Lo hanno notato ormai in tanti: sempre più spesso tra i risultati di ricerca forniti da Google appare una noticina subito sotto il titolo della pagina cercata: “Questo sito potrebbe arrecare danni al tuo computer”; cliccando sul link non si accede direttamente alla pagina ma si passa per un interstitial , una ulteriore pagina di Google che contiene un avviso: “Attenzione – il sito al quale stai per accedere potrebbe contenere software dannoso per il tuo computer!” ( qui un esempio), avvertimento che consiglia di cliccare altrove. Una novità introdotta da qualche tempo per tutelare l’utenza da diverse forme di minaccia informatica e che oggi etichetta più di 8mila pagine .
A raccontarne i motivi è proprio Google che in uno spazio dedicato spiega come questi avvisi appaiano “con i risultati di ricerca che abbiamo identificato come siti che possono installare software maligni sul tuo computer. Desideriamo che i nostri utenti si sentano al sicuro quando fanno ricerche sul web, e lavoriamo continuamente per identificare tali siti dannosi ed aumentare il livello di protezione”. I siti rimangono ricercabili, le pagine non sono rimosse dall’indice di Google , ma viene loro associato quel warning .
In effetti l’avviso non impedisce di raggiungere la pagina ricercata, sebbene di certo ne dia un’immagine di un certo tipo al navigatore che intende va accedervi. E sono proprio le conseguenze di questo genere di intervento da parte di Google a tenere banco tra gli esperti.
Ne parlava già lo scorso agosto un esperto di Security News Pro , secondo cui “l’approccio di Google sembra focalizzarsi su siti che offrono o linkano software malevoli che possano danneggiare un computer. Una rapida analisi dei link ad un paio di aziende note per infilare adware nei propri download non ha prodotto il messaggio di avviso”. Sempre ad agosto, un esperto del Washington Post applaudiva alla novità, pur criticabile per le scarse informazioni offerte sulle modalità con cui viene deciso di inserire il “bollino rosso”.
Le cose cambiano, e ora la quantità di link “segnalati” in questo modo da Google sta aumentando rapidamente, anche grazie alla partnership del colosso di Mountain View con quelli di StopBadware , che svolgono una sorta di controllo a posteriori sulle scelte di inserimento degli avvisi di Google e contribuiscono a rimuovere le pagine di avvertimento quando i siti tornano ad essere disponibili “in sicurezza”.
Sono proprio loro a fornire oggi molte informazioni sull’accordo con Google. Spiegano, ad esempio, che non sono loro ma proprio Google a decidere quali sono i siti da imbollinare : nelle loro FAQ raccontano come sia possibile far rimuovere il bollino quando i problemi di sicurezza sono stati risolti e spiegano che non c’è modo di truccare il giochino , perché Google non inserisce l’avviso dietro segnalazione ma dietro la propria rilevazione dell’esistenza di effettivi problemi di sicurezza (vedi qui ).
Ma quali sono questi problemi? Tra quelli elencati da StopBadware ci sono advertising malevoli ospitati dal sito imbollinato piuttosto che intrusioni nei server che lo ospitano pensate per diffondere malware di ogni genere o, ancora, link a malware , dialer invadenti e via dicendo. Molti, spiegano quelli di StopBadware, sono i gestori di siti che non sanno della pericolosità del proprio spazio web . Il che configura l’azione di Google come una iniziativa educativa e non solo di tutela dell’utente che usa il motore di ricerca.
Tutto questo però non piace a molti, come segnala PC World , che ha intervistato di recente alcuni webmaster i cui siti sono segnalati come “pericolosi”, gente che ritiene di non aver alcun malware installato sui propri computer né di diffondere codici malevoli in alcun modo. Gestori di siti che si ritrovano però in questa particolare blacklist di Google, con danni alla propria immagine potenzialmente molto pesanti . Ne parlano diffusamente quelli di MisterPoll , un sito online da 8 anni e per qualche tempo “imbollinato” per malware da Google, che equiparano l’azione di Google addirittura a quella della polizia nazista.
