Anche per Microsoft è tempo di comunicare le performance finanziarie alla fine del trimestre fiscale, trimestre che nel caso di Redmond coincide con la fine dell’anno fiscale 2013 e quindi con il consuntivo sullo stato del business dei prodotti per PC, tablet, smartphone e tutto quanto.
Il quarto trimestre del 2013, riferisce Microsoft, si è chiuso con un fatturato di 19,90 miliardi di dollari – un incremento del 10 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I profitti ammontano a 4,97 miliardi (59 centesimi ad azione), un aumento significativo che non è più vincolato – come nel 2012 – al pagamento di 6,2 miliardi dovuto all’acquisizione di aQuantive avvenuta nel 2007.
Per quanto riguarda le performance annuali complessive, nel 2013 Microsoft ha incamerato 77,85 miliardi di dollari di entrate con profitti netti di 26,74 miliardi . Positive anche le singole divisioni del business di Redmond, con Windows che cresce in fatturati trimestrali del 6 per cento e porta a casa 4,4 miliardi, il comparto Business (inclusivo di Office) che il quarto trimestre vale 7,2 miliardi (+14 per cento) e la divisione Xbox che a giugno festeggia il 30esimo mese consecutivo in testa alle vendite (hardware e software) nel mercato statunitense, con ricavi per 1,9 miliardi di dollari (+7,5 per cento).
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Cresce anche il flusso di danari provenienti dal comparto Windows Phone , anche se in questo caso Microsoft è costretta ad ammettere che i 222 milioni di dollari del quarto trimestre vanno attribuiti anche (soprattutto) agli accordi di licenza stretti con i vari produttori per la concessione d’uso dei brevetti in suo possesso.
Nel commentare i propri risultati finanziari, Microsoft spiega che il business deve necessariamente a fare fronte al riassestamento verso il basso delle vendite nel mercato dei PC ma nel contempo può giovare di una “forte domanda” per le offerte enterprise e cloud, per servizi come Office 365 (la suite di produttività in affitto telematico), Skype, il network videoludico e di intrattenimento Xbox Live, Outlook.com.
Tutto bene dunque? Forse, anzi no: nel 2013 i conti Microsoft hanno dovuto subire un massiccio colpo da 900 milioni di dollari per le unità invendute di Surface RT , tablet-convertibile ARM equipaggiato con una versione “ridotta” di Windows 8 che è stato rigettato dal mercato.
Le stime parlano di ben 6 milioni di unità Surfarce RT lasciate a marcire in magazzino, un numero che solleva dubbi sulle strategie di Microsoft e conferma quanto la scommessa di portare Windows 8 su CPU ARM – lasciando fuori dalla porta la compatibilità con le applicazioni per PC x86 tradizionali – sia andata molto peggio delle previsioni. Resta infine il mistero su Windows 8, con Microsoft che si limita a includere l’offerta di aggiornamento di Windows Upgrade nel conto dei guadagni ma non fornisce numeri aggiornati sul numero di licenze complessivo vendute agli utenti e (soprattutto) ai produttori OEM. Appuntamento alla prossima puntata?
Alfonso Maruccia