia generazione di iMac con monitor CRT e la nuova con schermi LCD.
Rispetto all’eMac tradizionale, i nuovi modelli “aperti a tutti” costano un po’ di più e sono equipaggiati con un masterizzatore ed un modem da 56 Kb. In Italia il prezzo parte da circa 1.550 euro IVA compresa e, con 512 MB di RAM, arriva a 2.300 euro.
Sebbene con il lancio dei nuovi iMac con schermo LCD Apple sentenziò la definitiva morte del tubo catodico, l’eMac le dà ora l’opportunità di ovviare al rincaro dei prezzi dell’LCD, in buona parte dovuti alla recente scarsità di questo tipo di monitor.
Gli eMac, di cui Punto Informatico si è occupato in profondità in questo articolo , sono i primi Mac con monitor CRT ad adottare i processori G4 di Motorola, una caratteristica che li rende adatti, insieme al loro monitor ultrapiatto da 17 pollici, per impieghi anche professionali nel campo della grafica, del disegno tecnico o del desktop publishing.