Secondo MisterPoll ed altri, la richiesta di rimozione dell’avviso richiede almeno una decina di giorni , forse troppi per chi ritiene di essere accusato ingiustamente di scarsa sicurezza. “A me sembra una bella porcata – scrive qualche utente italiano, mentre altri dichiarano : “Comprendo che il mondo è pieno di spyware e compagnia ma questo mi pare un vero e proprio colpo di Stato, alla faccia della libertà di espressione, della neutralità della rete e compagnia bella”. La vedono diversamente in molti come Search Tank , secondo cui “la domanda vera è: cosa accadrà poi? Google rimuovere questi risultati dai propri indici? O calerà la loro visibilità? Non posso parlare per Google, ma mi aspetto che questo sia solo il primo passo in un processo che porti questi risultati a non essere visibili come lo sono oggi”.
“Google – dichiarano più pragmaticamente quelli di una società informatica indiana, Kukars Infotech – è il re di Internet. Così come possono mettere il nostro sito in cima ai risultati di ricerca, allo stesso modo possono umiliarci”. Andrea Cappello di SearchAdvertising Blog ancora a novembre scriveva : “Il fatto che Google impedisca o renda difficile l’accesso ai siti indicizzati seguendo determinate logiche e policy, conferma che la sua neutralità nella rete nell’essere un driver di informazioni, non è tale. Se da una parte limita la libertà di informazione come in Cina, dove è venuto a patti col governo facendo scomparire link a siti censurati dalle autorità; dall’altra si mette a tutela di principi morali ed economici a favore degli utenti (il dialer molto spesso è fonte di reddito a insaputa di chi lo usa) non censurando alcuni siti che non rispondono a determinate linee guida definite da norme anche etiche e morali, ma filtrando l’accesso agli stessi”.
Ne parlava qualche giorno fa anche Malte Ziewitz sul blog dell’ Oxford Internet Institute , mettendo l’accento sulla difficoltà di relazionarsi a Google che, pur operando come una sorta di giudice supremo in casi come quello del malware, di fatto è un’entità privata; dal che è lecito chiedersi in che modo rapportarsi ad essa e indagare su cosa gli utenti si attendono dall’ istituzione Google, che istituzione, appunto, non è. Per il momento l’unico modo per appellarsi contro l’eventuale bollino è riempire un modulo online, su StopBadware.org, dal titolo emblematico: “richiesta di revisione”. E poi incrociare le dita.
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Commesso viaggiatore
Per chi non ne sapesse di informatica teorica, risolvere un problema come il "Commesso Viaggiatore" praticamente rivoluzionerebbe l'informatica moderna.Il "Commesso Viaggiatore" è un problema NP-Completo, una classe di problemi equivalenti tra loro per cui non è stato mai trovato un algoritmo più efficiente della ricerca bruta. Se tale problema venisse risolto con un algoritmo efficiente, diciamo di complessità polinomiale, tantissimi altri problemi diverrebbero di colpo risolvibili.E ce ne sono tanti, e di enorme importanza... la fattorizzazione di grandi numeri (leggi funzionamento di RSA) è un esempio, ma ne ce sono moltissimi altri importanti, come ad esempio Il Vertex Covex, o il Subset Sum.AnonimoRe: Commesso viaggiatore
Semplificando: anziche risolvere il problema in N passi lo si può risolvere in un numero inferiore di passi.Comunque la vera difficoltà secondo me sarà produrre algoritmi quantistici efficienti e set di istruzioni adatte. Infatti disporre di un calcolatore quantistico è poca cosa se non si è poi in grado di programmarlo.AnonimoRe: Commesso viaggiatore
