Colpaccio Netflix: compra una parte di Warner Bros. e HBO Max

Colpaccio Netflix: compra una parte di Warner Bros. e HBO Max

L'accordo interesserebbe anche la piattaforma HBO Max, accessibile da gennaio in Italia: stretta di mano vicina tra Netflix e Warner Bros.
Colpaccio Netflix: compra una parte di Warner Bros. e HBO Max
L'accordo interesserebbe anche la piattaforma HBO Max, accessibile da gennaio in Italia: stretta di mano vicina tra Netflix e Warner Bros.

Se confermata, l’acquisizione farebbe di Netflix qualcosa di più rispetto a una semplice piattaforma per lo streaming: l’azienda avrebbe già raggiunto un accordo con i vertici di Warner Bros. per allungare le mani sulla sua divisione incaricata di produrre film e serie TV. Inoltre, la stretta di mano interesserebbe anche il servizio HBO Max per il quale è stato appena confermato l’arrivo in Italia il 13 gennaio, ma non CNN, TBS, TNT e le altre proprietà al momento controllate da WB.

Warner Bros. e Netflix, stretta di mano vicina

Altri potenziali acquirenti che avrebbero preso parte all’asta sono Paramount Skydance e Comcast (nel portfolio di quest’ultima c’è NBCUniversal), ma le loro offerte non si sono rivelate sufficienti. Come sempre accade in questi casi, l’indiscrezione è da attribuire a fonti rimaste anonime. Un annuncio ufficiale potrebbe però arrivare già entro i prossimi giorni.

Un’operazione di questo tipo dovrebbe necessariamente passare dal via libera delle autorità. Netflix sarebbe molto determinata e avrebbe già pensato anche a questo, mettendo sul piatto 5 miliardi di dollari per coprire le spese di un’eventuale penale. Non fatichiamo a immaginare un’attenzione particolar riservata dall’antitrust, soprattutto in Europa.

Oltre a definire nuovi equilibri nel panorama dello streaming (in termini di catalogo e distribuzione), l’acquisizione potrebbe avere conseguenze dirette anche sul mondo del cinema. La piattaforma è da sempre piuttosto restìa a far uscire i suoi film in sala. Il controllo su tutte le pellicole prodotte da Warner Bros. rischia dunque di rivelarsi un ennesimo colpo al settore, già messo a dura prova dalla crescita dei servizi on-demand.

Rimaniamo in attesa di saperne di più. La redazione di Bloomberg ha chiesto chiarimenti ad entrambe le società coinvolte, che hanno però scelto di trincerarsi dietro il più classico dei no commet. L’esperienza ci dice che non trascorrerà molto prima di assistere a un eventuale annuncio ufficiale.

Fonte: Bloomberg
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
5 dic 2025
Link copiato negli appunti