Microsoft, tre mesi sulla nuvola

Microsoft, tre mesi sulla nuvola

L'ultimo trimestre di Redmond si chiude con risultati altalenanti, difficili da interpretare a causa della nuova struttura aziendale.
L'ultimo trimestre di Redmond si chiude con risultati altalenanti, difficili da interpretare a causa della nuova struttura aziendale.

Microsoft ha chiuso il primo trimestre dell’anno fiscale 2016 con numeri che, tutto sommato, hanno soddisfatto Wall Street, con i diversi business della corporation che contribuiscono, nel bene e nel male, a riportare i conti in attivo.

Diversamente dal rosso del trimestre precedente , infatti, questa volta non c’è alcuna svalutazione degli asset aziendali (ex-Nokia) da tenere in considerazione: i ricavi di Microsoft degli ultimi tre mesi ammontano a 20,4 miliardi di dollari, -12 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre i profitti netti sono cresciuti del 2 per cento e sono pari a 4,6 miliardi di dollari.

Microsoft sostiene di innovare con nuovi prodotti “eccitanti” che gli utenti desiderano, che la transizione verso le nuvole del cloud computing continua e che in ogni caso la colpa di risultati spesso in negativo è da attribuire in larga misura all’apprezzamento del dollaro e alla conseguente riduzione degli affari fuori dagli USA.

Le tre divisioni principali in cui Redmond ha suddiviso il suo business sono ora Productivy and Business , Intelligent Cloud e More Personal Computing : nel primo caso (Office+Office 365, Skype, Exchange ecc.) le vendite i ricavi operativi sono stati rispettivamente di 6,3 miliardi di dollari (-3 per cento) e 3,1 miliardi di dollari (-7 per cento), nel secondo (Azure, Windows Server, SQL Server, Visual Studio) le vendite sono state di 5,9 miliardi di dollari (+8 per cento) e i ricavi operativi di 2,4 miliardi (+14 per cento), e nel terzo (Windows retail, OEM e in volume, Windows Phone, hardware, Xbox, brevetti) Redmond ha registrato vendite per 9,4 miliardi (-17 per cento) e ricavi operativi per 1,6 miliardi (-4 per cento).

Leggendo tra le righe, si apprende che il business di Windows è sostanzialmente in linea con il declino del mercato dei PC (-7 per cento), che i ricavi dei tablet Surface sono scesi di un notevole 26 per cento e che per la prima volta nella storia Bing ha generato profitti su ricavi trimestrali da 1 miliardo di dollari. Il merito è in buona parte di Windows 10 e della sua ricerca online con tanto di advertising, sebbene il nuovo OS non sia al momento contabilizzato nei conti e pesi con 1,2 miliardi di dollari di ricavi spostati alle future trimestrali.

Disastroso, e senza soprese, il business dei gadget mobile e relativo OS con un declino del 54 per cento , anche se i nuovi Lumia sono stati appena presentati e Windows 10 Mobile non è ancora in commercio. Il network giocoso di Xbox Live può ora contare su un incremento del 28 per cento di utenti mensili attivi (e ricavi da +17 per cento), mentre la vendita di hardware (Xbox) si è ridotta del 17 per cento a causa della contrazione nel numero di Xbox 360 acquistate dagli utenti “old-gen”.

Sia come sia, Microsoft continua a descrivere un futuro positivo, con tanto cloud, mobile (che però continua ad essere negletto) e OS “universali”. Chi non potrà assistere direttamente a questo futuro saranno i 1.000 impiegati che la corporation ha deciso di mandare a casa , un’operazione che a dire del management si è resa necessaria per “adattarsi alle necessità del business”.

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Pubblicato il
23 ott 2015
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