Le prossime evoluzioni nell’ambito dell’intelligenza artificiale poggeranno sempre più sulle abilità degli agenti AI. Abbiamo avuto modo di appurarlo anche di recente, partecipando al Google Cloud Summit 2025 di Milano, dove il concetto è stato ripetuto quasi fosse un mantra. A questo proposito, si segnala l’iniziativa presentata oggi da Linux Foundation, che facendo leva su un protocollo aperto e creato proprio da Google, lancia in via ufficiale il progetto Agent2Agent.
Agent2Agent, un protocollo per gli agenti AI
L’obiettivo dichiarato è quello di garantire l’interoperabilità e la sicurezza delle comunicazioni tra i diversi agenti AI, indipendentemente dalla piattaforma su cui operano e da chi li propone. Un’esigenza che si sta manifestando soprattutto nel settore enterprise, guardando con interesse crescente a queste innovazioni, ma al tempo stesso acquisendo consapevolezza dei potenziali rischi insiti nella tecnologia. La migliore descrizione possibile è quella fornita dal repository GitHub di riferimento.
Il protocollo Agent2Agent (A2A) è uno standard aperto progettato per consentire una comunicazione e una collaborazione fluide tra agenti di intelligenza artificiale. In un mondo in cui gli agenti vengono creati utilizzando framework diversi e da fornitori diversi, A2A fornisce un linguaggio comune, abbattendo i silos e promuovendo l’interoperabilità.
Alla Linux Foundation, organizzazione non profit, è delegata la governance del protocollo. Il direttore esecutivo Jim Zemlin ha sottolineato che questo garantirà neutralità e collaborazione a lungo termine.
Proprio ieri abbiamo citato il progressivo avvicinamento tra Microsoft e il mondo open source, scrivendo del primo incontro di persona tra Bill Gates e Linus Torvalds. Il gruppo di Redmond è tra coloro che sostengono l’iniziativa.
L’elenco completo dei partner coinvolti nel progetto è molto lungo. Oltre alle realtà citate in apertura ci sono anche Accenture, Adobe, Atlassian, Autodesk, AWS, Capgemini, Deloitte, Deutsche Telekom, InfoSys, Oracle, Red Hat, Salesforce, SAP, Siemens, SoftBank e Zoom, solo per citare i nomi più noti.