Al WWDC 2025 Apple non ha solo presentato il nuovo macOS. Ha fatto qualcosa di più radicale. Ha cambiato completamente il modo di numerare i suoi sistemi operativi, come si vociferava da settimane. Quello che doveva essere macOS 16 è diventato macOS 26, insieme a iOS 26, iPadOS 26 e tutti gli altri.
Per anni abbiamo seguito una numerazione logica: iOS 18, macOS 15 Sequoia, watchOS 11. Tutto ordinato, tutto prevedibile. Ma Apple ha deciso di rompere con questa tradizione e passare a un sistema basato sull’anno di rilascio. Ora tutto porta il numero 26, che rappresenta il periodo tra settembre 2025 e settembre 2026. Non è una scelta casuale. Apple avrebbe potuto usare 25 per l’anno di lancio, ma ha preferito 26 perché rappresenta meglio il ciclo di vita completo dell’aggiornamento.
macOS Tahoe: più di un semplice cambio di nome
Il nuovo macOS non si chiama solo diversamente, ma porta anche il nome in codice “Tahoe“, tanto per continuare la tradizione californiana. Ma la vera novità è l’interfaccia completamente ridisegnata che Apple ha chiamato “Liquid Glass“. Il nuovo look trasforma completamente l’interfaccia di macOS. Dock, barre degli strumenti, icone delle app, widget: tutto ha ora un aspetto simile al vetro che rende il sistema più moderno e coerente con il resto dell’ecosistema Apple.
Per la prima volta su Mac, gli utenti potranno personalizzare la scrivania con cartelle e icone colorate, proprio come succede su iPhone. Un cambiamento che potrebbe sembrare superficiale ma che in realtà avvicina molto l’esperienza d’uso dei due dispositivi.
Il Mac diventa un telefono (quasi)
Una delle novità più interessanti è l’app Telefono per Mac. Collegando l’iPhone tramite Continuity, sarà possibile gestire chiamate, segreteria, screening delle chiamate e assistenza in attesa direttamente dal computer. Ancora più utile è il supporto per le Attività in diretta: sulla barra dei menu del Mac appariranno aggiornamenti in tempo reale dall’iPhone, come il progresso di una consegna o lo stato di un Uber in arrivo.
Spotlight diventa potentissimo
Apple definisce quello di Spotlight “il più grande aggiornamento di sempre“, e a ragione. Non si limita più a cercare file e app, ora permette di eseguire azioni dirette come prendere una nota, inviare un’email o lanciare una scorciatoia, tutto senza uscire dalla ricerca. La funzione può anche fungere da mini launcher, mostrando tutte le app installate, comprese quelle dell’iPhone tramite mirroring. I risultati sono classificati in base alla rilevanza per l’utente, con possibilità di filtrare ulteriormente.
Particolarmente furbi i tasti rapidi per le azioni: “sm” per “invia messaggio” o “ar” per “aggiungi promemoria” velocizzano molto le operazioni quotidiane.
Apple Intelligence si fa più utile
Le funzioni di intelligenza artificiale in Tahoe puntano sulla praticità. Le traduzioni in tempo reale funzionano nell’app Messaggi sia per i messaggi in arrivo che per quelli in uscita. Durante le chiamate FaceTime, è possibile ottenere didascalie tradotte dal vivo di chi parla, una funzione simile a quella introdotta da Microsoft in Windows 11.
Arrivano anche aggiornamenti per Genmoji, Image Playground e Promemoria, oltre a scorciatoie potenziate che sfruttano l’AI per essere più intuitive.
Finalmente un’app Giochi dedicata
Apple Games rappresenta un’altra novità importante: un’app dedicata per catalogare e lanciare i giochi, scoprire nuovi titoli e sincronizzarsi con gli amici per partite online. Il Game Overlay permette di regolare le impostazioni, chattare e inviare inviti senza uscire dal gioco. Per gli sviluppatori, Apple introduce Metal 4, l’ultima versione della sua API grafica, con MetalFX Frame Interpolation e Denoising per migliorare il frame rate.
Compatibilità e disponibilità
Tahoe sarà disponibile in autunno per tutti i Mac con chip Apple Silicon e alcuni Mac Intel dotati di chip di sicurezza T2. Gli sviluppatori possono già scaricare la beta, mentre quella pubblica arriverà il mese prossimo. Il supporto per i Mac Intel più vecchi viene definitivamente abbandonato, segnando la fine di un’era e l’inizio di quella completamente Apple Silicon.