Web – Anno 1995. Buona annata per Apple, tranne che per i portatili. I PowerBook 5300 non erano macchine gran che affidabili, rispetto alle altre. E a un certo punto uscì dalle fabbriche persino un migliaio di batterie difettose, in grado addirittura – in condizioni estreme e improbabili, ma non impossibili – di prendere fuoco.
Il controllo qualità si accorse in tempo del problema. Le batterie furono bloccate tutte, no, quasi tutte; una di esse venne effettivamente venduta. Una. Naturalmente non prese mai fuoco; Apple avvisò il mercato dell’accaduto e anche quell’unico apparecchio difettoso venne ritirato e sostituito.
Sono storie di produzione abbastanza ordinarie (perfino al negozio Decathlon che frequento hanno richiamato due modelli di mountain bike per problemi alle pedivelle e Ikea, tempo fa, cambiò la forma di un giocattolo perché i bambini rischiavano di restare soffocati mettendolo in bocca) o almeno dovrebbero esserlo. Invece sulla stampa cosiddetta specializzata successe il finimondo. Articoli strillati in prima pagina, lunghi commentari sull’inefficienza di Apple, previsioni di morte prematura dell’azienda. Un noto mensile uscì con la copertina dedicata al ritratto, di pura fantasia, di un PowerBook in fiamme.
Si dirà che è dialettica normale della stampa di settore nei confronti del settore. Io dico che tutti sono uguali ma qualcuno è più uguale degli altri.
Per esempio parliamo di Dell, che pochissime settimane fa ha richiamato la bellezza di ventisettemila batterie di portatili, per problemi analoghi a quello appena trattato.
La cosa non è successa questa mattina, eppure è quasi una notizia. I più non ne hanno minimamente parlato e, chi lo fatto, si è espresso con un timido trafiletto, poco in vista, rapido rapido. Tutta gente che crede di fare informazione solo perché scrive di informatica.
Si dirà che Dell vende più portatili di Apple. Ammesso che sia vero, non certo in proporzione di uno a ventisettemila.
Se invece c’è bisogno di un rapporto più sbilanciato, non c’è problema: poco tempo fa Compaq ha richiamato addirittura cinquantacinquemila batterie. Praticamente un paese di portatili. Sempre nell’indifferenza pressoché generale dei mezzi di informazione. O tante giustificazioni di ogni tipo, come nel pezzo qui linkato. Ma critiche, o dubbi, zero.
C’è chi chiama questi meccanismi equilibrio nel dare la notizia, informazione obiettiva e altre fregnacce. Si possono anche usare altri termini, come omertà o servilismo.
Di sicuro le batterie dei portatili fanno rumore come quelle dei complessi rock. Ma dipende da chi suona.
P.S.: le batterie dei portatili Apple del 2000 usano un’altra tecnologia e non potrebbero andare a fuoco neanche se glielo comandasse Steve Jobs. Quelle di Compaq e Dell, invece…