San Diego (USA) – Lindows , start-up colpevole , secondo Microsoft, di aver chiamato il proprio sistema operativo con un nome troppo simile a Windows, ha presentato un documento legale con cui spera di rigettare al mittente ogni accusa.
Come si ricorderà, lo scorso dicembre Microsoft ha citato in giudizio la piccola azienda californiana per aver dato al suo sistema operativo LindowsOS , basato sul kernel di Linux e il software di emulazione Wine, un nome che, a suo dire, potrebbe creare confusione fra gli utenti.
Michael Robertson, CEO e fondatore di Lindows, ha però promesso battaglia e sta preparando da mesi la propria difesa con cui non solo spera di evitare di dover cambiare nome al proprio prodotto, ma ambisce altresì a far perdere a Microsoft il marchio di fabbrica su Windows…
La scorsa settimana Lindows ha esibito alla corte un documento contenente un’indagine fatta su 750 utenti registrati al proprio sito, una prova con cui vuole dimostrare alla corte come nessuno degli utenti intervistati si sia mai confuso fra il sistema operativo di Microsoft e LindowsOS.
“Nessuno degli interrogati – ha scritto Lindows nel documento presentato agli atti – crede che Microsoft produca, sponsorizzi o licenzi LindowsOS o abbia a che fare con Lindows.com”.
Robertson spera di convincere il giudice che la prima debolezza del marchio Windows è quella di essere basato su di un termine fin troppo comune e generico.
“Non si dovrebbe impedire – ha affermato Robertson – che altri utilizzino un termine descrittivo largamente utilizzato nell’industria, specialmente se l’azienda che lo protegge è stata trovata colpevole di praticare tattiche illegali per costruire e mantenere il suo monopolio”.
“Sarebbe come se un’azienda – ha incalzato Robertson – vendesse una “Super Sedia” e, nel tentativo di spingere fuori dal mercato le altre aziende, cercasse di ottenere diritti esclusivi sulla parola “sedia” e impedisse a tutti i concorrenti di utilizzarla”.
La causa in corso ha finito per far slittare di un paio di mesi il rilascio, avvenuto di recente, della prima versione d’anteprima del nuovo sistema operativo. La versione definitiva di LindowsOS dovrebbe uscire verso la fine dell’anno ad un prezzo di circa 100$.
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Sono veramente DISGUSTATO!
Con che coraggio domani, uscirò di casa, andrà in edicola a comperare il giornale?Argh!AnonimoRe: Sono veramente DISGUSTATO!
- Scritto da: Disgustato.> Con che coraggio domani, uscirò di casa,> andrà in edicola a comperare il giornale?La Repubblica? Con lo stesso coraggio che avevi ieri no?Anonimoche quotidiano?
su Topolino ? miaaaooooo;))))AnonimoRe: che quotidiano?
Purtroppo era "La repubblica", il quotidiano più letto in Italia, e, fino a ieri, quello che ritenevo abbastanza aggiornato e intelligente, almeno quanto basta per controllare le notizie prime di stamparle...Anonimolarepubblica pagina 24
come da titoloAnonimoRe: larepubblica pagina 24
CVD....AnonimoPerché non dire che si tratta di Repubblica?
P.I. nell'articolo si guarda bene dal dire che si trattava (a quanto pare) di Repubblica.Dice semplicemente: "uno dei principali quotidiani nazionali".Qualcuno può spiegarmi il perché?AnonimoRe: Perché non dire che si tratta di Repubblica?
- Scritto da: mark> P.I. nell'articolo si guarda bene dal dire> che si trattava (a quanto pare) di> Repubblica.> Dice semplicemente: "uno dei principali> quotidiani nazionali".> > Qualcuno può spiegarmi il perché?Il mio timore era che citando il giornale si sarebbe parlato di quello (nota fonte di inesattezze) invece che di quello che mi premeva, ovvero la superiorita' dell'informazione digitale su quella cartacea. O che sembrasse che solo repubblica sia il problema.CiaoAnonimoRe: Perché non dire che si tratta di Repubblica?
- Scritto da: Gilberto Mondi......> > Il mio timore era che citando il giornale si> sarebbe parlato di quello (nota fonte di> inesattezze) invece che di quello che mi> premeva, ovvero la superiorita'> dell'informazione digitale su quella> cartacea. O che sembrasse che solo> repubblica sia il problema.Nooo !!! Dai, che è in buona compagnia... o abbiamo già dimenticato Panorama ? :-)AnonimoRe: Perché non dire che si tratta di Repubblica?
> O che sembrasse che solo> repubblica sia il problema.O che sembrasse che solo repubblica FOSSE il problema.Mi raccomando.CiaoAnonimoRe: Perché non dire che si tratta di Repubblica?
