Microsoft scommette sul turismo fotografico

Microsoft scommette sul turismo fotografico

Il progetto Photosynth verrà integrato in Live.com e permetterà di trasformare una collezione di foto digitali in un complesso modello 3D interamente esplorabile
Il progetto Photosynth verrà integrato in Live.com e permetterà di trasformare una collezione di foto digitali in un complesso modello 3D interamente esplorabile

Redmond (USA) – I ricercatori di Microsoft Live Labs stanno lavorando ad un software per il cosiddetto turismo digitale : l’esplorazione di panorami e paesaggi attraverso il monitor di un computer. Il programma si chiama Photosynth e serve per aggregare più foto di uno stesso soggetto, geografico o architettonico, e disporle congruamente all’interno di un modello tridimensionale.

In pratica, spiega lo sviluppatore Richard Szeliski, “abbiamo creato un sistema per esplorare in modo interattivo una grande quantità di immagini bidimensionali, disposte in maniera automatica all’interno di un modello tridimensionale”. Ciascuna foto utilizzata nel processo di rendering diventa così un punto di vista unico che arricchisce il modello 3D, esplorabile ed interattivo, di dettagli e profondità. Non è ancora noto se Photosynth verrà eventualmente integrato all’interno di Virtual Earth , l’applicazione di Microsoft per l’esplorazione satellitare del nostro pianeta.

Per il momento, l’interfaccia di Photosynth permette di navigare contemporaneamente sulla zona topografica desiderata ed attraverso la collezione di foto. Gli utenti, secondo Szeliski, avranno tutti gli strumenti a disposizione per creare modelli personalizzati in modo semplice ed intuitivo. Il collocamento automatico delle immagini può infatti essere modificato, avvalendosi della contestualizzazione geografica di ogni elemento utilizzato, a seconda della latitudine e della longitudine degli oggetti ritratti nella foto.

I concetti alla base di Photosynth sono spiegati in una pubblicazione a cura dei tre inventori ed è già possibile visualizzare un video dimostrativo. È disponibile anche una versione demo , pubblicata su un sito dell’ Università del Washington .

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
1 ago 2006
Link copiato negli appunti