- Scritto da: > Per chi non ne sapesse di informatica teorica,> risolvere un problema come il "Commesso> Viaggiatore" praticamente rivoluzionerebbe> l'informatica> moderna.> > Il "Commesso Viaggiatore" è un problema> NP-Completo, una classe di problemi equivalenti> tra loro per cui non è stato mai trovato un> algoritmo più efficiente della ricerca bruta. Se> tale problema venisse risolto con un algoritmo> efficiente, diciamo di complessità polinomiale,> tantissimi altri problemi diverrebbero di colpo> risolvibili.> > E ce ne sono tanti, e di enorme importanza... la> fattorizzazione di grandi numeri (leggi> funzionamento di RSA) è un esempio, ma ne ce sono> moltissimi altri importanti, come ad esempio Il> Vertex Covex, o il Subset> Sum.Mai risolto perchè per questo come per altri problemi equivalenti non esiste una soluzione diversa dalla ricerca bruta.Caso mai la riceca può essere meno bruta, ossia ottimizzata. Stavo ad esempio pensando, partendo da un punto iniziale, di collegare successivamente il punto più vicino ancora libero, fino ad esaurimento dei punti disponibili; questo comporterebbe partenza prefissata ed arrivo non prefissato, salvo congiunzione con passo finale, e comunque è dimostrabile che non sarebbe l'ottimale anche se spesso molto vicino (dipende da quanto sequenze fuorvianti allontanino da un punto "singolare"). In ogni caso la ricerca del punto più vicino tra quelli ancora liberi sarebbe comunque una ricerca per tentativi, se pur con algoritmo semplicissimo. Sarei in grado di descrivere una polinomiale di grado N passante per gli N punti, ma da qui a dire che individui la sequanza ottimale ce ne passa...Problema non risolto.AnonimoRe: Commesso viaggiatore
> Mai risolto perchè per questo come per altri> problemi equivalenti non esiste una soluzione> diversa dalla ricerca> bruta.> ...> Problema non risolto. marty, tu non pensi quadridimensionalmente!devi utilizzare un elaboratore quantistico e la soluzione...è istantanea!AnonimoRe: Commesso viaggiatore
Dimenticate un piccolo dettaglio.....Ossia la dimensione del problema, cioè dei dati in input, in rapporto alla capacità di elaborazione del calcolatore (che è limitata).Se un calcolatore quantistico riesce a gestire permutazioni su un max di N elementi in parallelo, non potrà mai risolvere un problema NP-Completo in O(1) se la dimensione dell'input supera N.Un'analogia.....La macchina di Touring ha un nastro di lunghezza illimitata (oltre che l'ABS), la memoria di un PC no.Piccoli dettagli che si perdono dalla teoria alla pratica....... miei cari universitari... :)AnonimoRe: Commesso viaggiatore
Per ora la soluzione piu' intelligente e' sempre cercare *una* delle soluzioni piu' vicine al caso ottimo.Infatti il commesso viaggiatore si puo' ridurre al problema di trovare il minimo o massimo assoluto di una funzione (f(x1, x2, ..., xn) con xk la sequenza di nodi ed f la lunghezza del tragitto). Sono problemi che trovi un po' ovunque: fisica, biologia, finanza, etc...quando hai qualsiasi cosa di non integrabile per cui quindi devi usare metodi montecarlo, conoscere massimi e minimi e' utile per fare variance reduction e ottenere dei risultati decenti, oppure anche solo conoscendo questi in certi casi hai risolto il problema (commesso viaggiatore per esempio).Le tecniche ora sono molteplici...simulated annealing, Ising spin o algoritmi genetici (probabilmente altre 100 che non conosco). Abbiamo condotto alcuni esperimenti con questi ultimi per un corso qui e sono estremamente efficenti. Produci un set di soluzioni randomicamente e "coltivale" facendole riprodurre (nel nostro caso necessariamente in modo asessuato) o estinguere. Vai avanti fino a selezionare l'individuo migliore. La soluzione finale non e' sempre quella ottima (il problema resta NP completo dato il non determinismo dell'algoritmo)...in ogni caso e' distante anni luce dalla forza bruta e anzi di un'eleganza e semplicita' non da poco.salutiAnonimoRe: Commesso viaggiatore
> Per chi non ne sapesse di informatica teorica,> risolvere un problema come il "Commesso> Viaggiatore" praticamente rivoluzionerebbe> l'informatica> moderna.Non solo: la nostra intera esistenza.Se ben ricordo dalle lezioni di Informatica Teorica, ogni problema di ottimizzazione con complessita' non polinomiale e' riconducibile al "Commesso viaggiatore". Cioe' trovata una soluzione a un qualsiasi problema NP-completo, si ha quasi gratis la soluzione di ogni altro problema NP-completo.Questo fatto avrebbe discrete applicazioni pratiche, ad esempio potrebbe porre fine della fame nel mondo... :pAnonimoI vantaggi concreti quali sarebbero ?