Comprendo il punto di vista, ma d'altra parte è anche giusto dare a Cesare quel che è di Cesare, e a Repubblica quel che è di Repubblica :-)Ciao> Il mio timore era che citando il giornale si> sarebbe parlato di quello (nota fonte di> inesattezze) invece che di quello che mi> premeva, ovvero la superiorita'> dell'informazione digitale su quella> cartacea. O che sembrasse che solo> repubblica sia il problema.> CiaoAnonimoMi fa ridere, però.......
So che è una megabufala ed è stata studiata ad arte, però rivedendo le immagini che so che sono finte mi dà un senso un pò di nausea , eviterò di ritornare su quel sito......Personalmente mi darebbero fastidio anche se fossero raccontate a voce, tipo "la colla per sigillare l'ano"AnonimoRe: Mi fa ridere, però.......
beh, non hai ancora visto "Bimbo Bonsai"... prossimamemente su Repubblica AhaHAHAHAHAHAAnonimoRe: Mi fa ridere, però.......
anche a me fa sensoun certo tipo di umorismo non lo sopporto, ma non vado sul sito e nemmeno su rotten.comperò mi da ancora più fastidio quando vengono chiusi (tipo il gattibonsai) perchè chi decide che un sito "fa schifo"? e se domani trovano che fa schifo il mio, che parla di free climbing perchè i bambini che lo vedono potrebbero essere indotti a provare e ci lasciano la pelle?PS: la cosa che mi da più fastidio del sito, comunque è la parola bonsai, essendo cultore di bonsai, le piante, la cosa mi da molto fastidio....AnonimoRe: Mi fa ridere, però.......
E' ovvio che non deve essere chiuso poichè si tratta di umorismo......AnonimoSiamo sicuri?
Conosco abbastanza la carta stampata e la rete. Il problema non sta tanto nel mezzo di diffusione quanto nell'hardware che produce la notizia: la testa di chi scrive. Imprecisioni, abbagli, dilettantismi si trovano spesso anche tra notizie e commenti circolanti in rete. La carta stampata può apparire più colpevole perché ambisce a una maggiore e professionale autorevolezza. Però è anche vero che un giornale di carta in genere va tra le mani di tante persone e tanto varie da rendere pressoché impossibile che nessuno protesti per una balla. L'autorevolezza della carta stampata la fanno perciò i lettori, non gli scriventi. Lo stesso ora in Italia non può dirsi per Internet. Se capito in un sito che racconta che è stato visto un asino volare e poi leggo dettagli e commenti di conferma che debbo pensare? Che gli asini possono finalmente volare o che sono capitato per caso su un sito non molto frequentato dove una mezza dozzina visionari ha deciso di fondare la setta dell'asino volante?Saluti a tuttiAnonimoRe: Siamo sicuri?
> circolanti in rete. La carta stampata può> apparire più colpevole perché ambisce a una> maggiore e professionale autorevolezza. PeròE ti sembra di poco conto la colpa di disinformare sistematicamente le persone, consegnando loro una visione deformata degli accadimenti? Se non sbaglio la Democrazia sul "conoscere per deliberare".> L'autorevolezza della carta stampata la> fanno perciò i lettori, non gli scriventi.Purtroppo questa "autorevolezza" la fa anche lo Stato stesso, che con lo strumento degli Ordini professionali (pure i giornalisti ne hanno uno) dovrebbe tutelare i cittadini da quello che poi avviene sistematicamente.Ma mi chiedoi se se ne accorgono.AnonimoRe: Siamo sicuri?
Mondi dice una cosa a mioparere molto intelligente quando sostiene che Internet è uno media dinamico dove le bufale "hanno le gambe corte" (vedi il caso di panorama next di una decina di giorni fa).Non sono d'accordo con te quando dici che in rete non esiste informazione autorevole. Per conto mio ho più fiducia su quello che posso trovare in rete che sulla stampa italiana (a buon intenditor...)CiaoAnonimoRe: Siamo sicuri?
Insomma, dici che e' stato un errore di stampa? Ma non scherziamo: la superiorita' della Rete nel maneggiare le news e' schiacciante. Per dire, solo la possibilita' di commentare la tua uscita bislacca vale il prezzo della mia ADSL. E questa possibilita' mi viane fornita solo online, il giornalista del Messaggero e i loro capintesta possono impunemente pubblicare robaccia, anche perche' non fronteggiano interattivamente il lettore. O no?AnonimoRe: Siamo sicuri?
Provo a spiegarmi meglio. Non voglio difendere la carta stampata, ma gli strumenti di controllo che ha il lettore su quello che legge. Per la carta stampata questi strumenti sono estremamente difettosi ma ci sono. In Internet sono secondo me, per ora, in Italia, molto più incerti.Non parlo per chi conosce bene la rete e sa come orientarsi, ma per chi si collega in media massimo mezz'ora al giorno. Con l'esempio dell'asino volante ho evidentemente usato un paradosso, ma non tanto lontano dalla realtà. Da poco un sociologo italiano, Paolo Apolito, ha pubblicato un libro, "Internet e la Madonna - Il visionarismo religioso in rete" (Feltrinelli) che documenta a quali livelli di delirio può arrivare l' <> in rete.Sono convinto che la rete può migliorare complessivamente la qualità dell'informazione, perché appunto permette repliche immediate. Però se leggo una notizia su una pagina web non ci credo automaticamente di più che quando la leggo in un giornale.Saluti AnonimoRe: Siamo sicuri?
