Microsoft Productivity Score, c'è un passo indietro

Microsoft Productivity Score, c'è un passo indietro

Il Microsoft Productivity Score cambia faccia, trasformandosi in strumento di valutazione di squadra invece che strumento di monitoraggio del lavoratore.
Microsoft Productivity Score, c'è un passo indietro
Il Microsoft Productivity Score cambia faccia, trasformandosi in strumento di valutazione di squadra invece che strumento di monitoraggio del lavoratore.

Con il progressivo spostarsi in remoto del lavoro – in gran parte in ottemperanza alle misure di restrizione per il contenimento dei contagi in tutto il mondo, ma in larga parte anche per un’evoluzione dell’idea stessa di lavoro che in questa fase va radicalizzandosi – è emersa l’esigenza di monitorare, misurare e valutare le performance dei singoli attraverso strumenti e algoritmi che possano sopperire alla mancata compresenza dei lavoratori nel medesimo luogo fisico.

L’idea di un rapporto fiduciario è qualcosa che può funzionare solo in certe situazioni ed in talune circostanze, evidentemente, e da qui è nata l’idea del Microsoft Productivity Score che, misurando le modalità di lavoro dei singoli sulla suite Microsoft 365, sanno misurarne parametri utili a comprendere quantità e qualità del lavoro portati avanti.

Microsoft Productivity Score

Tuttavia questa idea ha immediatamente sollevato gli strali di quanti, alla luce di un occhio sempre acceso sulle attività del singolo lavoratore, hanno ravvisato nello strumento più un metodo di invadente sorveglianza che non una leva per ottimizzare le performance. Una settimana di riflessioni e poi da Redmond è giunto un parziale passo indietro: il Microsoft Productivity Score rimarrà, ma sarà uno strumento di valutazione collettiva invece che un tool di sorveglianza individuale.

Due le modifiche previste rispetto all’impianto originale:

  1. il nome del singolo lavoratore scompare e nessuno, all’interno dell’azienda, potrà ricostruire la valutazione dei singoli;
  2. trasformare la valutazione in punteggio per la squadra, invece che per il singolo, chiarirà lo scopo reale di questo punteggio, finalizzato principalmente a comprendere come e se l’organizzazione “distribuita” funzioni o se ci siano dei correttivi da apportare.

Tutti i dettagli sul Microsoft Productivity Score sono spiegati su apposita pagina a disposizione degli IT Admin che intendono farne uso per massimizzare le capacità di attingere alle risorse cloud che l’azienda mette a disposizione della propria forza lavoro, ovunque sia, comunque operi.

Fonte: Microsoft
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Pubblicato il
2 dic 2020
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