Linux, la carica degli sviluppatori

Linux, la carica degli sviluppatori

Il contributo maggiore allo sviluppo del kernel open source viene dalla community. Tra le aziende salgono Google e Samsung, mentre il primato è di Red Hat
Il contributo maggiore allo sviluppo del kernel open source viene dalla community. Tra le aziende salgono Google e Samsung, mentre il primato è di Red Hat

Dai responsabili della Linux Foundation, la nuova edizione del rapporto sulle aziende che hanno contribuito maggiormente allo sviluppo del kernel open source. Al primo posto della classifica si è confermata l’azienda statunitense Red Hat – che dalla metà degli anni 90 produce la distro Red Hat Linux – con un totale di quasi 9.500 modifiche per oltre il 10 per cento dello sviluppo totale del Pinguino .

I numeri di Linux

Dopo Intel (8,8 per cento), Texas Instruments (4,1 per cento) e IBM (3,1 per cento), aziende del calibro di Google e Samsung sono entrate nella speciale top ten del rapporto anche noto come chi scrive Linux (o Linux Kernel Development report), a copertura di circa 92mila modifiche all’OS dalla versione 3.3 rilasciata nel marzo 2012 .

Più di Red Hat, il contributo maggiore all’espansione del kernel proviene dalla comunità formata dai singoli sviluppatori , che ovviamente lavorano in proprio e non appartengono a nessuna azienda in particolare. Si parla di almeno 10mila developer per un totale di 12.500 modifiche alle linee di codice , quasi il 14 per cento del lavoro complessivo di sviluppo.

Nella scorsa edizione del rapporto – aprile 2012 – Google si piazzava all’11esimo posto della classifica (1,5 per cento dei contributi contro il 2,4 per cento attuale), mentre Samsung (ora al 2,6 per cento) era al di fuori dei primi 30. L’azienda di Mountain View ha aumentato il livello complessivo di lavoro su Linux con il passare delle release del suo sistema operativo mobile Android. Senz’altro i due exploit sono parecchio significativi , soprattutto perché testimoniano un costante spostamento dell’attenzione dal deskotp al mobile, e vanno misurati di pari passo alla scomparsa di Microsoft dalla classifica : nel 2012 c’era stato un massiccio contributo di Redmond per garantire la compatibilità dei propri software server con il Pinguino, ma esaurito tale sforzo BigM si è eclissata.

In vista dell’inizio dell’evento LinuxCon a New Orleans, Linux Foundation dichiara di aver registrato un totale di 17 milioni di linee di codice.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 17 set 2013
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