- Scritto da: Finnegan> Provo a spiegarmi meglio. Non voglio> difendere la carta stampata, ma gli> strumenti di controllo che ha il lettore su> quello che legge. Per la carta stampata> questi strumenti sono estremamente difettosi> ma ci sono. In Internet sono secondo me, per> ora, in Italia, molto più incerti.> Non parlo per chi conosce bene la rete e sa> come orientarsi, ma per chi si collega in> media massimo mezz'ora al giorno. Con> l'esempio dell'asino volante ho> evidentemente usato un paradosso, ma non> tanto lontano dalla realtà. Guarda che è comprovato che collegandosi ad internet non viene automaticamente scollegato il cervello....funziona lo stesso.....AnonimoRe: Siamo sicuri?
... e speriamo che continui a funzionare anche quando si legge un giornale. Appunto questo in sostanza volevo dire: non siamo garantiti da questo o da quel mezzo di comunicazione, ma dalla nostra capacità di ragionare e di dubitare, di fronte a un titolone di giornale o di fronte a una coloratissima pagina web. Pensateci un attimo su e ricorderete tutti di aver letto qualche fregnaccia anche in rete. Forse - e dico ora, in Italia - la rete è ancora un po' troppo confusa per poter essere più affidabile. Esempio: quanti siti che pretendono di illuminarci sui computer si limitano a pubblicare i comunicati stampa dei produttori di hardware e software? Noi che discutiamo qui probabilmente lo sappiamo tutti, ma chi non ha pratica quali mezzi ha per distinguere tra la recensione vera a un prodotto e l'elogio pubblicitario?SalutiAnonimoLa GdF usa frontpage
-----------Questo sito è stato chiuso
----------------OH, MIO DIO!!!!!!!Manco sanno scrivere 4 (QUATTRO) tag di numero! E pretendono di fare i giustizieri.....BAH....ma andate a ffa n c ulo
dalla Polizia Postale e delle ComunicazioniAnonimoRe: La GdF usa frontpage
Ei devi essere un mago del computer...hai editato una pagina html!!!!Che idiota.AnonimoRe: La GdF usa frontpage
- Scritto da: href> Ei devi essere un mago del computer...hai> editato una pagina html!!!!Beh, in questo e' sicuramente superiore alla persona media che usa frontpage (magari pure craccato).> Che idiota.Gia'.Che idiota chi usa quella robaccia.AnonimoAttenzione a non farci fregare...
...se continuano a scrivere certe ca**ate che pero' gia' sappiamo essere bufale xche' parlano di Internet,figuriamoci quante altre notizie sono false o montate e di cui noi non siamo a conoscenza.Tra cloni,mucca pazza,pedofili e pirati informatici,ormai ho imparato a dubitare di tutto!!!Avete mai notato che ci sono dei periodi che parlano principalmente di stragi del sabato sera,morti impasticcati,risse col morto,pirati della strada??Sembra che quelle cose accadono in gruppi.Sicuramente non ho certo detto nulla di nuovo,ma...meditate gente,meditate!!AnonimoRe: Attenzione a non farci fregare...
si, hai ragione,ora è il momento dei pirati della strada, sembra che in italia lo sport nazionale sia diventato investire la gente e scappare a tutto gas, ho ridotto la lettura dei giornali italiani a poche selezionatissime testate,monaco1860AnonimoGrazie a LA REPUBBLICA!