Vi sembrera' una domanda cretina, visto che a maggior velocita' con parita' di errore % corrisponde una maggiore efficenza.Pero'... io di informatica ho le nozioni di base + qualcosa che ho letto nella wiki e negli articoli qui postati e mi par di capire dall'articolo che il vantaggio non e' solo quello del "processore piu' veloce".Quindi in parole semplici :A parte un sistema piu' veloce, quali altri vantaggi ci sarebbero nel campo informatico ?Parlo di vantaggi nella vita quotidiana per chi oggi si trova alle prese con sistemi diffusi sul mercato.AnonimoRe: I vantaggi concreti quali sarebbero
- Scritto da: > Vi sembrera' una domanda cretina, visto che a> maggior velocita' con parita' di errore %> corrisponde una maggiore> efficenza.> > Pero'... io di informatica ho le nozioni di base> + qualcosa che ho letto nella wiki e negli> articoli qui postati e mi par di capire> dall'articolo che il vantaggio non e' solo quello> del "processore piu'> veloce".> > > Quindi in parole semplici :> > A parte un sistema piu' veloce, quali altri> vantaggi ci sarebbero nel campo informatico> ?> Parlo di vantaggi nella vita quotidiana per chi> oggi si trova alle prese con sistemi diffusi sul> mercato.si prospetta la possibilità di risolvere problemi np completi in tempi polinomiali.http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_della_complessit%C3%A0_computazionalei problemi p sono problemi risolvibili in tempi polinomiali (rispetto alla dimensione dei dati di ingresso) da una macchina di turing deterministica, gli np possono essere verificati da una macchina di turing non deterministica. Gli np completi in particolare, possono essere verificati in tempi molto più veloci rispetto alla loro soluzione, ne consegue che impiegano molte risorse di calcolo o vengono usati spesso in ambiti crittografici (es: la fattorizzazione).Un esempio pratico: prendi la chiave pubblica di tizio, che semplificando (neanche troppo) è un prodotto tra due numeri primi: mentre ti basta quella per codificare un messaggio da mandare a tizio, per decodificare qualsiasi messaggio a lui diretto devi avere la chiave privata. Attualmente fattorizzare numeri di migliaia di cifre è un'impresa impossibile in tempi utili, quindi tizio può stare tranquillo.Ma se venisse un giorno costruito un computer computazionale in grado di trovare in un istante i fattori del numero, tizio si dovrebbe preoccupare!Come riesca il computer computazionale a far questo, non sono riuscito a capirlo (si parla di stati incrociati dove lo 0 è contemporaneamente 1, probabilmente sono cose che si possono capire solo trattandole matematicamente e ogni semplificazione divulgativa è vana), però so che l'obiettivo del calcolo quantistico è questo.avvelenatoRe: I vantaggi concreti quali sarebbero
- Scritto da: avvelenato> > si prospetta la possibilità di risolvere problemi> np completi in tempi> polinomiali.> http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_della_compless> i problemi p sono problemi risolvibili in tempi> polinomiali (rispetto alla dimensione dei dati di> ingresso) da una macchina di turing> deterministica, gli np possono essere verificati> da una macchina di turing non deterministica. Gli> np completi in particolare, possono essere> verificati in tempi molto più veloci rispetto> alla loro soluzione, ne consegue che impiegano> molte risorse di calcolo o vengono usati spesso> in ambiti crittografici (es: la> fattorizzazione).> Un esempio pratico: prendi la chiave pubblica di> tizio, che semplificando (neanche troppo) è un> prodotto tra due numeri primi: mentre ti basta> quella per codificare un messaggio da mandare a> tizio, per decodificare qualsiasi messaggio a lui> diretto devi avere la chiave privata. Attualmente> fattorizzare numeri di migliaia di cifre è> un'impresa impossibile in tempi utili, quindi> tizio può stare> tranquillo.> Ma se venisse un giorno costruito un computer> computazionale in grado di trovare in un istante> i fattori del numero, tizio si dovrebbe> preoccupare!