Microsoft e Dropbox, accordo tra le nuvole

Microsoft e Dropbox, accordo tra le nuvole

A sorpresa le due aziende annunciano una partnership onnicomprensiva. Che garantirà agli utenti di Office l'accesso al cloud storage di Dropbox e viceversa
A sorpresa le due aziende annunciano una partnership onnicomprensiva. Che garantirà agli utenti di Office l'accesso al cloud storage di Dropbox e viceversa

Dropbox, Microsoft e la partnership che non ti aspetti: il servizio di cloud storage e la corporation del software (anzi “cloud e mobile”) hanno annunciato una collaborazione a tutto tondo, un accordo che in seguito ai dovuti aggiornamenti permetterà agli utenti delle due aziende di integrare il lavoro e la condivisione di documenti e dati tra le due piattaforme.

La partnership “strategica” tra Microsoft e Dropbox prevede che glu utenti possano modificare i file di documenti Office direttamente all’interno della app mobile del servizio di cloud storage, con la sincronizzazione tra client e server remoti così da garantire il salvataggio delle modifiche e la continuazione del lavoro passando da mobile a PC desktop e viceversa. Dal punto di vista dell’utenza Microsoft, invece, ci sarà la possibilità di accedere ai documenti salvati in Dropbox direttamente dagli applicativi Office con tanto di salvataggio delle modifiche e sincronizzazione tra dispositivi. Garantita anche la condivisione di documenti Dropbox tra utenti Office tramite l’invio di link.

Nelle prossime settimane verranno rilasciati gli aggiornamenti per le app Office e Dropbox su iOS e Android, e nel caso dell’azienda di cloud storage si parla anche dell’arrivo (nei prossimi mesi) di un client nativo per piattaforme Windows non-x86 (Windows Phone e Windows RT).

Per quanto riguarda gli utenti abbonati al servizio Internet-dipendente di Office 365, infine, l’integrazione tra le due piattaforme arriverà nel corso della prima parte del 2015 e richiederà la sottoscrizione di una licenza a pagamento.

Microsoft spiega le motivazioni della partnership parlando di un incremento della “scelta” per gli utenti di lavorare sui documenti Office in mobilità, sul cloud e tra dispositivi diversi, mentre Dropbox si basa sulla forza dei numeri e sul fatto che sul suo servizio di cloud storage sono già presenti ben 35 miliardi di documenti tra composizioni testuali, fogli di calcolo e presentazioni. Certo appare strano che Redmond, che ha in casa il servizio concorrente Onedrive che garantisce già spazio illimitato agli utenti Office 365, abbia deciso di accordarsi con Dropbox per replicare un’offerta già disponibile sui propri sistemi. Il nuovo corso di Nadella, il nuovo CEO, è però fatto anche di queste aperture: motivo per il quale garantire la scelta e l’interoperabilità è visto come una qualità desiderabile, e un vantaggio competitivo, invece che un’indebita concorrenza.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
5 nov 2014
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