Voglio ringraziare pubblicamente La Repubblica, forse il + importante quotidiano d'Italia, uno dei primi ad aver messo on line le notizie riportate anke sul quotidiano cartaceo... etc etc.Voglio ringraziarlo x la sua attendibilita' e tempestivita' con cui da' le informazioni, x aver dato la possibilita' a chi non legge o non puo' leggere le notizie su internet di essere informato su un'attivita' tanto originale quanto utile (una collega mi ha detto di essere molto interessata alla cosa, xke' il suo gatto e' enorme...).Voglio ringraziarlo x avermi confermato ke e' meglio pagare un caffe' che comprare un quotidiano! Voglio ringraziarlo x tutte le risate ke mi ha fatto fare ieri! :-DGRAZIE.AnonimoMirror italiano
www.gattibonsai.comSe qualcuno ha in giro la pagina scannerizzata di Repubblica me la può mandare?Grazieee! :-)AnonimoRe: Mirror italiano
Il fatto soltanto che tu abbia perso del tempo per registrare un dominio e mettere su un sito "mirror" come questo, indica che, purtroppo (per te), ancora vedi internet come un modo per sentirti qualcuno, alla stregua di chi lo usa per la propria "doppia vita", di chi nella vita reale magari non si sente granchè, ma in rete diventa la regina o il re della chat notturna per esempio...Internet dovrebbe essere innanzitutto uno strumento di informazione caratterizzata dall'enorme velocità di accesso...In questo senso io non sono favorevole in senso stretto alla censura, soltanto che tutti dovrebbero avere un minimo di "intelligenza" e maturità in quello che propongono.Orginalità, utilità, servizio all'utente...Questi dovrebbero essere i punti importanti per pubblicare in rete (anzi,..per pubblicare in generale...): posso giudicare "originale", "utile" anche una pagina personale fatta da un signore di 60 anni che mette le foto di famiglia e del suo cane...Ma certo NON il tuo "sito".Saluti.AnonimoRe: Mirror italiano
- Scritto da: Artemis> Internet dovrebbe essere innanzitutto uno> strumento di informazione caratterizzata> dall'enorme velocità di accesso...stai dicendo una vaccata :)Internet non e' uno strumento, e' uno *spazio* concettualmente nuovo. E non serve solo a "fare informazione", ma anche a discutere ed esprimersi in svariati modi (dall'ascii art alla VR in tempo reale, dalla videoconferenza al newsgroup). Nemmeno il web e' ormai solo uno "strumento di informazione".Una delle caratteristiche primarie della rete e' il (parziale) annullamento dello spazio fisico...> Orginalità, utilità, servizio> all'utente...Questi dovrebbero essere i> punti importanti per pubblicare in retee infatti la rete e' nata e prosperata come insieme di contributi volontari e assolutamente personali, che se ne strafottevano dell'utilita' o del servizio :)Le rotture sono arrivate con i "grandi nomi", che sono stati molto piu' ridicoli dei "piccoli" utenti nell'usare la rete...AnonimoRe: Mirror italiano
Quello che cerco di dire è che quando uso i termini UTILE e INFORMAZIONE, intendo che qualsiasi cosa che leggo, uso, ascolto su internet mi da' o meno qualcosa.Che sia un'emozione, uno spunto di riflessione, un dato in più, qualcosa su cui studiare e creare qualcos'altro di nuovo....In questo senso dico che è uno "strumento veloce", perchè mai come ora questi "input" ,almeno a me personalmente, arrivano incredibilmente più veloci di quando internet non lo conoscevo e non lo usavo.E in quest'ottica mi chiedo come mai c'è ancora gente che pur di vedere la propria casella email piena di lettere di protesta, e sentirsi quindi "importante", mette su dei siti come gattibonsai...A me gattibonsai non dà nulla, non so a te.AnonimoRe: Mirror italiano
Scusa ma non vedo il problema.Non ti piace? Non lo leggi.E' schifoso? Non vai sul sito.Ti fa rabbrividire? Non cliccare sul link.Molti considerano le pratiche sadomaso una porcheria infinita (me compreso). Eppure tutte le edicole di tutta Italia vendono giornali sadomaso, cassette sadomaso e quasi tutte spacciano pure qualche cassetta (VHS) con animali e altre porcate.Eppure nessuno si è mai sognato di dire "chiudiamo le edicole". Non vedo alcuna differenza. Non ti piace? Non ci vai.AnonimoRe: Mirror italiano
Senti...Io lo so che bonsaikitten e similari sono delle bufale (per fortuna...perchè se una donna si fa fare porcherie sadomaso ed è contenta, consenziente e si fa riprendere da una telecamera, sono problemi suoi, ma se uno sevizia un gatto o qualsiasi essere non consenziente, beh mi inziano a girare le scatole..), dico solo che il "webmaster" di gattibonsai potrebbe avere di meglio nella vita da fare, piuttosto che fare da mirror a un sito che già di per se è inutile e vuoto...AnonimoGattibonsai.com deve essere chiuso !
Non per i gatti ma per cazzate come questa : "Questo sito non è in alcun modo affiliato coi vicentini mangiagatti. Noi i gatti non li mangiamo e non li potiamo (o almeno non più). La nostra è una forma d'arte. Questo sito è Open Source. Puoi farne tutto quello che vuoi. Copiarlo, riciclarlo, mangiarlo, potarlo. Basta che non lo fai per soldi."C_H_I_U_D_E_T_E_L_O !!Pretoriani che fanno disinformazioneAnonimola Repubblica
... la Repubblica è un quotidiano di basso livello, questo genere di sviste non mi sorprendono.monaco1860AnonimoE gli Asini??
