Il piatto forte del keynote che ha aperto la WWDC 2025 è stato la conferma di Liquid Glass. È il nuovo design del software (così lo definisce Apple) che cambierà l’interfaccia di tutti i sistemi operativi della mela morsicata: da iOS a macOS, passando da watchOS, visionOS, tvOS e iPadOS. Uno stile ispirato al vetro, ai suoi effetti di trasparenza e traslucenza, che a qualcuno ha ricordato una vecchia conoscenza: Windows Vista.
OS in stile vetro: da Windows Vista a Liquid Glass
Il gruppo di Cupertino racconta di aver ideato il suo nuovo materiale con l’obiettivo di unire le qualità ottiche del vetro a una fluidità che solo Apple può raggiungere
. A questo proposito è stata fondamentale l’esperienza acquisita proprio con visionOS sul visore Vision Pro, dove le trasparenze sono necessarie per fondere gli elementi digitali con l’ambiente reale che circonda l’utente.
Cosa c’entra, dunque, Windows Vista? Chi segue l’ambito PC da qualche tempo non farà fatica a ricordare il sistema operativo di casa Microsoft. Lanciato a inizio 2007 come successore di XP (e predecessore di W7), non ha certo rappresentato la piattaforma più fortunata della famiglia.
Tra le sue caratteristiche distintive c’era l’interfaccia Aero (acronimo che per esteso si legge Authentic, Energetic, Reflective, Open), basata proprio sugli effetti di trasparenza e traslucenza del vetro. Fu il primo importante restyling per il look di Windows dai tempi della versione 95, mantenuto anche sul successivo Windows 7 (da cui è tratto lo screenshot qui sotto), abbandonato poi con l’arrivo di Windows 8 e il passaggio al design language Metro. Si rivelò ben presto un vezzo estetico pesante da gestire sui computer con risorse hardware limitate e nemico dei laptop, sui quali provocava un consumo eccessivo della batteria.
Con Liquid Glass, Apple non ha copiato Microsoft ispirandosi a Windows Vista, sia chiaro. Il restyling di iOS 26, macOS Tahoe e dei suoi altri sistemi operativi è al passo coi tempi e ha il pregio di uniformare il look di piattaforme destinate a dispositivi molto diversi tra loro, dagli smartphone ai computer.
È però interessante notare come, trascorsi quasi vent’anni, la fonte di ispirazione per il design del software sia la stessa, il vetro e le sue proprietà.