Il 1 febbraio ha preso il via la Lotteria degli Scontrini, quindi è possibile effettuare gli acquisti, esibendo il codice personale da abbinare allo scontrino. Quest’ultimo non è tuttavia sufficiente per dimostrare il pagamento cashless. Per riscuotere il premio è necessario presentare un documento dal quale risulti l’uso del metodo di pagamento elettronico.
Per incassare il premio serve la prova
Per partecipare alla Lotteria degli Scontrini è necessario ottenere un codice alfanumerico, associato al codice fiscale, che deve essere mostrato all’esercente prima dell’emissione dello scontrino. Questo codice, stampato sullo scontrino, viene trasmesso per via telematica entro fine giornata.
Lo scontrino deve essere conservato come garanzia del prodotto acquistato o per effettuare il cambio merce. Può essere inoltre utilizzato per controllare la corrispondenza con quelli estratti, visibili nell’area pubblica del portale (per il controllo nell’area riservata non è necessario). Nel provvedimento congiunto dell’Agenzia delle Dogane e dell’Agenzia delle Entrate è tuttavia scritto:
Il pagamento dei premi è subordinato alla presentazione, qualora non in possesso dell’Amministrazione, di documentazione che attesta che il pagamento è avvenuto attraverso strumenti di pagamento elettronici, quale estratto di conto corrente o documento analogo o equipollente da cui risulti che l’acquisto è stato effettuato con strumenti di pagamento elettronici.
Ciò significa che lo scontrino non è sufficiente a dimostrare il pagamento cashless. Per “documento analogo” si intende probabilmente la ricevuta rilasciata dal POS. In alcuni casi, l’estratto conto viene inviato per posta ogni tre mesi (ad esempio per alcuni conti correnti Bancoposta), quindi c’è il rischio di superare i 90 giorni entro i quali riscuotere il premio.