Noi chiudiamo per colpa di Napster

Noi chiudiamo per colpa di Napster

Uno dei principali rivenditori canadesi di musica sta finendo in bancarotta e accusa Napster e più in generale il file-sharing di essere la causa della propria rovina
Uno dei principali rivenditori canadesi di musica sta finendo in bancarotta e accusa Napster e più in generale il file-sharing di essere la causa della propria rovina


Toronto (Canada) – “Il fattore chiave per il calo nelle vendite di musica è stata la crescente popolarità di alternative per lo scambio musicale gratuito, come Napster, il cui uso è salito enormemente nel corso dell’ultimo anno”. Ad affermare che Napster costringe i venditori di musica a chiudere non è un piccolo negozietto ma uno dei maggiori retailer canadesi, CdPlus.com, che vende musica anche online.

CDPlus ha guai finanziari ormai da diversi trimestri ma è la prima volta che esplicita con tanta forza quello che ritiene sia l’effetto del file-sharing sui mercati tradizionali della musica.

Il calo delle vendite CDPlus lo attribuisce anche al fatto che sono poche le nuove release giunte nel corso dell’ultimo anno, ad una trasformazione del mercato musicale e all’aumentata competizione proveniente da altri importanti retailer. Nei documenti che CDPlus sta presentando al tribunale per l’assunzione del regime di bancarotta, il retailer cita come causa di problemi anche la pirateria “tradizionale” che a suo parere sarebbe aumentata esponenzialmente. Ma, prima azienda del settore a farlo con questi toni, attribuisce a Napster un ruolo chiave nei propri guai.

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Pubblicato il 15 feb 2001
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