Un utente ha perso 30 anni di foto e documenti di lavoro dopo che Microsoft ha bloccato il suo account senza preavviso. La sua storia, raccontata su Reddit, ha fatto il giro del web. La vicenda mostra quanto sia pericoloso affidarsi completamente ai servizi cloud, soprattutto con Windows 11 che ormai cripta automaticamente tutto e lega le chiavi di decrittazione all’account Microsoft.
Utente perde 30 anni di dati perché Microsoft blocca l’account
L’utente, che si fa chiamare deus03690 su Reddit, stava raggruppando i dati di diversi hard disk prima di spostarli. Aveva caricato tutto su OneDrive: foto insostituibili e documenti di lavoro accumulati in trent’anni. L’intenzione era caricare tutto sul cloud, poi trasferire i file su un nuovo disco una volta sistemato. Microsoft però ha deciso diversamente.
Ha sospeso l’account senza spiegazioni e senza alcun preavviso. L’utente ha compilato il modulo di conformità 18 volte, ricevendo sempre risposte automatiche che non portano da nessuna parte. “Nessun contatto umano. Nessun aiuto vero. Solo email preconfezionate e silenzio“, ha scritto frustrato su Reddit.
La situazione è ancora più grave perché Windows 11 attiva automaticamente la crittografia BitLocker sulla versione 24H2. Molti utenti non sanno nemmeno che i loro file sono criptati. Le chiavi di decrittazione vengono salvate automaticamente sull’account Microsoft.
Ciò vuol dire che si perde l’accesso all’account, si perde anche l’accesso ai propri file. Tutto quello che si ha sul computer diventa inaccessibile per sempre. Microsoft lo dice chiaramente nei suoi termini di servizio: se l’account viene chiuso, i dati vengono cancellati o dissociati dall’utente. “Dovresti avere un piano di backup regolare perché Microsoft non sarà in grado di recuperare i tuoi contenuti o dati una volta che l’account è chiuso“.
L’account Microsoft obbligatorio
Windows 11 spinge sempre più verso l’uso obbligatorio dell’account Microsoft. Durante l’installazione è praticamente impossibile evitarlo, e Microsoft continua a bloccare i metodi per aggirare questo requisito.
L’azienda pubblicizza i vantaggi: accesso unificato tra dispositivi e servizi, sincronizzazione di file e impostazioni. Ma non dice quanto sia rischioso mettere tutto nelle mani di un singolo account che può essere bloccato in qualsiasi momento.
La guida ufficiale di Microsoft è lapidaria: “Se hai provato ad accedere al tuo account e hai ricevuto un messaggio che è stato bloccato, è perché l’attività associata al tuo account potrebbe violare i nostri Termini di utilizzo“. Potrebbe violare. Nemmeno la certezza che su abbia fatto qualcosa di sbagliato.
Perché serve un backup locale se si usa Windows 11
Il problema non è nuovo. A maggio erano già emerse segnalazioni di utenti che avevano perso i loro dati a causa della perdita delle chiavi BitLocker. Ma questo caso mostra quanto la situazione sia peggiorata. LibreOffice ha recentemente criticato l’eccessiva dipendenza di Windows 11 dai servizi cloud, definendola uno dei “costi reali” nascosti del sistema operativo Microsoft.
Quando il computer cripta automaticamente tutto e lega le chiavi a un servizio esterno che può essere revocato senza spiegazioni, non si sta più usando il proprio computer. Si sta affittando l’accesso ai propri stessi file. E allora, l’unica soluzione è tenere sempre backup locali dei file importanti. Hard disk esterni, SSD, sistemi NAS, qualsiasi cosa che non dipenda da account esterni che possono sparire da un giorno all’altro.