Molestie via database

Molestie via database

Si lasciano male e partono le minacce. Abusando dei dati personali archiviati dal governo
Si lasciano male e partono le minacce. Abusando dei dati personali archiviati dal governo

Un agente speciale del dipartimento del commercio USA è accusato di aver ripetutamente utilizzato le sue credenziali per accedere indebitamente al database TECS (Treasury Enforcement Communications System), che registra alcuni dati patrimoniali dei cittadini statunitensi. I dati venivano utilizzati dall’agente per minacciare e perseguitare una donna con cui aveva avuto una relazione sentimentale.

Benjamin Robinson, questo il nome dell’accusato, ora rischia fino a 10 anni di carcere e una multa da 175mila euro . Avrebbe avuto accesso per ben 167 volte al database creato dal Department of Homeland Security allo scopo di seguire gli spostamenti della sua ex e di minacciarla: la donna avrebbe ricevuto pressioni in diverse occasioni, ventilando un possibile arresto o addirittura l’uccisione dei suoi familiari.

Sull’argomento è intervenuto anche Bruce Schneier , celebre esperto di sicurezza: “Quando crei un sistema di sorveglianza – scrive sul suo blog – inviti chi ha diritto ad utilizzarlo ad abusare di quel sistema”. In questo caso, il trasgressore sarebbe stato scoperto: ma sarebbe molto difficile scoprire altri tipi di abusi poiché “i sistemi di sorveglianza, essenziali, spesso sono sottovalutati durante la progettazione”. (L.A.)

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Pubblicato il 4 ott 2007
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