A volte, anche i migliori hanno dei vuoti di memoria. O forse, semplicemente, faticano ad abituarsi ai cambiamenti. È il caso di Elon Musk, l’uomo che ha trasformato Twitter in X, ma che ogni tanto si dimentica di averlo fatto… Insomma, il passaggio da Twitter a X sembra non essere ancora stato completamente metabolizzato, nemmeno dal suo artefice.
Persino Elon Musk confonde X con Twitter
In un post su X, Musk ha scritto: “Twitter ha aggiunto molte più funzioni con meno persone“. Un lapsus in piena regola, visto che il social network si chiama X da un bel po’ di tempo ormai. Ma non è la prima volta che il miliardario chiama la sua creatura con il vecchio nome. E probabilmente non sarà nemmeno l’ultima. D’altronde, quando sei abituato a un nome da anni, è difficile abituarsi a un cambiamento così radicale dall’oggi al domani.
Twitter added far more features with fewer people.
What really matters for improving American’s standard of living is shifting people from low productivity jobs in government to high productivity jobs in industry.
Many more people needed in manufacturing! https://t.co/R7QBHKE1db
— Elon Musk (@elonmusk) February 24, 2025
Ma in che contesto è avvenuto questo lapsus in piena regola? Musk stava rispondendo a un account che elogiava il DOGE, l’organismo consultivo sull’efficienza del governo che lui stesso guida, o meglio, di cui è “solo” il consigliere, come si è affrettato a precisare la Casa Bianca.
L’ultimatum di Musk ai dipendenti federali
E a proposito di DOGE, questo weekend Musk ha lanciato un ultimatum ai dipendenti federali: spiegare il lavoro svolto durante la settimana entro lunedì, pena il rischio di perdere il posto. Salvo poi fare marcia indietro quando un funzionario governativo ha detto che quei report sulle prestazioni erano opzionali.
L’account a cui Musk ha risposto ha commentato: “Ha funzionato per Twitter“. Ed è qui che il buon Elon si è lasciato sfuggire il vecchio nome, dimostrando che, in fondo, anche i visionari a volte hanno la testa tra le nuvole.