Mannaia Apple sul servizio iTunes

Mannaia Apple sul servizio iTunes

L'azienda non tollera che ci si serva del suo sistema di distribuzione legale di musica a pagamento per diffondere brani in modo non controllato. Il P2P è un avvoltoio?
L'azienda non tollera che ci si serva del suo sistema di distribuzione legale di musica a pagamento per diffondere brani in modo non controllato. Il P2P è un avvoltoio?


Cupertino (USA) – Gli utenti del servizio iTunes di Apple non potranno più condividere su internet i brani musicali che hanno scaricato, pagandoli, dal sistema di distribuzione messo a punto dall’azienda.

Reagendo ad un fenomeno in veloce crescita , Apple ha rilasciato una nuova versione del software necessario all’uso del sistema, iTunes 4.0.1., che dovrebbe impedire la condivisione dei file al di fuori di una rete locale.

“Il nuovo update – ha dichiarato Apple in una nota – limita lo sharing musicale Rendezvous al suo uso previsto, cioè alle reti locali, e disabilita la condivisione via internet”.

“Rendezvous – ha spiegato la mamma della Mela – è stata utilizzata da alcuni in un modo che ci ha sorpreso e deluso. Noi lo abbiamo studiato per consentire ad amici e familiari di ascoltare in streaming, senza copiarla, la musica in casa o in una piccola rete, e ciò avviene senza problemi. Ma qualcuno ne abusa per condividere in streaming la musica su internet con persone che nemmeno conoscono”.

Come noto, sono già diversi i programmi e i sistemi che consentono di conoscere i file messi a disposizione dagli utenti iTunes compiacenti e di accedervi in un modo, appunto, non previsto da Apple e probabilmente mal tollerato dall’industria discografica con cui l’azienda ha stretto l’accordo di distribuzione.

La nuova versione di iTunes viene inoltrata agli utenti che hanno attivato l’update automatico sebbene sul sito di Apple, mentre scriviamo, ancora non sia apparsa la “patch” necessaria, che appare come l’unica novità della release.

“La musica acquistata dall’iTunes Music Store – conclude Apple nella sua nota – può essere ascoltata su un massimo di tre computer Macintosh”.

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Pubblicato il
29 mag 2003
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