Microsoft: il 97 per cento è spam

Microsoft: il 97 per cento è spam

Stando alla celebre predizione di Bill Gates lo spam sarebbe dovuto sparire per sempre nel giro di poco tempo. Stando agli ultimi dati forniti da Redmond lo spam non sparirà mai dalla rete
Stando alla celebre predizione di Bill Gates lo spam sarebbe dovuto sparire per sempre nel giro di poco tempo. Stando agli ultimi dati forniti da Redmond lo spam non sparirà mai dalla rete

Roma – Nel 2004 Bill Gates vaticinò che lo spam sarebbe divenuto “una cosa del passato” nel giro di due anni. Nel 2009, Microsoft rilascia l’ ultimo rapporto sullo stato della sicurezza sostenendo che la quantità di mail spazzatura circolante in rete rappresenta il 97% delle comunicazioni totali .

La sproporzione tra le parole e i fatti è evidente: i dati messi insieme da Redmond provengono dal monitoraggio dei server del servizio di messaging professionale Exchange e dalle webmail Live Mail/Hotmail. Al contrario di Symantec, che con MessageLabs analizza la situazione da un punto di vista corporate, i servizi Microsoft sono in grado di fornire informazioni utili soprattutto sul mercato consumer.

E gli utenti finiscono puntualmente sommersi dalle mail indesiderate non investendo, dice ancora Symantec, le stesse risorse per combattere il fenomeno o non avendo un interesse primario a farlo. Le conseguenze sono disastrose, perché lo spam messo in circolazione dalle decine di botnet esistenti non distribuisce solo mail ma anche codici malevoli aggiornati.

In particolare il rapporto Microsoft sostiene che uno dei fenomeni più in ascesa nel mondo del cyber-crimine è quello dei rogue software, i finti tool antivirus e antimalware che pretendono di ripulire il PC da infezioni inesistenti. Gli autori di questo genere di malware hanno trovato il modo di sfruttare l’hype immotivato scatenato dalla “attivazione” del worm Conficker il primo di aprile, pubblicizzando le proprie creazioni come la soluzione definitiva ai problemi scatenati dal worm apocalittico.

I rogue software vengono spacciati con una forma di ingegneria sociale sempre più ingegnosa e gradevole alla vista , continua il rapporto Microsoft, ragion per cui non si può che prevedere un ulteriore crescita del fenomeno a discapito dei consigli con cui si invitano gli utenti a rivolgersi solo ed esclusivamente a società di sicurezza degne di fiducia e ben note per il loro operato.

Grazie alle misure di sicurezza integrate in Windows Vista, a ogni modo, anche se la cyber-sicurezza non è proprio al meglio e lo spam scorre indisturbato qualcosa sarebbe comunque migliorato : Microsoft sostiene che da luglio a dicembre 2008, la rimozione delle infezioni avrebbe coinvolto 33,6 PC ogni 1.000 scansionati con la versione originale di XP, mentre nel caso di Vista (SP1) il rapporto scenderebbe a 2,6 sistemi ogni 1.000.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
10 apr 2009
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