Lettere: ma chi ce l'ha l'Auditel?

Lettere: ma chi ce l'ha l'Auditel?

Dove sono questi maledetti apparecchi Auditel? Chi diamine schiaccia quei tasti? Quanto costa far tenere la televisione accesa su un canale nel prime time?
Dove sono questi maledetti apparecchi Auditel? Chi diamine schiaccia quei tasti? Quanto costa far tenere la televisione accesa su un canale nel prime time?


Web (internet) – Io voglio sapere chi ha l’apparecchio dell’Auditel in casa. Voglio sapere i nomi ed i cognomi, dove abitano, se hanno avuto un’infanzia difficile. Voglio sapere chi li ha scelti, chi ha stabilito che questi tizi siano un campione rappresentativo del Paese.

Voglio saperlo e devono dircelo. Io voglio vedere le facce di chi passa la propria vita fra la Carrà e Mike Buongiorno, fra i salami e le mortadelle, fra il niente ed il nulla. Voglio vedere i loro occhi impallati davanti al tubo catodico, le loro menti devastate dagli spot pubblicitari; voglio vedere se davvero sono connessi con un cavo ombelicale RCA al retro del televisore.

Voglio vedere: “La zingara” che li rende felici, voglio vedere Giletti farli commuovere, voglio conoscerli, voglio parlargli, voglio capire. Vorrei capire perché io non capisco, vorrei vederli perché io non li vedo e sinceramente non riesco a credere che esistano. Queste persone influenzano tutti noi schiacciando i tasti dei loro telecomandi, scelgono i programmi che vedremo, muovono i miliardi delle sponsorizzazioni, tengono in vita personaggi equivoci e varietà inutili.

Dove sono questi maledetti apparecchi Auditel? Chi diamine schiaccia quei tasti? Quanto costa far tenere loro la televisione accesa su un determinato canale nel prime time? Io voglio sapere, perché ho come l’impressione di averne diritto.

Giuda

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Pubblicato il
22 nov 1999
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