Microsoft ha presentato Nokia 130, modello di cellulare ultra-economico (19 euro/25 dollari) che lascia intravedere la strategia dell’azienda per il mercato dei feature phone. Un settore che Redmond non abbandonerà e continuerà a frequentare con il ben noto brand finlandese.
Nokia 130 è una via di mezzo tra i modelli di feature phone Nokia 105 e Nokia 220, manca della capacità di connettersi a Internet, è dotato di una tastiera fisica e in una delle due versioni in cui verrà rilasciato supporta l’uso contemporaneo di due SIM. La funzionalità più “smart” a disposizione dell’utente è la possibilità di fruire di musica e video, in compenso la batteria dura ben 36 giorni con una sola SIM e 26 giorni in dual-SIM.
Il feature phone di Microsoft è indirizzato soprattutto ai mercati emergenti, anche se la corporation qualifica la sua nuova offerta come una soluzione ideale per chi necessitasse, nei mercati più ricchi, di un cellulare di “backup” (da usare assieme o in alternativa a uno smartphone) o non avesse bisogno di uno smartphone completo.
Dopotutto al mondo esiste ancora 1 miliardo di persone che non ha un cellulare, spiega Microsoft , e gli acquirenti di Nokia 130 saranno incuriositi e invogliati a conoscere altri prodotti dell’ecosistema Microsoft.
Un’altra importante conseguenza dell’arrivo del nuovo feature phone è la persistenza del marchio Nokia, un brand che sembrava oramai destinato a sparire sotto la scure dei tagli e che invece è destinato a persistere sul mercato nel lungo periodo.
Alfonso Maruccia
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Stefano Lavori
"Steve Jobs, CEO di Apple all'epoca dei fatti, oltre che lo snodo delle politiche di non assunzione, sarebbe stato la figura da non contrariare."Ma dai ? non aveva un bel carattere...EtypeRe: Stefano Lavori
- Scritto da: Etype> "Steve Jobs, CEO di Apple all'epoca dei fatti,> oltre che lo snodo delle politiche di non> assunzione, sarebbe stato la figura da non> contrariare."> > Ma dai ? non aveva un bel carattere...carogne del genere muoiono sempre troppo tardi....Re: Stefano Lavori
Amen...GiorgioRe: Stefano Lavori
- Scritto da: Etype> "Steve Jobs, CEO di Apple all'epoca dei fatti,> oltre che lo snodo delle politiche di non> assunzione, sarebbe stato la figura da non> contrariare."> > Ma dai ? non aveva un bel carattere...sai che io non ne sento la mancanza? ma zero proprio....Re: Stefano Lavori
Mai avuto nulla di apple,figurati se la sento io....EtypeRe: Stefano Lavori
da piu fonti ho letto che il verio genio era Wozniak alla applejobs era l affarista spietato e senza scrupoli che lo metteva in quel posto a chi poteva, in una intervista Linus Torvals dice che appena atterrato negli stati uniti Jobs lo ando a incontrare per assumerlo, ma Torvalds capi che il vero intento di Jobs non era di dare un lavoro a Torvlads ma stoppare l evoluzione di linuxcapitan farlockRe: Stefano Lavori
- Scritto da: capitan farlock> da piu fonti ho letto che il verio genio era> Wozniak alla> applefisicamente era lui che si occupava di elettronica,è un laureato in informatica ed ingegneria elettrica,Jobs no.> jobs era l affarista spietato e senza scrupoli> che lo metteva in quel posto a chi poteva, in una> intervista Linus Torvals dice che appena> atterrato negli stati uniti Jobs lo ando a> incontrare per assumerlo, ma Torvalds capi che il> vero intento di Jobs non era di dare un lavoro a> Torvlads ma stoppare l evoluzione di> linuxe non hai visto nulla,si vendicò persino contro Wozniak quando questo uscì da apple per fondare una propria impresa,fece pressione sui fornitori tanto da costringere Woz a chiuderla.Se leggi l'ebook "mela marcia" ne vedrai delle belle :DEtypeSenza andare troppo lontani
questi accordi esistono anche in Italia dove aziende anche abbastanza grandi hanno un patto di non belligeranza con altre che hanno bisogno delle stesse professionalità tramite accordi personali (quindi non dimostrabili) tra i diversi proprietari, sempre per tenere bassi gli stipendi.Ma non sempre le storie sono a lieto fine (per le aziende) quando c'è qualcuno che decide unilateralmente di buttare via l'acqua sXXXXX. Qualcuno si chiederà del bambino che c'era dentro ... al bambino ci doveva pensare l'azienda, in fondo è suo figlio no ? C'est la vie! :-oprova123Grazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 11 ago 2014Ti potrebbe interessare