Negli USA la prima legge anti-phishing

Negli USA la prima legge anti-phishing

La scorsa settimana il Senato della California ha promulgato una nuova legge che permetterà di perseguire i phisher; le sanzioni possono arrivare fino a 500mila dollari per reato
La scorsa settimana il Senato della California ha promulgato una nuova legge che permetterà di perseguire i phisher; le sanzioni possono arrivare fino a 500mila dollari per reato


San Francisco (USA) – Arnold Schwarzenegger, Governatore della California, ha firmato la legge statale che identifica il phishing come reato perseguibile. La proposta di legge era stata presentata dal senatore Kevin Murray all’inizio dell’anno e, dopo un iter burocratico piuttosto articolato, la California può ora fregiarsi della prima legge statunitense che punisce lo scam e il phishing . Chiunque cercherà di ottenere informazioni personali via mail ricorrendo a messaggi fasulli e ingannatori o proponendo attività commerciali senza autorizzazione preventiva incorrerà in una violazione del codice.

La legge del Senato della California N. 355 , emanata il 30 agosto 2005, ha completato il Capitolo 33 del Business and Professions Code, riguardante il Web. La legge precedente, denominata Consumer Protection Against Computer Spyware si limitava a proteggere i consumatori californiani solo nei confronti di determinati specifici software. L’ Anti-Phishing Act 2005 , invece, andrà a colpire tutti i criminali che attraverso il Web, o altri sistemi elettronici, solleciteranno, richiederanno o attueranno tecniche per indurre un’altra persona a fornire informazioni identificative fingendo di proporre affari senza l’approvazione delle autorità preposte. La legge fornirà strumenti civili e penali per perseguire le violazioni .

Per informazioni identificative vengono intese: numero della Social Security, codice della patente, c/c bancario, codici della carta di credito o di debito, Personal Identification Number (PIN), dati biometrici, password di account, ogni tipo di informazione che può essere utilizzata per accedere a conti personali o a servizi, nonché per ottenere beni.

La sanzione amministrativa potrà essere del 300 per cento superiore al danno finanziario accertato o di 5.000 dollari per ogni violazione. Le procure potranno sanzionare ulteriormente i colpevoli con multe massime di 2.500 dollari per violazione. Nel caso in cui, però, il phisher operi con un suo sito Web o sotto un marchio proprietario, la multa sarà superiore al danno recato o di 500.000 dollari .

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Pubblicato il 3 ott 2005
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