>E' una buona spiegazione, ma la trovo appena abbozzata e un pochino ingiusta.Parlando del fatto che i computer quantistici possono bucare l'attuale crittografia si sparge terrore nelle persone.Diciamo che quando saranno in produzione, l'attuale software di crittografia utilizzato dovrà essere massicciamente sostituito.I veri vantaggi saranno altri.Ad esempio la semplificazione estrema dei dispositivi che rendono possibili le reti informatiche: vale a dire i router.Per le reti complesse, infatti, devono esistere sei sistemi di routing speciali ancora notevolmente assistiti da esseri umani.I router quantistici, potrebbero realmente configurarsi al meglio, anche di quanto possano fare gli esseri umani.E quindi abbattere un costo nelle comunicazioni.Oppure permettere di costruire dispositivi molto più potenti come calcolo.> Come riesca il computer computazionale a far> questo, non sono riuscito a capirlo (si parla di> stati incrociati dove lo 0 è contemporaneamente> 1, probabilmente sono cose che si possono capire> solo trattandole matematicamente e ogni> semplificazione divulgativa è vana), però so che> l'obiettivo del calcolo quantistico è> questo.Un processore quantistico, infatti, è come una moltitudine di macchine di touring in parallelo.Gli attuali elaboratori non sono mai arrivati a superare la macchina di touring.alexmarioRe: I vantaggi concreti quali sarebbero
In realtà non si tratta di calcolo in parallalo, ma di calcolo "istantaneo". I quanti possono assumere qualunque stato possibile compreso tra i valori "0" e "1". Quindi un numero sufficente di quanti è in grado di avere nelle stesso istante tutte le possibili soluzioni, facendo decadere il sistema quantico con un interferenza esterna (leggendo la soluzione in pratica) ottieni il risultato. Il vero problema nella costruzione di computer quantici ad oggi è mantenere isolati i quanti al crescere del loro numero. Fare un qbit è facile, farne 1024 diventa difficilissimo. Qualunque interazione con l'esterno del sistema quantico porta infatti al decadimento e quindi alla lettura di false informazioni. Il problema che si pone in crittografia è che un computer quantistico è in grado di trovare la "chiave" praticamente istantaneamente. Hai voglia a cifrare.AnonimoRe: I vantaggi concreti quali sarebbero
Spero che oltre alla crittografia a qualcuno venga in mente di utilizzare una tale potenza di calcolo per la ricerca di nuove cure per le malattie.Attualmente per alcuni problemi è solo possibile tentare la via del calcolo distribuito, e senza successi eccezionali. Es http://folding.stanford.edu/AnonimoRe: I vantaggi concreti quali sarebbero
I vantaggi? Tantissimi.Tanto per cominciare renderebbe inutile PGP e tutte le sue varianti. E anche TrueCrypt. Niente più crittografia, stop.Poi, la possibilità di eseguire riconoscimento facciale e biometria in tempi ridottissimi, anche partendo da semplici riprese di telecamere di sicurezza. Niente più anonimato.Direi che la tecnologia è davvero interessante. Certo non ci renderà liberi, ma è il prezzo da pagare per il progresso.AnonimoLa verità
La verità è che non esiste un modello funzionale di computer quantistico . Voglio dire , fino ad oggi , gli esperti e gli studiosi che si occupano di questi argomenti , ad ogni nuovo esperimento sul mondo dei quanti dicevano : "ecco , se questa cosa fosse applicata ad un computer quantistico..etc etc" , ma senza la più pallida idea di come un computer quantistico debba funzionare . E' un po come parlare del sesso degli angeli . Quello che a me pare è che alla fine , ed è il caso della D-Wave , si ritroveranno con un computer il cui modello ricalca , seppur con componenti quantistici , supercondotturi e quantaltro , quello di Von Newman che a tutt'oggi , seppur con versioni rivedute e corrette fa sfoggio di se ed assolve egregiamente il suo compito . In ultima analisi credo che per arrivare ad un computer veramente quantistico dovremo sforzarci di più sui modelli di computer quantistico . Ammesso che si possa poi giungere ad un tale modello . Saluti :DAnonimoRe: La verità
