Microsoft vuole i pixel di Minecraft

Microsoft vuole i pixel di Minecraft

Indiscrezioni parlano di un accordo vicino alla conclusione, con il creatore di uno dei successi indie più clamorosi degli ultimi anni in via di uscita dopo una fase di transizione iniziale
Indiscrezioni parlano di un accordo vicino alla conclusione, con il creatore di uno dei successi indie più clamorosi degli ultimi anni in via di uscita dopo una fase di transizione iniziale

Microsoft è sul punto di acquisire Mojang, il team di sviluppatori che ha creato il gioco-sandbox Minecraft sotto la guida di Markus “Notch” Persson: per ora si parla di indiscrezioni , ma tra le informazioni note ci sono il prezzo dell’operazione (2 miliardi di dollari) e un orizzonte temporale piuttosto vicino (questa settimana) per la stipula di un accordo gradito a entrambe le parti.

Il (sin qui ipotetico) colpo di Microsoft viene da tutti descritto come una mossa a sorpresa da parte di Redmond, un’azienda apparentemente interessata a fare proprio un business nato come titolo indipendente su PC e ora diventato un colosso multi-piattaforma da 100 milioni di dollari di profitto e 54 milioni di copie vendute (15 milioni solo su PC) in formato digitale e su supporto ottico.

L’acquisizione di Minecraft da parte di Microsoft risulta ancora più sorprendente se si prendono in considerazione le posizioni “anti-corporation” del già citato Notch, uno sviluppatore che non ha mai fatto mistero di voler continuare sulla propria strada “indie” e che ha accolto l’arrivo di Windows 8 (un sistema operativo con uno store di “app” monofunzionali controllato da remoto) come una pessima notizia per la piattaforma PC.

Più probabile, come si dice altrove , che Notch sia destinato ad accompagnare la fase di transizione dopo l’acquisizione per poi abbandonare Mojang al controllo totale da parte di Microsoft. Resta il mezzo mistero del vero interesse di Redmond per Minecraft , un titolo già disponibile da tempo sulla piattaforma Xbox (sia su 360 che su One) che dalla sua può contare su una base di fan appassionati dediti a ogni genere di sperimentazione folle e a cui il passaggio di consegne potrebbe anche non andare particolarmente a genio.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
10 set 2014
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