Niente WiFi per Silicon Valley

Niente WiFi per Silicon Valley

Possibile? Sì: il cuore della produzione tecnologica mondiale non dispone di una rete wireless, perché non si trovano i fondi necessari. Il mondo digital a caccia di nuovi divide
Possibile? Sì: il cuore della produzione tecnologica mondiale non dispone di una rete wireless, perché non si trovano i fondi necessari. Il mondo digital a caccia di nuovi divide

Roma – Difficile crederlo, ma è così: a Silicon Valley manca ancora una estesa rete WiFi . “Nella valle dove scorrono fiumi di denaro, non una goccia viene dedicata ad una rete municipale WiFi”, titola ArsTechnica . Eppure si tratta di un’area assurta a sede dei maggiori investitori del mondo e dei più imponenti colossi della tecnologia: ma la rete WiFi, per ora, è ancora solo un progetto .

In un primo progetto si prevedeva che la rete avrebbe coperto la bellezza di 3885 chilometri quadrati , con un costo di implementazione inizialmente stimato tra i 100 e i 200 milioni di dollari ma, riferisce Mercury News , il progetto Wireless Silicon Valley non aveva suscitato grande interesse.

Lo scorso mese, alla conferenza MuniWireless tenutasi a Santa Clara, il progetto Wireless Silicon Valley è stato nuovamente portato all’attenzione, ma con scarsi risultati. “Ci sono alcune persone in fila dietro la porta, che dicono di vederci un’opportunità, ma ciascuno di essi dice ‘dopo di lei”, tuona al Mercury News Harold Galicer, dell’organizzazione non-profit SeaKay.org , uno dei quattro partner del consorzio Metro Connect, che si ritiene debba costruire la rete.

L’unico player, puntualizza Ars Technica , che abbia dimostrato reale interesse a finanziare i siti-pilota (pur senza dare dettagli e pur con la consapevolezza della vendita delle relative apparecchiature, precisa Mercury News ) è Cisco ; tutti gli altri si sono resi disponibili con interventi di progettazione e pianificazione, ma nessuno ha voluto partecipare alle danze come finanziatore. Secondo alcuni, la riluttanza deriva anche dall’osservazione di altre realtà simili, come il Philadelphia WiFi Network , dove il dimensionamento iniziale della quantità di nodi per miglio quadrato era tra 20 e 25, ridimensionato poi, sulla base dell’esperienza pratica, a un numero compreso tra 40 e 47. Conteggio che, tradotto in termini di investimento, ha il suo peso.

Altri oppongono al progettone il drastico calo dei costi delle connessioni DSL: per 15 dollari al mese (poco più di 10 euro) il mercato ne offre a iosa e, con un po’ di attenzione alle offerte più spinte, non è impossibile riuscire a trovarne anche per 10 dollari al mese (poco meno di 7 euro). Neppure percorribile, secondo Mercury News , la via del finanziamento pubblicitario, realizzata attraverso la somministrazione di annunci ai clienti del network: non sarebbe sufficiente. I grandi nomi come Nortel e Motorola , d’altro canto, più che investire sulle onde radio hanno interesse a farvi business , precisa il giornale.

“Senza le tasche profonde degli investitori e le maggiori compagnie che foraggiano, il Wireless Silicon Valley è destinato a restare quello che è: un ambizioso progetto”, conclude Ars , lasciando con l’amaro in bocca il mondo intero che, a casa, si guarda compiaciuto il proprio router WiFi.

Marco Valerio Principato

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Pubblicato il
6 nov 2007
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