- Scritto da: > ... quello di Von> Newman che a tutt'oggi...Ehm.... pignolo, lo so, ma sarebbe "Von Neumann"... :$EpimenideRe: La verità
> Ehm.... pignolo, lo so, ma sarebbe "Von> Neumann"... > :$io ti frego... "von" si scrive con la v minuscola :-)cmq negli altri thread ho visto anche diverse volte Turing scritto come "TOuring"...eh, non c'e' piu' rispetto!...ciaoAnonimoRe: La Decoerenza
:| :| :| :| :| :| :| :|O sei totalmente preda del delirio etilico o sei un maledetto genio (idea) (e quindi non abiti in Italia :$).Spero per te nella seconda! ;)AnonimoRe: La Decoerenza
faccio il fisico.. e in questo periodo lavoro in Olanda... non sono un genio.. si tratta solo di uno spaccato di vita vera... :(AnonimoRe: La Decoerenza
Un fisico fa piacere incontrarlo comunque, ci servirebbe tanto uno registrato e riconoscibile per le domande da un milione di dollari degli sfaticati che vorrebbero risposte su questioni all'apice di una preparazione che richiederebbe anni di studio, solo che le vorrebbero senza studiare sui libroni. Ci vorrebbe un vero bischero per farle, per esempio io.Non e` che potresti formulare un esempio comprensibile ai bischeri di qualcosa che implica uno stato di sovrapposizione quantistica, e non puo` essere spiegato in un altro modo? Senza pretese, ovviamente, pero` e` che non sono mai riuscito a convincermi del tutto che Dio giochi a dadi, ecco... pero` non pretendo che non lo faccia, solo che mi sembra un po' strano e poi rimango nel dubbio.ps.mi sa che mi sono trovato qualcosa da solo qui:http://www.canadaconnects.ca/quantumphysics/10083/*va a pensarci su*-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 15 febbraio 2007 15.44-----------------------------------------------------------alex.tgRe: La Decoerenza
Allora:- spariamo un fotone singolo verso due fessure;- vediamo che si formano frange d'interferenza;- le frange non ci sarebbero se il fotone fosse solo.Quindi:- il fotone passa contemporaneamente dalle due fessure?- no, perche` se tappo uno dei buchi con un rilevatore la figura d'interferenza sparisce....Non si potrebbe dedurre che il fotone si spezza in due quando incontra le fessure? Un po' come un getto d'acqua che passa fra due spazi vuoti in una scogliera? Infatti, se tappo uno degli spazi, le onde che passano da una sola non interferiscono, e in effetti rimane una distribuzione gaussiana dell'impulso attorno a una specie di "punto caldo". No? Certo che continuo a rilevare onde in arrivo anche dalla fessura coperta, ma non passano e quindi non possono interferire con quelle che passano dall'altra parte.E pero` il fotone si comporta come una particella in altri casi? A me viene da pensare un attimo al puntatore del mouse, la freccina: la freccina ha una hot spot, un punto caldo, in cui il click e` effettivo. La coda della freccina fa parte del puntatore, ma il click e` effettivo solo sulla punta. Per il computer, il puntatore e` una particella, un punto adimensionale identificato da due coordinate sullo schermo; per l'occhio, il puntatore e` piu` grosso di un punto.Ma perche` m'impelago in questi ragionamenti??alex.tgRe: La Decoerenza
> pero` e` che non sono mai> riuscito a convincermi del tutto che Dio giochi> a dadi, ecco... "Dio non solo gioca a dadi, ma li ha inventati Lui" ;)cit.AnonimoRe: La Decoerenza
:DDio non dovrebbe giocare a dadi, che poi ci perde interi partrimoni! Dia retta a me, meglio un tresette fra amici...alex.tgRe: La Decoerenza
