Microsoft vuole oscurare Google Maps

Microsoft vuole oscurare Google Maps

Google violerebbe un brevetto riconosciuto a Redmond e il giudice tedesco che si sta occupando del caso sarebbe prossimo a imporre un blocco locale sul servizio. Salvo accordi di licenza
Google violerebbe un brevetto riconosciuto a Redmond e il giudice tedesco che si sta occupando del caso sarebbe prossimo a imporre un blocco locale sul servizio. Salvo accordi di licenza

Sul fronte tedesco dello scontro tra Microsoft e Google, incentrato su brevetti Motorola, Redmond potrebbe essere prossima a segnare un punto, che nel più buio degli scenari potrebbe concretizzarsi con l’oscuramento per i cittadini tedeschi del servizio Google Maps.

Il giudice della corte regionale di Monaco Matthias Zigann, riporta l’esperto Florian Mueller, ha mostrato di pendere a favore di Microsoft e del suo brevetto EP0845124 , che sarebbe sfruttato in maniera illecita da parte di Google e di Motorola.

Il titolo, che copre “sistemi computerizzati per identificare risorse localizzate e il correlato metodo” per svilupparli, è stato depositato a metà degli anni Novanta, ottenuto da Microsoft nel 2000. Google non è riuscita a convincere il giudice del prossimo successo nel procedimento parallelo con cui sta tentando di dimostrare la non validità del brevetto, né è riuscita a convincerlo ad applicare al brevetto un’interpretazione meno generale di quella adottata: Zigann ritiene che il titolo copra un’idea di carattere generale, che si sovrapporrebbe al servizio di mappe offerto dalla stessa Google.

Mueller si attende una decisione a riguardo nel giro di un paio di mesi. Gli scenari che potrebbero configurarsi sono vari. Nel caso in cui la violazione di Google venisse confermata, Microsoft potrebbe ottenere un’ingiunzione sul servizio di mappe declinato sia nell’app per Android (che verrebbe rimossa dallo store tedesco), sia nella sua versione browser (per cui verrebbe innescato un sistema di filtri sugli indirizzi IP tedeschi). Google, che ha reso noto alla corte che “soffrirebbe di danni irreparabili qualora venisse costretta a rendere indisponibile in Germania il servizio”, potrebbe altresì cedere ad un accordo di licensing con Microsoft, una strada battuta da innumerevoli produttori i cui dispositivi montano Android e sfruttano tecnologie riconosciute a Redmond. Microsoft parrebbe accettare di buon grado una risoluzione di questo tipo. (G.B.)

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Pubblicato il
8 mar 2013
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