Nel 2022 è nato il gruppo Overture Maps Foundation, fondato da Meta, Microsoft, Amazon e la società di mappe TomTom con l’obiettivo di interrompere il dominio di Google Maps ed Apple Maps, consentendo agli sviluppatori di realizzare le loro mappe personalizzate. La missione finale della fondazione, in realtà, è quella di potenziare nuovi prodotti cartografici tramite dataset open source utilizzabili liberamente tra applicazioni e aziende, con il supporto di una community globale sempre attiva. Un intento nobile, ma che fino a oggi non ha visto grandi frutti.
In queste ore, però, la Overture Maps Foundation ha rilasciato il primo set di dati cartografici aperti con ben 59 milioni di punti di interesse.
Microsoft e Meta spingono sulla cartografia libera
I dati raccolti e donati da Meta e Microsoft permetteranno quindi agli sviluppatori di terze parti di realizzare i loro prodotti di mappatura o navigazione per rompere il duopolio Apple-Google. Marc Prioleau, direttore esecutivo di Overture Maps Foundation, ha dichiarato che questo dataset nominato Places “è un passo significativo nella creazione di un set di dati cartografici aperto completo”, poiché fornisce il potenziale per mappare qualsiasi cosa, dalle nuove imprese grandi e piccole ai mercati di strada pop-up situati in qualsiasi parte del mondo.
Prioleau ha continuato affermando che questi dati sono solo l’inizio della nuova era della navigazione. La vera sfida consisterà nel mantenere i dataset aggiornati con il supporto di utenti e sviluppatori. In futuro, invece, la Overture Maps Foundation sfrutterà gli strumenti di Amazon Web Services, Meta, Microsoft e TomTom per espandere il database e includere più luoghi, percorsi e dati di costruzione 3D.
Evitando di pagare per le API di Google Maps ed Apple Maps, gli sviluppatori con questa soluzione potranno distribuire mappe a dispositivi IoT, auto a guida autonoma, app di logistica e strumenti di visualizzazione dei big data. Addio richieste e restrizioni dei colossi della tecnologia: con Overture Maps Foundation il futuro è open source.