in natura esistono un sacco di sistemi che servono allo scopo... alcuni sembrano più astratti di altri... il più semplice da immaginare... un elettrone, da solo, ha due stati di spin possibili, su e giu (lo puoi vedere come una trottola che gira in senso orario o antiorario).. detto così sembra una scemenza ma lo puoi verificare in laboratorio (la prima volta è stato fatto 80 anni fa)... ora, immagina di applicare un campo magnetico che oscilla con un'opportuna frequenza (mi sembra di essere il conduttore di ArtAttack: prendete la Torre Eiffel, fatto? spalmatela di colla, fatto?)..in base alla durata del segnale che stai mandando, lo spin dell'elettrone non sarà più diretto nella direzione di partenza (su o giù) ma si sarà invertito... se poi calcoli bene i tempi lo spin sarà sia giu che su.. nel primo caso hai applicato la porta logica NOT, nel secondo caso hai applicato una cosa che non esiste classicamente.. hai creato una sovrapposizione... la cosa interessante è che quando fai una misura otterrai solo su (50%) o solo giu (50%).. in reltà ho barato su un sacco di cose ma non importa...altra cosa interessante.. per create un bit quantistico ti serve "solo" un sistema con due livelli tra cui tu possa indurre transizioni; non hai vincoli di carattere fisico... ecco quindi che ci si è sbizzarriti: polarizzazione dei fotoni, spin degli elettroni (nei quantum dot), stati di carica o di corrente di una giunzione Josephson, spin di atomi manipolati con la risonanza magnetica, livelli energetici in ioni....su http://www.quantiki.org/wiki/index.php/Main_Pagesi trova un sacco di roba a livello fondamentale....AnonimoRe: La Decoerenza
> in natura esistono un sacco di sistemi che> servono allo scopo... alcuni sembrano più> astratti di altri... il più semplice da> immaginare... un elettrone, da solo, ha due stati> di spin possibili, su e giu (lo puoi vedere come> una trottola che gira in senso orario o> antiorario).. detto così sembra una scemenza ma> lo puoi verificare in laboratorio (la prima volta> è stato fatto 80 anni fa)...No no ma io mi fido, specie di chi la sa molto piu` lunga, stai tranquillo non mi sembreranno mai scemenze; fra l'altro non e` ragionevolmente fastidioso immaginare un elettrone come una pallina che gira, si puo` fare, magari non e` proprio cosi` ma se si comporta cosi`, non mi da` fastidio.E` quando mi dicono che la pallina gira in entrambi i sensi contemporaneamente, e in qualsiasi direzione o orientamento senza averne uno preciso, senza che la pallina stessa sappia come sta girando, ecco e` li` che molti, me compreso, si perdono un attimo...> ora, immagina di> applicare un campo magnetico che oscilla con> un'opportuna frequenza (mi sembra di essere il> conduttore di ArtAttack: prendete la Torre> Eiffel, fatto? spalmatela di colla,> fatto?)..:DSorry, non e` colpa tua.> in base alla durata del segnale che stai> mandando, lo spin dell'elettrone non sarà più> diretto nella direzione di partenza (su o giù) ma> si sarà invertito...Alla durata?Io ho questo problema con un driver di tastiera, ne parlavo nel forum "hardware": il tasto PAUSE/BREAK non mi fornisce un codice "up" quando lo rilascio. La tastiera trasmette solo un codice "down" che indica che il tasto e` abbassato, ma nessun codice "up".Ora, alcune tastiere ripetono il codice "down", lo stesso codice, anche quando il tasto e` rilasciato. Quindi potrei pensare di usare una porta NOT per complementare il bit di stato che indica lo stato attuale del tasto. Al primo codice mi va da 0 a 1, al secondo mi va da 1 a 0, e mi sta bene.Mi starebbe bene.Se non fosse che le stupide tastiere ripetono il tasto secondo il key repeat rate, ovvero continuano a mandarmi una serie di codici "down" in rapida successione, nel tentativo di farmi capire che l'utente sta tenendo il tasto abbassato.Il risultato e` che il driver che complementa il bit, al rilascio del tasto dopo un certo periodo di tempo, si ritrova con uno stato del tasto che e` indeterminato.Non e` che l'elettrone fa lo stesso lavoro?Flippa su e giu` come un matto, tanto che alla fine si ottiene una misura che ha il 50% di probabilita` di essere su o giu`?Oh, non la guardare come una specie di sfida, o una presa in giro, e` solo curiosita` la mia... veramente, non vorrei sembrare aggressivo in nessun modo...> su> http://www.quantiki.org/wiki/index.php/Main_Page> > si trova un sacco di roba a livello> fondamentale....Grazie! :)ps.se non rispondi non me la prendo affatto, anzi ti ringrazio del tempo dedicato a interpretare i miei deliri, e chiedo scusa.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 15 febbraio 2007 16.20-----------------------------------------------------------alex.tgRe: La Decoerenza
