LinkedIn: uso dei dati per AI, come opporsi

LinkedIn: uso dei dati per AI, come opporsi

Il Garante della privacy ha pubblicato una scheda informativa che spiega come opporsi all'uso dei dati per addestrare i modelli AI da parte di LinkedIn.
LinkedIn: uso dei dati per AI, come opporsi
Il Garante della privacy ha pubblicato una scheda informativa che spiega come opporsi all'uso dei dati per addestrare i modelli AI da parte di LinkedIn.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha ricordato agli utenti che, a partire dal 3 novembre 2025, LinkedIn utilizzerà i dati personali per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale generativa, come annunciato dall’azienda circa un mese fa. L’autorità ha pubblicato una scheda informativa che spiega come esercitare il diritto di opposizione.

Come opporsi al trattamento (utenti e non)

LinkedIn ha comunicato che la base legale per il trattamento dei dati è il legittimo interesse. In realtà, come nel caso di Meta, dovrebbe essere chiesto il consenso esplicito agli utenti. L’azienda californiana, acquisita da Microsoft nel 2016, utilizzerà i dati degli utenti per addestrare i modelli AI. Ciò permetterà di migliorare l’esperienza d’uso del social network e offrire funzionalità avanzate.

L’elenco dei dati è piuttosto lungo:

  • Dati del profilo: nome, foto, posizione lavorativa attuale, esperienza professionale precedente, formazione, località, competenze, certificazioni, licenze, esperienze di volontariato, pubblicazioni, brevetti, conferme di competenze e referenze
  • Dati per l’utilizzo dell’AI generativa: contenuti che gli utenti immettono nelle nostre funzionalità di IA generativa (ad esempio suggerimenti, testo delle ricerche, richieste, domande)
  • Dati relativi alle offerte di lavoro: risposte a domande per la selezione e curriculum che gli utenti aggiungono al proprio account LinkedIn per uso attuale o futuro
  • Dati di gruppo: attività di gruppo e messaggi di gruppo
  • Contenuti: post, articoli, risposte a sondaggi, contributi e commenti
  • Feedback: dati relativi a feedback e miglioramenti, che possono includere richieste di supporto da parte di utenti, reazioni con pollice in su/giù ai suggerimenti generati dall’AI, segnalazioni di problemi relativi ai contenuti di AI generativa o feedback inviato tramite le apposite funzionalità

Non verranno invece utilizzati messaggi privati, credenziali di accesso, dati relativi a metodi di pagamento e carte di credito, dati sulla retribuzione. L’impostazione relativa all’uso dei dati è attiva perché LinkedIn basa il trattamento sul legittimo interesse.

Gli utenti devono quindi esercitare l’opposizione entro il 3 novembre disattivando la suddetta impostazione in questa pagina, dopo aver effettuato il login. LinkedIn potrebbe utilizzare anche i dati dei non utenti, se inseriti dagli utenti. I non utenti possono opporsi al trattamento compilando questo modulo.

Il Garante e le altre autorità europee valuteranno se le modalità scelte da LinkedIn sono conformi al GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati). Verranno in particolare esaminati il corretto funzionamento dei meccanismi di opposizione, la tipologia dei dati personali coinvolti nel trattamento e la sussistenza dei presupposti per l’uso del legittimo interesse come base giuridica.

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Pubblicato il
28 ott 2025
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