Le aziende di rete avevano promesso battaglia dopo la decisione della Federal Communications Commission (FCC) di smantellare le regole pro-neutralità della rete volute dall’Amministrazione Obama, e almeno nel caso di Mozilla la guerra non è ancora persa e si combatte, come sempre, nei tribunali di Appello.
La fondazione statunitense aveva in realtà presentato una petizione contro la decisione della FCC già il mese scorso , ma la FCC aveva liquidato l’iniziativa sulla base di un vizio tecnico in merito alla data in cui la denuncia era stata presentata.
Mozilla torna ora all’attacco e conferma che ripresenterà di nuovo la mozione , prendendo di mira il “repeal” della net neutrality di FCC che a dire della fondazione “vìola le leggi federali e danneggia gli utenti di Internet e l’innovazione.” I singoli utenti possono aiutare l’iniziativa, dice Mozilla, contattando i rispettivi rappresentanti al Congresso e facendo sentire la propria voce pro-neutralità.
Un’ altra iniziativa di Mozilla , questa volta in difesa della privacy, se la prende con l’ad-blocker recentemente introdotto da Google su Chrome : Mountain View gioca sporco, suggerisce la fondazione di Firefox, perché blocca l’advertising più vistoso ma non fa assolutamente nulla contro il tracciamento intelligente e invisibile dell’utente.
Tenere sotto controllo le abitudini di navigazione dei netizen rappresenta una violazione della privacy molto più invasiva e pericolosa dell’advertising vistoso, dice Mozilla, e le grandi corporation come Facebook o la stessa Google potranno continuare a tracciare le attività on-line dell’utente anche con il nuovo, ad-blocker posticcio di Chrome. La soluzione? Ovviamente usare Firefox Quantum, magari accoppiato a un ad-blocker serio come uBlock Origin .
Alfonso Maruccia