> ps.> se non rispondi non me la prendo affatto, anzi ti> ringrazio del tempo dedicato a interpretare i> miei deliri, e chiedo> scusa.Alex qualsiasi cosa sia quella che fumi, evidentemente la fumo anche io e funziona!!!!:)Complimenti vivissimi anche al PhisicAttack.SladekRe: La Decoerenza
scusa il ritardo, ogni tanto lavoro... oggi è una di quelle giornate in cui avrei talmente tante cose da fare che alla fine decido di non fare niente così non faccio torto a nessuno....> > E` quando mi dicono che la pallina gira in> entrambi i sensi contemporaneamente, e in> qualsiasi direzione o orientamento senza averne> uno preciso, senza che la pallina stessa sappia> come sta girando, ecco e` li` che molti, me> compreso, si perdono un> attimo...ehm... la questione è delicata... lo spin dell'elettrone punta in una direzione... il fatto è che questa direzione può corrispondere a una sovrapposizione di stati > > in base alla durata del segnale che stai> > mandando, lo spin dell'elettrone non sarà più> > diretto nella direzione di partenza (su o giù)> ma> > si sarà invertito...> > Alla durata?> sì.. mettiamol così, è come se stessi ruotando una manopola.. se la giri per un secondo farà (diciamo) mezzo giro.. in due secondi le farai fare un giro intero...> Non e` che l'elettrone fa lo stesso lavoro?> Flippa su e giu` come un matto, tanto che alla> fine si ottiene una misura che ha il 50% di> probabilita` di essere su o> giu`?> > Oh, non la guardare come una specie di sfida, o> una presa in giro, e` solo curiosita` la mia...> veramente, non vorrei sembrare aggressivo in> nessun> modo...no.. non c'entra il fatto che flippa come un matto.. vedi risposta sopra...> > su> > http://www.quantiki.org/wiki/index.php/Main_Page> > > > si trova un sacco di roba a livello> > fondamentale....> > Grazie! :)> > ps.> se non rispondi non me la prendo affatto, anzi ti> ringrazio del tempo dedicato a interpretare i> miei deliri, e chiedo> scusa.> non ti preoccupare..AnonimoUn problema relativamente semplice?
Il problema del commesso viaggiatore è un problema NP completo, altro che "relativamente semplice"."Nella Teoria della Complessità i problemi NP-completi sono i più difficili problemi in NP[..]"http://it.wikipedia.org/wiki/NP-CompletoAnonimoRe: Un problema relativamente semplice?
- Scritto da: > Il problema del commesso viaggiatore è un> problema NP completo, altro che "relativamente> semplice".> > "Nella Teoria della Complessità i problemi> NP-completi sono i più difficili problemi in> NP[..]"> > > http://it.wikipedia.org/wiki/NP-Completo> http://it.wikipedia.org/wiki/Problema_knapsackfaccio così: peso e utilità su excel, ordino su utilità/peso(decrescente) e peso (crescente), poi inserisco nel sacco i dati ordinati fino a raggiungere il peso max (saltando quelli che non entrano)questo è relativamente semplice, no?AnonimoMa come scrivi Pasquinelli?
"Questo ovviamente porterebbe a risultati praticamente casuali per i calcoli": volevi dire "impredicibili"?"Possiamo dire che D-Wave ha vinto la scommessa? Non è chiaro, ma di sicuro HANNO avuto molto coraggio": "HANNO" chi? il soggetto, D-Wave, era singolare, nella frase precedente."il 13 Febbraio scorso": i nomi dei mesi si scrivono in minuscolo http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Bar/Maiuscolehttp://forum.accademiadellacrusca.it/forum_8/interventi/3428.shtml"elaboratore superconduttore": cos'è, un pc con il case altamente non isolato? Volevi dire "elaboratore A superconduttori"?;)AnonimoX favore, chiamatelo TURING
Già morì suicida a causa delle voci sulla sua omosessualità, per favore non storpiatene il nome.TURING, si chiamava. ALAN TURING.il touring club lasciamolo fuori da qua.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 15 feb 2007Ti potrebbe interessare