Nel 1993 ho scritto un'articolo sull'estinguendo Asinello del Monte Amiata. Ho indicato il numero del mio cellulare sul fondo dell'articolo, inviato in redazione, affinché chi impaginava potesse avvertirmi in caso di tagli all'articolo in questione.Nessun taglio, anzi, il giornale in questione ha lasciato, per errore, anche il mio cellulare in fondo alla stesura pubblicata.Sono stato chiamato in maniera ossessiva per circa un anno e mezzo da svariate redazioni di testate gioirnalistiche e televisive che, leggendo le viscissitudini degli sfortunati asinelli chiamavano, alla fine, me per aggiornamenti.Il giornalismo Italiano é fatto così: uno scrive e fa ricerca, come Ilaria Alpi per esempio e centinaia di altri si limitano a ripubblicare e rimaneggiare quanto fatto dai primi per ingnoranza, pigrizia, scarsa (nulla) professionalità.Oggi, il giornalista normale lavora seduto alla scrivania, rimaneggiando quanto inviato dalle agenzie o pubblicato su Internet.E' vero, non ci sono più le "stagioni di una volta" ma nemmeno "i giornalisti alla Montanelli".AnonimoRe: E gli Asini??
non sono certo montanelli, ma io come giornalista continuo sempre a verificare quello che scrivo, vado cioè alla fonte della notizia.naturalmente non lavoro per un giornale italiano.monaco1860AnonimoLa categoria si protegge ancora una volta
Perchè i giornalisti non fanno mai nome e cognome dei loro colleghi che "sbagliano"? Se è un errore si dica nome e cognome di chi l'ha commesso. Oppure si taccia.L'ordine serve per controllare che ogni iscritto si comporti in modo etico, non per coprirsi a vicenda.AnonimoRe: La categoria si protegge ancora una volta
Se un articolo non e' firmato, dei contenuti ne risponde il direttore della testata. Quindi puoi inviare a lui le tue rimostranze, se vuoi.AnonimoRe: La categoria si protegge ancora una volta
l'articolo di ieri su repubblica era firmato, io ieri ho comprato repubblica e l'ho letto, sono sicuro che ra firmato.purtroppo ho già buttato via i giornali di ieri e non mi ricordo l'autore,monaco1860AnonimoRe: La categoria si protegge ancora una volta
- Scritto da: monaco1860> purtroppo ho già buttato via i giornali di> ieri e non mi ricordo l'autore,> monaco1860Ferruccio SansasalutiM.AnonimoRe: La categoria si protegge ancora una volta
> Perchè i giornalisti non fanno mai nome e> cognome dei loro colleghi che "sbagliano"?> Se è un errore si dica nome e cognome di chi> l'ha commesso. Oppure si taccia.> L'ordine serve per controllare che ogni> iscritto si comporti in modo etico, non per> coprirsi a vicenda.Solo per chiarire che il mio articolo non voleva essere un attacco ad un quotidiano, Repubblica, ma una riflessione sul fatto che l'informazione su carta ha fatto il suo tempo. Imho.AnonimoE' una bufala ma è molto fastidioso!
Premetto:La categoria dei giornalisti ormai può essere paragonata a quella degli insegnanti.Ma quando cavolo verrà oscurato bonsaikitten?Sarà pure uno scherzo, ma di cattivo gusto!AnonimoRe: E' una bufala ma è molto fastidioso!
Cerchiamo di non offendere gli insegnanti !!!!- Scritto da: Dario> Premetto:> La categoria dei giornalisti ormai può> essere paragonata a quella degli insegnanti.> > Ma quando cavolo verrà oscurato bonsaikitten?> Sarà pure uno scherzo, ma di cattivo gusto!AnonimoRe: E' una bufala ma è molto fastidioso!
> Premetto:> La categoria dei giornalisti ormai può> essere paragonata a quella degli insegnanti.> > Ma quando cavolo verrà oscurato bonsaikitten?> Sarà pure uno scherzo, ma di cattivo gusto!Come fai ad essere cosi' sempliciotto!Chi dovrebbe essere il giudice supremoche decide dove inizia e dove finisce ilcattivo gusto? Tu?E se a me il sito piacesse?AnonimoChiusura edicole
A me fanno schifo le persone che fanno sesso con gli animali o che praticano tecniche sadomaso. Quando chiudiamo tutte le edicole italiane?AnonimoRe: E' una bufala ma è molto fastidioso!
