Microsoft blocca l'espansione del suo YouTube

Microsoft blocca l'espansione del suo YouTube

La sperimentazione di Soapbox è giunta al limite: il big di Redmond intende studiare più a fondo il problema della violazione del diritto d'autore, con cui già si scontrano i servizi concorrenti
La sperimentazione di Soapbox è giunta al limite: il big di Redmond intende studiare più a fondo il problema della violazione del diritto d'autore, con cui già si scontrano i servizi concorrenti

Doveva essere la risposta Microsoft a Youtube e fin dal suo primo apparire, nel settembre dell’anno scorso, aveva suscitato molti consensi. Eppure ora il servizio Soapbox di MSN non accetta più nuovi utenti .

Come si può verificare già dalla sua home page , Soapbox non è più accessibile ad utenti che non siano già registrati. Per questi, inoltre, è necessario il login prima di poter visualizzare i video che contiene la piattaforma MSN, video la cui diffusione viene quindi di fatto circoscritta ai soli utenti registrati.

Non è una novità casuale. Come raccontano le cronache, Microsoft pensa ad uno stop di due mesi sulle nuove iscrizioni e la ragione è la necessità che Soapbox garantisca il rispetto del diritto d’autore .

Come già accaduto altre volte nella storia di Microsoft, l’azienda è tra tutti i grandi player del settore quella che più punta a tutelare i detentori dei diritti : impegnato da sempre sul fronte dell’antipirateria, il big di Redmond intende evitare qualsiasi sconfinamento che possa danneggiare il messaggio di legalità che tenta di far passare da anni.

Microsoft, che di recente ha attaccato Google accusando la rivale di non garantire il rispetto del diritto d’autore, in questi due mesi metterà a punto nuove strategie e tecnologie che impediscano l’upload in Soapbox di contenuti non autorizzati.

La decisione va probabilmente collegata anche alle mosse di Rupert Murdoch , che sta costruendo con la propria News Corporation e NBC Universal un nuovo servizio video, che si avvarrà della collaborazione di Yahoo, AOL e della stessa Microsoft. Una correlazione tra le due cose è stata tuttavia esclusa dall’azienda.

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Pubblicato il 26 mar 2007
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