Ecco il nuovo Bing in Skype: il primo test

Ecco il nuovo Bing in Skype: il primo test

Primo contatto con l'integrazione del nuovo Bing nel client desktop di Skype: il test del chatbot e un suo comportamento imprevisto.
Ecco il nuovo Bing in Skype: il primo test
Primo contatto con l'integrazione del nuovo Bing nel client desktop di Skype: il test del chatbot e un suo comportamento imprevisto.

Come promesso nei giorni scorsi, ecco l’integrazione del nuovo Bing all’interno del client di Skype. Abbiamo avuto accesso in anteprima alla versione del motore di ricerca potenziata dall’IA e ora siamo stati coinvolti nella fase di test per questa nuova funzionalità. Diamo un primo sguardo a come attivarla e cerchiamo di capire cosa offre.

Primo contatto con l’integrazione del nuovo Bing in Skype

Coloro selezionati da Microsoft per la sperimentazione stanno vedendo comparire una notifica come quella riportata nello screenshot qui sotto. Saranno sufficienti pochi click per iniziare a conversare con il chatbot.

Diamo uno sguardo all'integrazione del nuovo Bing nel client desktop di Skype

Lo step successivo consiste nel fare click sul pulsante “Try it” e dare così il via alla prova.

Il nuovo Bing fa capolino anche all'interno di Skype

Bing comparirà subito nell’elenco dei contatti e sarà immediatamente possibile avviare una chat. Sa scrivere in italiano, come già visto sia con ChatGPT (con il quale condivide il modello messo a punto da OpenAI) sia con l’edizione evoluta del motore di ricerca.

Un primo test per l'integrazione di Bing in Skype

Non manca inoltre la possibilità di coinvolgerlo in conversazioni di gruppo, nelle quali assumerà il ruolo di assistente a cui chiedere informazioni di ogni tipo. Anche consigli, come stiamo per vedere.

Il chatbot del nuovo Bing in una conversazione di gruppo su Skype

Durante il nostro test, ci siamo subito imbattuti in un suo comportamento anomalo e alquanto imprevisto. Interrogato su quali contenuti in streaming potremo vedere nel fine settimana, ci ha suggerito un elenco di siti e piattaforme, incluse risorse non esattamente legali. Tutti i dettagli nell’articolo dedicato.

La funzionalità ha ancora bisogno di perfezionamenti, come più volte sottolineato e ribadito dalla stessa Microsoft. Proprio a questo serve la fase sperimentale aperta al pubblico, successiva a quella condotta internamente, coinvolgendo un numero limitato di utenti così da poter raccogliere i feedback necessari a correggere il tiro.

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Pubblicato il
24 feb 2023
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