Scusa... a me non piace sto cacchio di sito, ma chi deve decidere cosa è di cattivo e cosa è di buon gusto?Io credo che nessuno obbliga nessuno a visitare un sito, e puoi stare tranquillo che un sito che nessuno visita è ESATTAMENTE come un sito che NON ESISTE....Personalmente trovo più di cattivo gusto scrivere articoli sui giornali senza prima verificare ciò che si scrive... Ciao!- Scritto da: Dario> Premetto:> La categoria dei giornalisti ormai può> essere paragonata a quella degli insegnanti.> > Ma quando cavolo verrà oscurato bonsaikitten?> Sarà pure uno scherzo, ma di cattivo gusto!AnonimoScripta manent
Carta e web sono strumenti diversi. Il web e' veloce, immediato, ma anche terribilmente volatile e "smemorato". Sul breve e' imbattibile, ma la modificabilita' delle informazioni e' un'arma a doppio taglio: quello che e' vero oggi potrebbe essere manipolato (o cancellato) domani.In tempi di pericoloso revisionismo storico, bisognerebbe prestare attenzione a questi "dettagli" prima di sancire "superiorita' culturali" da cowboy dell'interfaccia...AnonimoRe: Scripta manent
> Carta e web sono strumenti diversi. Il web> e' veloce, immediato, ma anche terribilmente> volatile e "smemorato". Sul breve e'> imbattibile, ma la modificabilita' delle> informazioni e' un'arma a doppio taglio:> quello che e' vero oggi potrebbe essere> manipolato (o cancellato) domani.Gia'. Salvo il fatto che se tu, pubblicazione online, fai qualcosa del genere in mille ti vengono a segnalare che l'hai fatto. Ergo: non lo fai.Viceversa se su carta appare, come accade spessissimo, una inesattezza se non addirittura una follia come quella di Repubblica non se ne accorge nessuno se non quei lettori che gia' ne sanno qualcosa e che tra loro, di questo, non possono parlare. > In tempi di pericoloso revisionismo storico,> bisognerebbe prestare attenzione a questi> "dettagli" prima di sancire "superiorita'> culturali" da cowboy dell'interfaccia...Questa chiusura non m'e' piaciuta per niente. I "cowboy" dell'interfaccia, come li chiami tu, stanno dando lezioni a tutti. Un po' piu' di umilta' non guasterebbe.AnonimoRepubblica ha smentito?
Sul numero di oggi non c'e' la smentita? Chi ha controllato?AnonimoRe: Repubblica ha smentito?
non compro la repubblica di martedi perchè c'è il supplemento Dmonaco1860AnonimoRe: Repubblica ha smentito?
Infatti come mai repubblica oggi non ha smentito la notizia? si sente troppo idiota o cosa?AnonimoSCANDALOSA REPLICA DELL'AUTORE DELL'ARTICOLO
guardate cosa ha detto:http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=1575ALLUCINANTESpero che Repubblica lo licenzi.AnonimoRe: SCANDALOSA REPLICA DELL'AUTORE DELL'ARTICOLO
c'e' anche una ulteriore replica di Mantellinihttp://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=1588WOW, vai PIAnonimoRe: SCANDALOSA REPLICA DELL'AUTORE DELL'ARTICOLO
Ma quando mai! Sarebbe pronto per la RAI.AnonimoLa mia mail inviata alla redazione della Repubblic
...a cui ovviamente si sono guardati bene dal rispondere.Vergogna.Non trovo altre parole per iniziare questa mail. Dovrebbe vergognarsiFerruccio Sansa, pseudogiornalista che evidentemente non sa cosa sia laserieta' professionale, e dovreste vergognarvi voi tutti, per l'incoscienzacon cui pubblicate notizie false e diffamatorie.Ma incominciamo dall'inizio. Sono uno studente di informatica di 25 anni, eormai da molto ho iniziato a nutrire un crescente senso di sfiducia neiconfronti dei giornalisti. Ogni volta che leggo un articolo di informatica,che sia su un quotidiano, su un settimanale o addirittura -aime'- su unarivista on-line, mi rendo conto che e' sempre farcito di madornali errori.Non sto parlando di piccole inesattezze, mi riferisco a strafalcionicolossali, menzogne senza un benche' minimo fondamento, interi articolibasati sulla piu' totale ignoranza delle nozioni basilari dell'argomentotrattato. Io, dati i miei studi, sono in grado di accorgermi di tali errori, ma midomando quante persone invece si bevano tutte quelle sciocchezze che voigiornalisti -si', anche voi di Repubblica- ci propinate. E allo stesso modomi chiedo quanto ci sia di vero nelle altre informazioni che diffondete,sulla politica, sull'economia e via dicendo. Li' non ho delle conoscenzeapprofondite che mi possano mettere in guardia contro i grossolani erroriche pubblicate, e se la vostra serieta' professionale nel parlare deglialtri argomenti e' pari a quella usata nello scrivere di informatica, alloradovrei iniziare a dubitare che Silvio Berlusconi sia presidente delconsiglio o che ci sia davvero stata una guerra in Afghanistan.Tante volte mi sono chiesto il perche' di tutto questo, e francamente non sodarmi una risposta soddisfacente. Davvero e' solo ignoranza della materiatrattata? E' tanto difficile consultare qualche esperto del settore, primadi arrischiarsi a scrivere articoli che non hanno un minimo di fondamento?Potrei avanzare ipotesi piu' fosche