NASA, Marte e Luna. Ma anche no

NASA, Marte e Luna. Ma anche no

L'agenzia spaziale statunitense impegnata su diversi fronti. C'è acqua sulla Luna, ma la priorità restano Marte e la ISS. E scimmie da bombardare di raggi gamma
L'agenzia spaziale statunitense impegnata su diversi fronti. C'è acqua sulla Luna, ma la priorità restano Marte e la ISS. E scimmie da bombardare di raggi gamma

C’è grande fermento nelle varie sedi NASA sparse negli Stati Uniti, l’agenzia spaziale è attualmente impegnata su vari fronti. Da questioni economiche a piani strategici per il futuro , non sembra esserci pace per nessun impiegato dell’ente federale.

Oggi dovrebbe partire , condizioni meteo permettendo, lo shuttle Atlantis impegnato nella missione STS-129 . Porterà sulla Stazione Spaziale Internazionale circa 13,5 tonnellate di materiale nel tentativo di sfruttare il più possibile la stiva di carico di queste navette ormai prossime alla pensione per completare l’assemblaggio della ISS.

Intanto i dati della missione LCROSS hanno confermato la presenza di acqua sul lato oscuro della Luna, già ipotizzata qualche mese fa. Anthony Colaprete, del centro ricerche NASA di Moffett Field, ha parlato di una “significativa quantità di ghiaccio rilevata dagli strumenti”.

Negli uffici di Pasadena invece altri scienziati NASA stanno cercando di trovare una soluzione per liberare Spirit , il rover impegnato su Marte e immobilizzato dal 23 aprile dalla sabbia marziana. Si starebbe studiando una sequenza di comandi da inviare al robot in modo da farlo riemergere e consentirgli di riprendere la sua attività di esplorazione che, al momento, rappresenta il massimo sforzo sostenibile dagli USA sul Pianeta Rosso.

NASA sta attraversando una lunga fase di transizione alla fine della quale potrebbe non risultare adatta a mantenere il ruolo di pionere dell’esplorazione spaziale. Come già dichiarato da molti addetti ai lavori, occorre porsi nuovi e ambiziosi obiettivi : la colonizzazione di Marte potrebbe innescare una scintilla in grado di riaccendere l’entusiasmo per la corsa allo spazio.

Tuttavia, come fa notare Gizmodo , gli ultimi progetti presentati dai cervelloni NASA sembrano, almeno in apparenza, una sorta di reprise degli anni ’60 : il programma Constellation , successore dello Shuttle, ricorda per certi aspetti anche tecnici le capsule Apollo ancorate ai vettori Saturn V, e l’ idea , scaturita di recente, di bombardare 27 scimmie con i raggi gamma per osservarne gli effetti non aiuta certo a convogliare le simpatie del pubblico.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il
16 nov 2009
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