Durante la sua testimonianza davanti alla Sottocommissione sul crimine e il terrorismo del Senato degli Stati Uniti, Sarah Wynn-Williams ha svelato i legami tra Meta e il Partito Comunista Cinese. Secondo l’ex dipendente e autrice del libro Careless People, l’azienda di Menlo Park ha permesso alla Cina di accedere ai dati degli utenti statunitensi.
Meta ha collaborato con il governo cinese?
In seguito alla pubblicazione, Meta ha ottenuto il divieto per Sarah Wynn-Williams di non parlare negativamente dell’azienda e di promuovere il libro (non è servito a nulla perché è tra i più venduti). L’ex responsabile della Global Public Policy ha svelato alcuni “segreti” sulla relazione tra l’azienda californiana e il Partito Comunista Cinese.
Meta avrebbe collaborato con il governo cinese per realizzare un tool che consente di censurare i contenuti su Facebook e disattivare completamente il servizio in alcune regioni della Cina e in alcune date, come l’anniversario del massacro di Piazza Tienanmen. Secondo l’ex dipendente (PDF), l’azienda di Menlo Park ha eliminato l’account di un dissidente su richiesta di Pechino.
Sarah Wynn-Williams ha inoltre dichiarato che sono stati forniti gli strumenti per accedere ai dati degli utenti statunitensi. Meta avrebbe anche aiutato la Cina nello sviluppo di modelli AI per uso militare, basati sul modello Llama.
Un portavoce di Meta ha dichiarato:
La testimonianza di Sarah Wynn-Williams è lontana dalla realtà e piena di false affermazioni. Mentre lo stesso Mark Zuckerberg ha pubblicamente dichiarato il nostro interesse ad offrire i nostri servizi in Cina e i dettagli sono stati ampiamente divulgati a partire da oltre un decennio fa, il fatto è questo: oggi non operiamo i nostri servizi in Cina.
L’ex dipendente afferma di avere documenti che dimostrano la presenza di Facebook in Cina dal 2014.