Meta blocca la legge che protegge i minori online

Meta blocca la legge che protegge i minori online

Grazie all'attività di lobbying costa circa 19 milioni di dollari, Meta ha bloccato l'approvazione definitiva della legge che protegge i minori online.
Meta blocca la legge che protegge i minori online
Grazie all'attività di lobbying costa circa 19 milioni di dollari, Meta ha bloccato l'approvazione definitiva della legge che protegge i minori online.

Meta ha raggiunto l’obiettivo. Grazie ad una lunga attività di lobbying, l’azienda di Menlo Park ha bloccato l’approvazione del Kids Online Safet Act da parte della Camera dei Rappresentanti. La proposta di legge, introdotta oltre due anni fa per proteggere i minori online, dovrebbe essere esaminata dal nuovo Congresso a maggioranza repubblicana. Mark Zuckerberg potrebbe contare sull’appoggio di Donald Trump.

Simile al Digital Services Act in Europa

La prima versione era stata presentata all’inizio del 2022. Il Kids Online Safety Act impone alle piattaforme online di introdurre misure (inclusa la verifica dell’età) per proteggere i minori da specifici contenuti che possono avere conseguenze negative per la salute fisica e mentale. È quindi simile al Digital Services Act in Europa. La proposta di legge era stata introdotta dopo le rivelazioni di Frances Haugen, ex Product Manager di Facebook.

In base ai documenti ufficiali, Meta ha assunto un team di 14 lobbisti, molti dei quali erano collaboratori di politici repubblicani. L’azienda di Menlo Park ha ricevuto anche l’aiuto da NetChoice, un’organizzazione che sostiene la libertà di espressione. Per questa attività di lobbying avrebbe speso circa 19 milioni di dollari nel 2024.

La prima versione non è mai arrivata in aula al Senato. La seconda versione, denominata Kids Online Safety and Privacy Act, combina la proposta originaria con il Children and Teens’ Online Privacy Protection Act (noto anche come COPPA 2.0). È stata approvata dal Senato a fine luglio 2024, ma non ha mai raggiunto l’aula della Camera dei Rappresentanti.

Il testo è stato modificato più volte per evitare le critiche. I principali oppositori affermano che possa essere violata la libertà di parola sancita dal Primo Emendamento della Costituzione. La proposta di legge dovrebbe essere esaminata dal nuovo Congresso a maggioranza repubblicana. Meta ha donato un milione di dollari a Trump, quindi spera di ricevere qualcosa in cambio.

Fonte: Politico
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Pubblicato il
30 dic 2024
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