Libero Mail: MDC chiede l'intervento delle autorità

Libero Mail: MDC chiede l'intervento delle autorità

Il Movimento Difesa dei Consumatori ha chiesto l'intervento del Garante Privacy e del'AGCOM in merito al disservizio di Libero Mail e Virgilio Mail.
Libero Mail: MDC chiede l'intervento delle autorità
Il Movimento Difesa dei Consumatori ha chiesto l'intervento del Garante Privacy e del'AGCOM in merito al disservizio di Libero Mail e Virgilio Mail.

Dopo quasi quattro giorni è stato avviato il ripristino dei servizi Libero Mail e Virgilio Mail. Fin da subito, il Codacons aveva diffidato il gestore Italiaonline, chiedendo indennizzi per gli utenti interessati. Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) ha oggi chiesto l’intervento del Garante per la protezione dei dati personali e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM).

Libero Mail e Virgilio Mail: privacy a rischio?

Da lunedì notte non è possibile accedere agli account di Libero Mail e Virgilio Mail. Italiaonline ha prima comunicato che il problema era dovuto ad disservizio all’interno del data center e successivamente che un bug del sistema operativo ha compromesso il funzionamento di una nuova tecnologia di storage fornita da un produttore esterno.

Da alcune ore è attiva la pagina che permette di effettuare il login, ma non tutti gli utenti possono accedere alla loro casella di posta elettronica, in quanto il ripristino avverrà gradualmente. Questo è il messaggio che viene mostrato da Libero Mail:

Libero Mail messaggio

In tutti i comunicati viene sottolineato che i dati sono al sicuro, quindi non c’è stata nessuna intrusione. Il Movimento Difesa del Cittadino non crede molto alle parole di Italiaonline, dato che “la gestione di milioni di caselle di posta elettronica è un’attività ad alto rischio per cui sono necessarie idonee iniziative tecniche e cautele da parte del gestore“. Il Presidente Antonio Longo chiede quindi l’intervento del Garante della Privacy.

Inoltre, trattandosi di un’interruzione prolungata di un servizio, il MDC chiede anche l’intervento dell’AGCOM. Infine, l’associazione si unisce al Codacons, pianificando l’avvio di una class action per ottenere un risarcimento.

Fonte: MDC
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Pubblicato il
26 gen 2023
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