Windows e Stranger Things: ecco le prove del collegamento

Microsoft: l'omaggio di Windows a Stranger Things

Scoperto il nesso tra la misteriosa campagna social di Windows e la terza stagione di Stranger Things, da oggi in streaming su Netflix.
Microsoft: l'omaggio di Windows a Stranger Things
Scoperto il nesso tra la misteriosa campagna social di Windows e la terza stagione di Stranger Things, da oggi in streaming su Netflix.

La nostra previsione si è rivelata azzeccata: il ritorno al passato di Microsoft è legato a Stranger Things. La conferma oggi, con la condivisione di un nuovo post sui profili social di Windows. Lo si può intuire già dal rumore in sottofondo, lo stesso che i protagonisti della serie avvertono quando si manifesta l’arrivo di qualcosa legato alla dimensione del ɐɹdosoʇʇos.

Buon 4 luglio da tutti noi di Redmond!

Microsoft, Windows e Stranger Things

Nessun rilascio per Windows 1.0, dunque, dovremo accontentarci del suo attuale lontano discendente. A scoprire il nesso tra le enigmatiche uscite social del gruppo di Redmond e la terza stagione della serie (appena inserita nel catalogo in streaming di Netflix) è un utente che probabilmente ha trascorso buona parte della notte o della giornata di fronte al televisore, per un’intensa sessione di binge watching, divorando gli otto nuovi episodi. Ha replicando al post con un riferimento preciso. L’episodio è il numero 7, intitolato Il Morso, il minuto 2:22. Cercando di dribblare qualsiasi possibile spoiler, abbiamo verificato e possiamo confermare.

Stranger Things 3, episodio 7: Il Morso

Il fotogramma (qui sopra) è lo stesso che si può osservare nel filmato del computer condiviso da Microsoft nel suo ultimo teaser, con tanto di ruota panoramica e fuochi d’artificio. Se come prova ancora non dovesse bastare, nell’interfaccia di Paint (qui sotto) si legge a chiare lettere il nome del file aperto: HAWKINS.MSP, lo stesso delle cittadina che ospita le avventure di Undici e compagni.

Hawkins e Microsoft Paint

La terza stagione di Stranger Things è ambientata proprio nel 1985, l’anno che ha visto debuttare la versione 1.0 del sistema operativo Windows. Una piattaforma fortemente voluta da Bill Gates in persona, da più parti criticata per il suo far troppo leva sull’utilizzo del mouse, periferica al tempo ancora poco diffusa. L’installazione richiedeva l’impiego di due floppy disk e 192 kB di RAM. Requisiti ben diversi da quelli dell’odierno Windows 10.

Fonte: Twitter
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Pubblicato il 4 lug 2019
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