Metti una sera a cena e un codice a barre

Metti una sera a cena e un codice a barre

Codici a barre, codici a barre! Monodimensionali, bidimensionali, tutti molto sociali! Ecco la trovata dell'estate 2008 in tempo per l'estate 2009: una maglietta con la URL sulla spalla
Codici a barre, codici a barre! Monodimensionali, bidimensionali, tutti molto sociali! Ecco la trovata dell'estate 2008 in tempo per l'estate 2009: una maglietta con la URL sulla spalla

Interno, notte. Lei è mollemente adagiata su un trespolo di fronte al bancone di un bar. Lui la guarda, la scruta, l’osserva: decide che è la donna della sua vita. Vorrebbe conoscerla, provare ad attaccare bottone: ma come fare per evitare di sembrare l’ultimo playboy in disarmo della riviera romagnola ? Meglio dare un’occhiata al suo profilo su MySpace per scoprire qual è il suo gruppo preferito. Per fortuna lei indossa W-41 .

Immagine tratta dal sito del produttore W-41 W-41 : è questa la sigla chiave del tacchinamento autunno-inverno. È anche il nome dell’azienda olandese che ha lanciato una nuova linea di t-shirt e felpe con impresso il marchio indelebile del codice a barre . Non quello tanto 1.0 che si vede sulle confezioni delle merendine, ma quello molto più 2.0 che è – manco a farlo apposta – bidimensionale. Se lo usano tutti, per prendere l’ aereo o sorbirsi la pubblicità extra , perché non sfruttarlo pure per fare amicizia?

Si va sul sito, si ordina una maglietta e ci si fa stampare sulla schiena un curioso logo circolare: racchiusi tra segmenti e punti bicolori si possono decodificare foto, piccoli testi o – come in questo caso – indirizzi web . Non bisogna fare altro che uscire indossando la blusa giusta: chiunque si incontri per strada e riconosca il simbolo sulla spalla potrà tramutarsi in un nuovo contatto per il proprio social network.

Chi fosse interessato a scoprire qualcosa di più su chi indossa la t-shirt con la URL tatuata sulle terga non dovrà far altro che scaricarsi (in anticipo, si intende) il software giusto dal sito del produttore: si punta la fotocamera del proprio telefonino , si clicca e si naviga. Se lei è vegana e tu un convinto sostenitore della porchetta libera sarà meglio scoprilo in anticipo, prima di finire a mangiare macrobiotico per il resto della vita.

Che la cosa funzioni pare scontato, visto che di tecnologia super-sperimentata si tratta. Che la cosa piaccia è letteralmente un altro paio di maniche. Vero è che gli smartphone moderni sono talmente eclettici, e le fotocamere che montano talmente potenti, che tanto vale sperimentare per trovare (prima o poi) qualcosa di utile da farci: per questo i codici a barre ultimamente fanno furore in mille varianti diverse , sono un espediente semplice da usare e di sicuro effetto.

Ma vuoi mettere andare in vacanza in Nepal con il proprio profilo Facebook stampato sulla maglietta? Oppure andare in discoteca in Spagna con la possibilità di ricevere seduta stante mezze dozzine di email da altrettanti aspiranti amori estivi? Ma anche solo andare a comprare un pacco di bicarbonato in drogheria e conoscere lì l’amore della propria vita, tra il banco dei surgelati e quello dei detersivi . Se sono rose, fioriranno, in ogni caso, gli utenti navigheranno e pagheranno. E tutti vissero felici e contenti.

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Pubblicato il
28 ott 2008
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