e piu' inquietanti, ma non e' questa lasede per farlo; sarebbe un discorso lungo e gia' altre persone mi hannodetto che divento paranoico quando parlo di screditamento mirato di alcuninuovi mezzi di informazione, quali internet.Detto questo, potete immaginare quanta rabbia mi abbia fatto vederel'articolo di Ferruccio Sansa intitolato "Quei mici condannati a crescere inbottiglia" comparso sulla Repubblica di lunedi' 18 febbraio. All'inizio nonci volevo credere, ho letto fino in fondo l'articolo sperando di trovarequalche smentita, che purtroppo non c'e' stata. Mi sembrava quasi surrealeche questa vicenda potesse tornare nuovamente alla ribalta. La storia deigatti bonsai, spregevolmente chiusi in bottiglie dove vengono fatticrescere tra orribili sofferenze. Una storia che aveva fatto scalpore mesifa (proprio a causa di un altro giornalista ignorante), e che finalmentesembrava essersi chiusa. Perche' ovviamente il sito e' una colossale bufala, e chiunque con un minimo di buon senso se ne renderebbe conto. Bastavavedere la forma di alcune bottiglie messe in vendita per rendersi conto chesi trattava di uno scherzo, di pessimo gusto quanto si vuole, ma pur sempreuno scherzo. Bastava anche riflettere solo un attimo sull'idea stessa che nestava alla base: gatti bonsai fatti crescere in bottiglia, con un tubo inbocca per far passare il cibo e uno nell'ano per far uscire gli escrementi.Chi potrebbe credere ad una storia del genere? Purtroppo molti. Su internetsi scateno' a quel tempo una feroce polemica, evidentemente la gente e'sempre pronta a sbraitare ma raramente a ragionare. Non avrebbe dovuto forsedestare qualche sospetto il fatto che in nessuna foto si vedesse per interoun gattino dentro la sua bottiglia? Immagini come quella che avete pubblicatosono facilmente riproducibili, senza far del male a nessun animale; anzi sevolete vi mando anche una mia foto in cui schiaccio la faccia contro un vetro:crederete forse davvero che mi sono fatto "bonsaificare"? Mmmh, forse si',perche' alla stupidita' non c'e' ne' limite ne' rimedio. Tuttavia, se da una parte e' triste notare come tanta gente abbia credutocosi' facilmente ad una bufala, dall'altra e' inaccettabile che tale notiziavenga amplificata dai giornalisti, proprio quei giornalisti che, se avessero unminimo di rispetto per il proprio lavoro, dovrebbero fare almeno un piccolosforzo per controllare la veridicita' di quello che si apprestano ascrivere. Dovrebbe essere un dovere morale di chiunque eserciti la vostraprofessione, visto l'enorme potere che avete in mano - quello di controllarel'informazione, e quindi di controllare le masse. E invece no. Ecco che tiarriva, a distanza di mesi, questo tal Ferruccio Sansa che ritira fuori lastoria dei gatti bonsai, di cui speravo di non dover sentire piu' parlare.Perche' mai darsi da fare per controllare quanto c'e' di vero in quel sito?Via, subito a scrivere un bell'articolone che smuova le coscienze, chedescriva le torture a cui sono sottoposti quei poveri animali, cosicche' lagente possa capire quali orribili nefandezze si compiono sulla Rete.Che dire... non ho altre parole per esprimere il mio sdegno. Vergognatevi,vergognatevi e tre volte vergognatevi. Spero che abbiate almeno il buonsenso di pubblicare una correzione sul prossimo numero del vostroquotidiano, per salvare il salvabile di quella (poca) facciata di serieta'che ancora mantenete. Mi auguro anche che in futuro facciate scrivere gliarticoli a chi ha le competenze per farlo e non al primo ignoranteche vi capita sotto mano, in modo da poter risollevare almeno un po' laqualita' dell'informazione che fate. Perche' cosi' no, non si puo' andareavanti.AnonimoLa trave e la pagliuzza...
E' tutto parossistico!Tutti a gridare allo scandalo per un sito che fa ironia (al limite di cattivo gusto) sui gatti... e poi magari tutti a comprare o a pubblicizzare prodotti di bellezza testati sugli animali... Eeeehhh... non mi piace...AnonimoUn po' offtopic, scusate
Ma guardate come lavorano a "La Stampa":A questa pagina:http://www.lastampa.it/_web/_SERVIZI/speciali/Venezia58/liz.aspcompare in basso una foto di Charlize Theron, e l'immagine che e' una jpeg come l'hanno chiamata ?Topa.jpg !!!quindi il link all'immagine e' (basta cliccare sull'imaggine con il tasto destro del mouse e chiedere di visualizzarne le proprieta')http://www.lastampa.it/_web/_SERVIZI/speciali/Venezia58/_img/Topa.jpgMa che ridere.A quando FIGA.GIF, GNOCCA.JPG, CHEBONA.GIF ?MahAnonimoRe: Un po' offtopic, scusate
- Scritto da: Groan> Ma guardate come lavorano a "La Stampa":> > A questa pagina:> http://www.lastampa.it/_web/_SERVIZI/speciali> > compare in basso una foto di Charlize> Theron, e l'immagine che e' una jpeg come> l'hanno chiamata ?> > Topa.jpg !!!ROTFL!> > A quando FIGA.GIF, GNOCCA.JPG, CHEBONA.GIF ?> Piuttosto, mi interesserebeb sapere i nomi dellefoto dei politici...Anonimo[LUNGO] Ecco l'articolo...
