Microsoft Edge sta migliorando qualcosa che non ha niente a che fare con l’AI, stavolta. Solo una semplice e sacrosanta funzione di compilazione automatica che finalmente si comporta come dovrebbe. Quando si compila un modulo con il proprio indirizzo, il browser ora domanderà se si vogliono salvare quei dati per il futuro.
Compilazione automatica su Edge, Microsoft smette di salvare indirizzi a caso
Fino ad ora, Edge aveva l’abitudine di salvare tutto quello che gli capitava sotto mano, indirizzi temporanei, indirizzi di amici, ecc. Il risultato era un database di indirizzi che sembrava l’elenco telefonico, pieno di voci inutili che apparivano ogni volta che si provava a compilare un campo. Microsoft chiama questo fenomeno “voci indesiderate“.
Ora però prima di salvare un indirizzo, chiede se si è d’accordo. Così i dati vengono salvati intenzionalmente dagli utenti
, come dice Microsoft nel suo annuncio ufficiale, e non per un capriccio algoritmico.
La migrazione a WebUI 2
Ma c’è dell’altro oltre alla compilazione automatica. Microsoft sta continuando la sua migrazione a WebUI 2, una sorta di lifting interno al browser che promette prestazioni migliori senza che si debba fare nulla. Il visualizzatore PDF di Edge sarà il prossimo a ricevere questo trattamento, secondo una voce apparsa sulla Roadmap di Microsoft 365.
Microsoft sostiene che le parti di Edge già migrate a WebUI 2 caricano il 40% più velocemente. Non male per un aggiornamento di cui probabilmente nessuno si accorgerà consciamente, ma che tutti apprezzeranno comunque.
L’implementazione graduale
La funzione di compilazione automatica migliorata sarà distribuita gradualmente, con quella strategia che l’azienda ama tanto e che gli utenti odiano. Se si vuole provare la versione Beta di Edge 142 e sperare che la compilazione automatica aggiornata si degni di apparire anche sul proprio computer, si può scaricare dal sito Microsoft Edge Insider. Poi incrociare le dita.
Almeno Microsoft sta lavorando a miglioramenti concreti e utili, invece di infilare l’AI in ogni angolo dell’interfaccia. È un sollievo vedere che qualcuno nell’azienda si è ricordato che a volte le persone vogliono semplicemente un browser che funzioni bene, punto.