Pagina 24 - Cronaca IL CASO Un calvario che dura quattro mesi. Poi la vendita su Internet Quei mici condannati a crescere in bottiglia FERRUCCIO SANSA -------------------------------------------------------------------------------- ROMA - Bonsai. Non di un albero, ma di un gatto. Anche questo si trova su Internet: www.bonsaikitten.com. Così, pagando qualche centinaio di dollari, potrete portarvi a casa un gatto in miniatura. Andando a vedere le immagini e le descrizioni che pubblicizzano il prodotto, però, c´è da rabbrividire. Una vetrina dell´orrore. Per bloccarne la crescita, i cuccioli vengono rinchiusi per quattro mesi dentro un contenitore dove non hanno lo spazio per muovere un muscolo.«Produrre bonsai è una delle più nobili arti orientali», dicono con orgoglio i responsabili della Bonsaikitten, una ditta di New York. Nonostante centinaia di messaggi di protesta e raccolte di firme sulla rete, vanno avanti per la loro strada, anche perché, assicurano, «i gatti bonsai vanno forte, soprattutto negli Stati Uniti, in Australia e Nuova Zelanda». Insomma, sta nascendo una moda. Provare per credere. È tutto fotografato e documentato su Internet, a cominciare «dalla tecnica per rimpicciolire l´animale». Gatti, ma con un piccolo sovrapprezzo sono disponibili anche altre specie.«Bisogna cominciare subito, perché dopo una settimana l´ossatura del gatto diventa rigida», spiega con voce vellutata uno degli autori di questi "capolavori". Aggiunge: «Appena nato, il gatto ha ossa flessibili che possono essere modellate secondo i vostri desideri». Il resto lo mostrano le fotografie. Agghiaccianti. Il cucciolo viene imbottito di tranquillanti o anestetizzato, «anche se così gli animali spesso muoiono». E comincia il calvario: bisogna infilare l´animale in un contenitore di cristallo e non è facile, c´è da far passare la testa, da piegare le ossa senza spezzarle. «Ci vogliono perizia e delicatezza per evitare lesioni allo scheletro che danneggerebbero il risultato finale», avvertono quelli della Bonsaikitten.È un lavoro di ore, ma alla fine eccolo, il micio: un groviglio di zampe e coda, la spina dorsale piegata fino a spezzarsi, il muso premuto contro il vetro. È solo l´inizio della tortura. «Con un trapano facciamo un foro nel vetro, inseriamo un tubo in bocca al gatto e lo nutriamo di cibi liquidi», spiegano alla Bonsaikitten. Ma non basta: c´è il problema degli escrementi. Un altro tubo viene inserito nell´ano. Poi comincia la crescita. Giorno dopo giorno le ossa del gatto premono per allungarsi, i muscoli si contraggono. I dolori sono lancinanti, il cuore batte impazzito fino quasi a esplodere, ma non c´è spazio, nemmeno per miagolare. Alla fine, dopo quattro mesi, il bonsai è pronto: un gatto adulto, ma grande come un batuffolo. «Un prodotto ideale per i bambini», garantiscono alla Bonsaikitten.AnonimoRe: [LUNGO] Ecco l'articolo...
Veramente allucinanteAnonimoRe: [LUNGO] Ecco l'articolo...
Secondo me, l'autore è più malato del sottoscritto... io piglio per il culo qualche migliaio di persone... lui mezzo milione... mi rifiuto di credere che abbia scritto quell'articolo in buona fede... secondo me è una bufala GIGANTE... ai danni di Repubblica...AnonimoRe: [LUNGO] Ecco l'articolo...
beh.. devo dire che se hanno bufalato Repubblica, questa si è fatta bufalare facilmente!! Come si fa, dopo un anno che va avanti sta' storia, a non sapere???Ma sono i giornalisti che ci devono informare o noi a dover informare loro?? ;-)))Ciao!- Scritto da: Gattibonsai.com> Secondo me, l'autore è più malato del> sottoscritto... io piglio per il culo> qualche migliaio di persone... lui mezzo> milione... mi rifiuto di credere che abbia> scritto quell'articolo in buona fede...> secondo me è una bufala GIGANTE... ai danni> di Repubblica...AnonimoPensavo lo sapessero tutti
PErcheè imbottigliare un gatto, quandopuoi farne un magnifico motore? (basta aggiungere pane e burro e disporre diun tappeto)AnonimoRe: Pensavo lo sapessero tutti
Speriamo che nessuno chieda "come mai? spiegacelo!"Anonimorepubblica ha fatto riaprire gattibonsay.it prisca
repubblica ha fatto riaprire il sito gatti bonsay. infatti se clicchi su bonsaykitten.com si apre il sito italiano. Questi giornalisti senza deontologia professionale!!!priscaAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 18 02 2002
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